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#334927 Arte Saggi

Giuseppe Damiani Almeyda Artista Architetto Ingegnere.

Autore:
Curatore: Presentazione di Cesare Ajroldi. Con una nota di Maria Giuffré.
Editore: Promolibri.
Data di pubbl.:
Dettagli: cm.24,5x34,5, pp. 199 illustrato a colori. legatura editoriale cartonata con sopraccoperta figurata a colori.

Abstract: Il volume, costruito a partire dall’analisi della ricchissima documentazione che è custodita presso l’Archivio Damiani, traccia il profilo di Giuseppe Damiani Almeyda (Capua 1834-Palermo 1911), uno dei protagonisti della storia dell’architettura italiana del secondo Ottocento. Il testo ripercorre la vita e le opere di Damiani con uno sguardo d’insieme e con l’ambizione di ricostruire una storia di architettura civile, nell’accezione più ampia e più propria che il termine “civile” sottende. È la storia di un architetto-ingegnere che consegue il diploma presso la prestigiosa scuola di Ponti e Strade di Napoli per entrare a far parte del corpo di funzionari tecnici preposti alla progettazione di opere infrastrutturali e lavori pubblici nel Regno delle Due Sicilie, poi chiamato all’Ufficio Tecnico della città di Palermo riformato a seguito dell’Unità d’Italia, professore di disegno all’Istituto Tecnico e all’Università degli Studi di Palermo. È la storia di un uomo che ha rappresentato sempre con il proprio lavoro le Istituzioni del Paese. Una storia ordinaria, si potrebbe dire, se non fosse che il nostro di ordinario ha in realtà pochissimo perché, al contrario, il talento nel progettare, la sensibilità per il disegno, il magistero didattico e la capacità nel condurre a termine i cantieri più perigliosi ne fanno un personaggio straordinario. Del tutto estraneo, come l’intera cultura dell’Ottocento, agli attuali specialismi che con meticolosa e forse inevitabile precisione frazionano la disciplina del progetto di architettura, Damiani si muove, al contrario, in un campo vasto che controlla in tutta la sua estensione con competenza e profonda conoscenza.

EAN: 9788875080532
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#127453 Esoterismo
Traduzione di A.Carbone. Milano, Armenia 2005, cm.19,5x24,5, pp.415, alcune ill.bn.nt. brossura cop.fig.a col. Coll.Miti Senza Tempo. L'autrice, che ha intrapreso un lungo viaggio nel mondo degli spiriti e nel mondo dei libri sugli spiriti, propone questo dizionario di oltre mille voci, per spiegare come, dove, quando, perché gli spiriti si manifestano a noi.

EAN: 9788834418345
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#253830 Arte Saggi
Il volume è il Catalogo della mostra di Roma (Palazzo Venezia, 11 marzo-9 maggio 2004). Milano, Skira 2004, cm.15x21, pp.96, brossura cop.fig.a col. Una monografia dedicata a Roland Barthes (1915-1980) - protagonista della straordinaria stagione culturale francese degli anni 1950-70, semiologo e linguista, scienziato dei segni parlati e scritti - e alla sua poco conosciuta attività di pittore illustrata attraverso 34 opere realizzate negli ultimi dieci anni della sua vita. Anche la pittura di Barthes sembra rimandare alla sua teoria del linguaggio e ai suoi studi sui segni, quasi sempre ossessivamente caratterizzata da segni labirintici, percorsi inestricabili, pur nella loro geometrica esattezza, che paiono diventare materia viva, gli studi, le ricerche ma anche la vita stessa di Barthes.

EAN: 9788884918055
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#300586 Esoterismo
Le parole e il luogo dell'uomo. Gilbert Faux- L'era ell'urbanesimo. Testo fondamentale di Frank Lloyd Wright. Claude Bouyeure- Che cos'è il "design". Victor Alexandrov- La dede Baha'i. Luc Geslin- Missiles at home. L. Pauwels e A. Wats- I figli del Mandale. Kahlil Gibran- Il Profeta. Gruppo Ricerche Pianeta- Il clic-clic degli hippies. Josè Lenzini- Criogenesi:una scommessa?Salvador Dalì parla di ibernazione. L. Pauwels e G. Bergier- Donde provengono gli akpallus? I. Verine- Un codice fondamentale. G. E. Feldmann- Uno spirito mondialista. J. B. S. Haldane- Quando sarò morto. Ferdinando Albertazzi- Nella capitale delle mani. Alaux, Le Colas, Spiro- Sogni dipinti. Un anno di Atelier Pianeta- Emilio Servadio. Relazioni dell'Atelier " Alfa Centauri" di Roma. La tecnica dell'avvicinamento suggerita dall'Atelier di Genova. Marzo-Aprile 1970. Torino, Pianeta Italia 1970, cm.17x20, pp.156, con foto ed illustrazioni in bianco e nero. Brossura copertina figurata a colori. Pianeta fu l'edizione italiana della famosa 'rivista da biblioteca' francese diretta da Louis Pauwels e Jacques Bergier. 'Planete' aveva come scopo l'indagine della dimensione ignota, magica ed esoterica della realta'. Nacque un vero e proprio 'mouvement Planete' che produsse varie edizioni nazionali della rivista francese originaria, fra cui, appunto, quella italiana. Pauwels, uomo di destra, letterato e iniziato, e Bergier, uomo di sinistra, politico e scienziato, si divisero poi nel 1970 anche a seguito delle differenti idee sull'origine esoterica ed iniziatica del nazionalsocialismo
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#334780 Arte Saggi
Roma, Editori Riuniti 2006, cm.14x21, pp.126, brossura con copertina figurata a colori. Al centro di questo libro è la questione della "nascita" dell'arte e della storia dell'arte, oltre che della "natura" dell'opera d'arte. Lo suggeriscono i discorsi di Bataille e di Aby Warburg, il dialogo tra Breton e Lévi-Strauss, la polemica, perfino aspra, tra Gombrich e Arnheim ("arte concettuale", "pensiero visivo") o la lettura foucaultiana di Manet, la cui esperienza, dice il filosofo francese, rende possibile l'arte del XX secolo. Centrale, com'è ovvio, resta l'intenzione di compiere un'attenta riflessione intorno ad alcuni passaggi radicali dell'esperienza dell'arte del Novecento. Ma, oltre ogni pur meritorio lavoro di ricostruzione storiografica, "Galassia" entra nel vivo del dibattito in corso e affronta la domanda cruciale sul destino dell'arte e della critica d'arte, oggi, dopo la caduta dei "grandi racconti" e la fine dell'avanguardia. La domanda, come, appunto, suggerisce il sottotitolo, "Avanguardia e postmodernità", è racchiusa nella sequenza avanguardia, postmodernità, fine dell'arte. Su questi temi il testo prova a fare chiarezza, mettendo in evidenza della postmodernità i percorsi e gli itinerari, ma soprattutto insistendo sul fatto che il postmoderno, come del resto la stessa modernità, non è riducibile a un pensiero unico né a un punto di vista privilegiato. La tesi è che la fine dell'avanguardia, nell'epoca postmoderna, non è anche la fine dell'arte, ma è l'eclisse della critica d'arte, della cui crisi si ricostruiscono i momenti essenziali.

EAN: 9788835958420
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