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Nessuno si salva da solo.

Autore:
Editore: Mondolibri su licenza Mondadori Ed.
Data di pubbl.:
Dettagli: cm.15x22,5, pp.189, legatura ed.soprac.fig.a col.

Abstract: Il nuovo libro di Margaret Mazzantini (edito da Mondadori) porta sulla copertina un titolo dalle idee molto chiare: “Nessuno si salva da solo”.Nessuno si salva da solo. Da soli ci si può solo perdere. Ma anche in coppia. Anche se ci può essere e sembra che ci sia tutto ciò che basta, e invece non basta. È tutto qui. Il perché non basta, è il perché definitivo che non ha ancora una risposta definitiva, ma che ha comunque bisogno non di una risposta comoda e banale, che sarebbe fin troppo facile argomentare sul divano di casa o sul bancone del bar, sempre sottocasa, ma di una risposta che sia il più onesta possibile. Una risposta che ci ha rincorso e ci rincorre lungo tutta la durata (si spera ovviamente cospicua) del romanzo delle nostre vite, e non solo in questo di Margaret Mazzantini. La storia di Delia e Gaetano è la comunissima storia di una coppia che lo era, e ora non lo è più. Entrambi tra i trenta e i quarant’anni, due figli maschi, Cosmo e Nico, dai nomi strani e belli come quelli dei genitori. Una casa comprata assieme in cui ora ci abita solo la madre Delia con i figli. Mentre il padre Gaetano se ne è andato a vivere in un residence, qualunque. Come capita spesso di questi tempi.Nessuno dei due ha capito il perché è successo tutto. Nessuno dei due ha ancora trovato la pace. E una soluzione alle loro vite, che non sia dolorosa e piena di rancori e ferite e armi da sfoderare come parole da non pronunciare mai che vengono urlate sottovoce, senza guardarsi in faccia, senza guardarsi dentro. Solo per farsi male. Ovvero senza accorgersi di farsi male, ancora di più, inutilmente, a pungere le piaghe dei ricordi, e a confondere le immagini con i sensi. Una cena in un ristorante all’aperto può contribuire a riaprire gli stomaci stretti dalla rabbia e dal digiuno di felicità tranquilla. L’appetito per una pace esistenziale e un affetto amorevole arriva a ondate, alternato alla voglia ubriaca di trasgressioni scolate in bicchieri altrui che nessuno capisce da dove arrivi, anche se tutti ne riconoscono (a volte solo in privato) l’esistenza. Ma il tempo non può non contare. E se ne è passato troppo poco, il conto della cena sarà irrimediabilmente più salato di quello che si sarebbe voluto o immaginato. Come fare allora, per incontrarsi ancora, senza ferirsi il cuore? Forse serviranno anni. Forse le lauree dei figli. Forse quando le schiene saranno curve il dolore per l’amore perduto sarà passato. Oppure semplicemente non saremo più in grado di sentirlo. Quasi….

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Milano, Mondadori Ed. 2004, cm.15x22,5, pp.66, brossura cop.fig. Coll.Piccola Biblioteca Oscar. "I barboni sono randagi scappati dalle nostre case, odorano dei nostri armadi, puzzano di ciò che non hanno, ma anche di tutto ciò che ci manca. Perché forse ci manca quell'andare silenzioso totalmente libero, quel deambulare perplesso, magari losco, eppure così naturale, così necessario, quel fottersene del tempo meteorologico e di quello irreversibile dell'orologio. Chi di noi non ha sentito il desiderio di accasciarsi per strada, come marionetta, gambe larghe sull'asfalto, testa reclinata sul guanciale di un muro? E lasciare al fiume il suo grande, impegnativo corso. Venirne fuori, venirne in pace. Tacito brandello di carne umana sul selciato dell'umanità."

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Venezia, Marsilio luglio 1994, cm.12,5x21, pp.146,(6), legatura ed. cartonata, titolo al dorso, sopraccoperta fig. a colori. (Dedica ms. al primo foglio di guardia. Coll. Romanzi e Racconti. Quarta edizione. Al centro di questo romanzo, il primo scritto da Margaret Mazzantini, c'è l'esistenza drammatica di una donna coerente e volitiva, che riesce sempre a conservare con coraggio e tenacia la sua indipendenza interiore. È Antenora, eroina di un mondo arcaico, nel quale, pur confinata all'interno delle mura, esercita un matriarcato energico e indiscusso. Valori netti e semplici, sentimenti forti ed esclusivi la renderanno capace di affrontare dittature, guerre, e la difficile ricostruzione, senza mai perdersi d'animo. Di fronte alla sua morte, una donna di un'altra generazione, la nipote, ne tratteggia un superbo ed evocativo ritratto. Un romanzo intenso costruito attorno a una donna in grado di essere sempre se stessa nonostante l'ostilità del mondo e della storia.

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Atti della giornata di studi (Torino, 22 febbraio 2007). Firenze, Olschki Ed. 2009, cm.17x24, pp.X-246, 1 figg.nt e 21 tavv.a col.ft. brossura Coll.Historiae Musicae Cultores - Biblioteca,117. Viene studiato il contesto in cui prese forma il progetto di un'opera di teatro musicale dedicata all'assedio posto da Annibale a Taurasia, la prima città incontrata all'indomani dell'attraversamento delle Alpi. Rappresentata al Teatro Regio di Torino nella stagione di Carnevale 1771 alla presenza di Leopold e Wolfgang Amadeus Mozart, l'opera si vale dei versi di Jacopo Durandi e della musica di Giovanni Paisiello. La partitura è stata resa disponibile in edizione moderna da A. Rizzuti nel 2006.

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EAN: 9788846715456
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