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Il gioco nello Stato Pontificio (secoli XV- XIX). A cura di cura di Silvia Haia Antonucci, Claudio Procaccia, Giancarlo Spizzichino.

Curatore: Pubblicazione del Centro di Ricerca pergamene medievali e Portocolli Notarili.
Data di pubbl.:
Dettagli: cm.16x24, pp.XVIII,176, brossura sopraccoperta figurata a colori. Collana Archivi e Cultura, Rivista fondata da Antonio Lombardo, XLII, Nuova serie 2009.

Abstract: --Pontecorvi, Alessandro. L'appalto della Baratteria nel tardo Medioevo. Il caso di Viterbo (sec. XV).--Lombardo, Maria Luisa. I giocatori di dadi e di carte a Roma nel Quattrocento nelle fonti fiscali della Camera Urbis.--Modigliani, Anna. II palazzo, la piazza, lo spectaculum. Gli spazi del carnevale e della rappresentazione del potere a Roma da Paolo II a Leone X. --Esposito, Anna. Una scuola di scherma a Roma a metà '500.--Colzi,Francesco. Il gioco del lorro e lle politiche assistenziali pontificie nel settecento.--Moprena,Marina. Botteghe, spacci e febbriche di carte da gioco a Roma (1814-1817).--Vaquero Pineiro,Manuel. Ilpresari e società del gioco del pallone in Umbria nella prima metà del XIX secolo.

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#93883 Scienze
Memoria letta alla Reale Accademia dei Lincei il 6 giugno 1875. Roma, Coi Tipi del Salvucci 1876, cm.21x29, pp.52, brossura cop.muta.
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Milano, Mondadori Ed. 2000, cm.14,5x21,5, pp.426, 2 cartine bn.nt. brossura con bandelle e copertina figurata. In un inaccessibile villaggio dell'antico Egitto, chiamato Luogo della Verità, una confraternita di artisti e artigiani lavora da generazioni per la gloria dei regnanti: la loro esistenza è consacrata a preparare la dimora eterna di Ramses il Grande. Nefer il Silenzioso, erede di una famiglia di scultori, non è ancora degno di appartenere alla confraternita. Soltanto dopo la chiamata della dea Maat avrà l'onore di lavorare alle tombe dei Faraoni nella Valle del Re. Potrà l'amicizia di Paneb l'Ardente sostenerlo nel cammino verso la rivelazione divina? E potrà l'amore della bellissima Claire aiutarlo ad affrontare le prove più dure?

EAN: 9788804482970
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Palermo, Sellerio 2006, cm.12x16,5, pp.300, brossura con sopraccoperta figurata a colori. Coll.La Memoria,690. Oltre alle regole scritte, quelle del codice e delle sentenze che lo interpretano c'è una serie di regole non scritte. Queste ultime vengono rispettate con molta più attenzione e cautela. E fra queste ce n'è una che più o meno dice: un avvocato non difende un cliente buttando a mare un collega. Non si fa, e basta. Normalmente chi viola queste regole, in un modo o nell'altro, la paga. O perlomeno qualcuno cerca di fargliela pagare. L'avvocato Guido Guerrieri deve correre questo rischio. C'è un uomo in carcere che si dichiara innocente, condannato in primo grado per traffico di droga. Le circostanze sono schiaccianti e lui stesso, in un primo momento, aveva confessato. Ma c'è però la possibilità che sia finito in una trappola orchestrata dall'avvocato di primo grado. Un maledetto imbroglio, dunque, che Guerrieri è restio a caricarsi, e non solo perché tutte le apparenze sono contro. Il detenuto non è una faccia nuova: ai tempi del movimento studentesco lo chiamavano Fabio Raybàn, picchiatore fascista ossessione dell'adolescenza di Guido. C'è anche una situazione personale ambigua che coinvolge l'avvocato: la fine forse di un amore, l'inizio pericolosissimo di un altro, e in ciascuno di questi incroci sembra materializzarsi lui, il detenuto che si proclama disperatamente innocente.

EAN: 9788838921469
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Torino, ERI - Edizioni Rai Radiotelevisione italiana 1962, cm.12x18, pp.301, brossura. Collana Classe Unica,123.
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