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Riusciranno i nostri eroi a ritrovare l'amico misteriosamente scomparso in Sud America?.

Autore:
Editore: Enzo Sellerio Editore.
Data di pubbl.:
Dettagli: cm.12x17, pp.152, brossura copertina figurata a colori. Collana La Memoria, 1291.

Abstract: Dopo "Vecchie conoscenze" e "Le ossa parlano", il vicequestore Rocco Schiavone è in missione non ufficiale a migliaia di chilometri dalla sua odiata Aosta, con il vecchio amico Brizio. Vogliono ritrovare Furio, l'altro compagno di una vita, scomparso tra Buenos Aires, Messico e Costa Rica. Furio, da parte sua, si è lanciato a rotta di collo sulle tracce di Sebastiano, il quarto del gruppo, scappato in Sud America per sfuggire ad una colpa tremenda e alla conseguente punizione. L'antefatto è lontano nel tempo e ha squassato le vite di tutti loro. E adesso Rocco e Brizio devono impedire «la pazzia» di Furio, ma vogliono anche capire i perché di Seba, quali sono stati i motivi profondi di quel tradimento orribile con cui Rocco ha già provato a fare i conti, in modo da poter dare l'addio come si deve a un'amicizia vecchia quanto loro. La ricerca appare vana, perché il continente è immenso e chi scappa lascia solo labili indizi, sospeso in realtà tra scomparire e voglia di spiegarsi o di espiare. Il vicequestore, da fine investigatore, sa bene come armare una caccia spericolata, e Brizio è abbastanza svelto di mano da spalleggiarlo adeguatamente. In questo miscuglio di thriller e psicologia, è inevitabile che nella mente di Rocco si affollino i tanti ricordi di un'infanzia con la banda a Trastevere, quel piccolo mondo dove solo un fortunato caso ha deciso che Schiavone sia diventato un poliziotto e non un «bandito», una guardia e non un ladro, al pari dei suoi inseparabili compari, uniti in un'amicizia che non c'è più, distrutta dal tempo, dal destino o forse solo da appetiti personali. Ritrovare Sebastiano misteriosamente scomparso in Sud America sarà forse possibile. Impossibile ritrovare l'amico.

EAN: 9788838946035
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Palermo, Enzo Sellerio Editore 2020, cm.12x24, pp.335, brossura. Collana La Memoria, 1155. Rocco Schiavone, vicequestore ad Aosta, è ricoverato in ospedale. Un proiettile lo ha colpito in un conflitto a fuoco, ha perso un rene ma non per questo è meno ansioso di muoversi, meno inquieto. Negli stessi giorni, durante un intervento chirurgico analogo a quello da lui subito, un altro paziente ha perso la vita: Roberto Sirchia, un ricco imprenditore che si è fatto da sé. Un errore imperdonabile, uno scandalo clamoroso. La vedova e il figlio di Sirchia, lei una scialba arricchita, lui, molto ambizioso, ma del tutto privo della energia del padre, puntano il dito contro la malasanità. Ma, una sacca da trasfusione con il gruppo sanguigno sbagliato, agli occhi di Rocco che si annoia e non può reprimere il suo istinto di sbirro, è una disattenzione troppo grossolana. Sente inoltre una profonda gratitudine verso chi sarebbe il responsabile numero uno dell'errore, cioè il primario dottor Negri; gli sembra una brava persona, un uomo malinconico e disincantato come lui. Nello stile brusco e dissacrante che è parte della sua identità, il vicequestore comincia a guidare l'indagine dai corridoi dell'ospedale che clandestinamente riempie di fumo di vario tipo. Se si tratta di delitto, deve esserci un movente, e va ricercato fuori dall'ospedale, nelle pieghe della vita della vittima. Dentro i riti ospedalieri, gli odori, il cibo immangiabile, i vicini molesti, Schiavone si sente come un leone in gabbia. Ma è un leone ferito: risulta faticoso raccogliere gli indizi, difficile dirigere a distanza i suoi uomini, non può che affidarsi all'intuito, alle impressioni sulle persone, ai dati sul funzionamento della macchina sanitaria. E l'autore concede molto spazio alla psicologia e alle atmosfere. Rocco Schiavone ha quasi cinquant'anni, certe durezze si attenuano, forse un amore si affaccia. Sullo sfondo prendono più rilievo le vicende private della squadra. E immancabilmente un'ombra, di quell'oscurità che mai lo lascia, osserva da un angolo della strada lì fuori.

EAN: 9788838940217
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Palermo, Sellerio 2015, cm.12,5x16, pp.381, brossura con bandelle e copertina figurata a colori. Coll.La Memoria. Era di maggio prende il via tre giorni dopo gli eventi che concludono il precedente romanzo, Non è stagione. Perché l’indagine che lì si era aperta, la scoperta di un tentativo di infiltrazione mafiosa all’interno di una società di costruzioni di Aosta, non si è ancora conclusa. Il vicequestore Schiavone ha davanti a sé molte questioni insolute, e le oscure propaggini di quella storia non lo lasciano in pace. Un nuovo omicidio complica ancor di più la faccenda. Mimmo Cuntrera, uno dei rapitori della giovane Chiara Berguet, l’uomo affiliato al clan mafioso arrestato alla frontiera mentre fuggiva, viene ritrovato morto in prigione durante l’ora d’aria. Per indagare Rocco dovrà immergersi nella vita del carcere di Varallo, situato in un paese del Piemonte. C’è poi il fatto più grave, l’assassinio di Adele, una cara amica del vicequestore, uccisa da un killer mentre dormiva nel letto di Rocco. Per Schiavone è un incubo e un messaggio preciso. In Era di maggio il vicequestore è dunque alle prese con due indagini parallele e cercherà di chiudere il cerchio una volta per tutte. Scoprire chi voleva fargli la pelle e impedire alla criminalità organizzata di espandersi ad Aosta. E se la sua vita professionale è assai complessa e delicata, anche nel privato Rocco non se la passa meglio. Alle prese con Anna, in realtà sente sempre più vicina l’ispettore Caterina Rispoli, e forse si sta innamorando di lei. Ma la giovane donna è pur sempre la fidanzata dell’agente Italo Pierron, braccio destro e amico di Schiavone. E Caterina, cosa pensa del vicequestore? Subirà il fascino di Rocco o lo rispedirà al mittente come una raccomandata senza indirizzo?

EAN: 9788838933745
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Palermo, Sellerio 2022, cm.12x18, pp.395, brossura con bandelle e copertina figurata a colori.. Coll. La Memoria,1221. Un medico in pensione scopre nel bosco delle ossa umane. È il cadavere di un bambino. Michela Gambino della scientifica di Aosta, nel privato tanto fantasiosamente paranoica da far sentire Rocco Schiavone spesso e volentieri in un reparto psichiatrico, ma straordinariamente competente, riesce a determinare i principali dettagli: circa dieci anni, morte per strangolamento, probabile violenza. L'esame dei reperti, un'indagine complessa e piena di ostacoli, permette infine di arrivare a un nome e a una data: Mirko, scomparso sei anni prima. La madre, una donna sola, non si era mai rassegnata. L'ultima volta era stato visto seduto su un muretto, vicino alla scuola dopo le lezioni, in attesa apparentemente di qualcuno. Un cold case per il vicequestore Schiavone, che lo prende non come la solita rottura di decimo livello, ma con dolente compassione, e con il disgusto di dover avere a che fare con i codici segreti di un mondo disumano. Un'indagine che lo costringe alla logica, a un procedere sistematico, a decifrare messaggi e indizi provenienti da ambienti sotterra-nei. E a collaborare strettamente con i colleghi e i sottoposti, dei quali conosce sempre più da vicino le vite private: gli amori spericolati di Antonio, il naufragio di Italo, le recenti sistemazioni senti-mentali di Casella e di Deruta, persino l'inattesa sensibilità di D'Intino, le fissazioni in fondo comiche dei due del laboratorio. Lo circondano gli echi del passato di cui il fantasma di Marina, la moglie uccisa, è il palpitante commento. Si accorge sempre più di essere inadeguato ad altri amori. È come se la solitudine stesse diventando l'esigente compagna di cui non si può fare a meno. Questa è l'indagine forse più crudele di Rocco Schiavone.

EAN: 9788838942990
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Palermo, Sellerio 2015, cm.11x16, pp.320, brossura copertina figurata a colori. Coll. La Memoria,983. C'è un'azione parallela, in questa inchiesta del vicequestore Rocco Schiavone, che affianca la storia principale. È perché il passato dell'ispido poliziotto è segnato da una zona oscura e si ripresenta a ogni richiamo. Come un debito non riscattato. Come una ferita condannata a riaprirsi. E anche quando un'indagine che lo accora gli fa sentire il palpito di una vita salvata, da quel fondo mai scandagliato c'è uno spettro che spunta a ricordargli che a Rocco Schiavone la vita non può sorridere. I Berguet, ricca famiglia di industriali valdostani, hanno un segreto, Rocco Schiavone lo intuisce per caso. Gli sembra di avvertire nei precordi un grido disperato. È scomparsa Chiara Berguet, figlia di famiglia, studentessa molto popolare tra i coetanei. Inizia così per il vicequestore una partita giocata su più tavoli: scoprire cosa si cela dietro la facciata irreprensibile di un ambiente privilegiato, sfidare il tempo in una corsa per la vita, illuminare l'area grigia dove il racket e gli affari si incontrano. Intanto cade la neve ad Aosta, ed è maggio: un fuori stagione che nutre il malumore di Rocco. E come venuta da quell'umor nero, un'ombra lo insegue per colpirlo dove è più doloroso. Buttarsi il passato alle spalle non è cosa semplice. Soprattutto per Rocco Schiavone, il commissario di polizia protagonista di Non è stagione di Antonio Manzini. Vivere ad Aosta per lo spigoloso Rocco non è affatto facile. Lui è sempre stato abituato a vivere nel cuore di Roma, in una Trastevere calda e godereccia. Ora si trova invece immerso nei boschi e nella neve, in una città che lui non ama e da cui non sembra essere amato. Ma sta per arrivare la primavera, con i primi caldi e i primi fiori e finalmente Schiavone ritorna ad essere un po’ più sereno e più felice e il percorso da casa sua sino al Commissariato di polizia o sino all’Osteria degli artisti, dove passa le sue serate, lo percorre finalmente a piedi, senza la sciarpa sulla bocca. Da quelle parti però l’inverno colpisce ancora, a tradimento, con una neve improvvisa. Il commissario nato dalla penna di Manzini comincia così a maledire chi l’ha mandato lì, nel freddo della Valle d’Aosta. Ha fatto davvero qualcosa di male ed è così impossibile dimenticare gli sbagli che ha commesso? Nulla per lui è peggio che vivere lì, in una vallata dove il gelo colpisce l’anima, per sempre. Al peggio però sembra non esserci fine perché il nostro poliziotto sarà costretto ad affrontare uno dei casi più difficili della sua vita, uno di quei casi che lo costringeranno a fare i conti con se stesso. Quello di un rapimento, nascosto all’opinione pubblica e alla stessa polizia, di una diciottenne, figlia di un imprenditore della zona, invischiato con la mafia locale. Tra i prati alpini e la questura di Aosta, Rocco Schiavone cercherà così di fermare la criminalità organizzata locale, impedendogli di contaminare l’economia e la politica del territorio. Il passato del protagonista di Non è stagione però riaffiora con forza e violenza nel bel mezzo delle indagini. E allora è arrivato il momento di affrontarlo, una volte per tutte.

EAN: 9788838932885
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