Andersen,Hans Christian.
Fiabe.
Illustrate da bambini di tutto il mondo. Traduz.di A.Manghi, M.Rinaldi. Prefaz.di K.Ferlov. Torino, Einaudi
1967,
cm.14,5x22,
pp.XX,793, num.tavv.a col.ft.
legatura ed.in tutta tela, cofanetto con piatti figg.a colori.
Coll.I Millenni,26.
Andersen, viaggiatore instancabile, ospite delle corti europee, dei nobili castelli danesi, uccello migratore mai sazio di becchime esotico, si nutrì di tutte le letterature e di tutti i paesaggi, e tuttavia , pur tra le sue molte peregrinazioni, è tutt'altro che un "déraciné". Rivivono nei suoi libri i vari aspetti dei paesi da lui visitati: la Spagna, l'Italia (quella romantica che egli, col romanzo "L'improvvisatore", contribuì, forse ancor più della M.me de Stael di Corinne, a rendere popolare in Europa), la Svizzera, la Scozia, l'Oriente; ma le radici della sua poesia sono nella terra danese, egli è forse il più danese di tutti gli scrittori. In fondo al cuore egli serberà sempre il mondo della sua infanzia: l'immagine della madre povera, il piccolo giardino di cipolle e prezzemolo sul tetto che vediamo rifiorire nella Regina della neve. Negli ambienti aristocratici che la celebrità gli dischiuse, non si scordò mai delle proprie origini popolane, e pur essendo un assiduo lettore della favolistica mondiale, fonte di tutta la sua poesia restò sempre quel mondo fantastico che gli si rivelò quando, bambino, ascoltava, nelle lunghe veglie, i racconti della povera gente. La grandezza e l'originalità di Andersen derivano in gran parte dalla sua fede; in quel mondo di fantasmi che esprimono gli spaventi e le speranze della vita, lui, come la semplice gente del popolo, crede e crea.
Note: Mancante della sovraccoperta. Macchie al dorso. Tagli bruniti. Alcune tracce di precedente umidità. Rottura al cofanetto.