CARRELLO vai al carrello
Libri
Totale
SPESE DI SPEDIZIONE GRATIS
PER IMPORTI SUPERIORI A
35 € IN ITALIA
70 € IN EUROPA

Orationes. Vol.V:Cum senatui gratias egit cum populo gratias egit de deomo sua. De haruspicum responso. Pro Sestio. In vatinium. De Provinviis consularibus. Pro Balbo.

Autore:
Curatore: Annotaz.critiche a cura di G.Peterson.
Editore: Clarendon Press.
Data di pubbl.:
Dettagli: cm.13x19, pp.XVI-ca.280, leg.ed.soprac. Bibl.Oxoniensis Scriptorum Classicorum.

EUR 26.34
-27%
EUR 19.00
Ultima copia
Aggiungi al Carrello

Vedi anche...

Vol.III. Annotaz.critiche a cura di G.Peterson. Oxford, Clarendon Press 1990, cm.13x19, pp.XX-464, leg.ed.in t.tela. Bibl.Oxoniensis Scriptorum Classicorum.
EUR 39.77
-29%
EUR 27.89
2 copie
Introduzione di S.A.Nulli. Edizione con testo latino. Milano, Vallardi Ed. 1945, cm.13,5x19,5, pp.102, br.cop.fig. Coll.Corpus Scriptorum Romanorum. Intonso.
EUR 4.00
-25%
EUR 3.00
Disponibile
Fridericus Zucker recognovit. Sumptivbus Arnoldi Mondadori 1963, cm.11,5x18, pp.84, brossura. Collana Opera Pmnia Quae Exstat Critico Apparatu Instructa. Consilio et Auctoritate Collegi Ciceronianis Studiis Provehendis.
EUR 9.00
Ultima copia
Commento storico e archeologico di Alessandra Lazzeretti. Pisa, Ediz.ETS 2006, cm.17x24, pp.556, br.cop.fig.a col. La lotta tra chi rapina o distrugge il patrimonio culturale e chi, invece, lo tutela e lo valorizza è argomento quanto mai attuale. Il quarto libro dell'actio secunda delle orazioni Verrine di Cicerone, noto come De signis, riguarda le sottrazioni di opere d'arte e oggetti preziosi compiute da Verre in Sicilia nel triennio 73-71 a. C. in cui fu governatore della provincia. Tali appropriazioni costituivano uno degli aspetti del suo malgoverno provinciale, per i quali Verre era imputato, nel 70 a. C., a Roma, in una causa de pecuniis repetundis nella quale Cicerone sosteneva l’accusa. Questo lavoro - cui la Scuola Normale Superiore di Pisa ha conferito il "Premio Giuseppe Nenci" - colma una lacuna evidente negli studi, esaminando, per la prima volta, dal punto di vista storico-archeologico, il De signis nel suo complesso. Storia antica e archeologia si muovono tra due sistemi di fonti - scritte da un lato e materiali dall’altro - che devono concorrere, in ugual misura e senza forzature dall'una o dall'altra parte, ad una ricostruzione metodologicamente valida. Una sistematica analisi del testo, che si è avvalsa di fonti letterarie, archeologiche, epigrafiche, numismatiche, ha mostrato il contributo fondamentale che le opere d'arte e gli oggetti preziosi oggetto del De signis forniscono, proprio nella loro qualità di documenti storici, alla conoscenza della storia non solo culturale, ma anche politica, amministrativa, economica e sociale, della Sicilia agli inizi del I secolo a. C., e, in taluni casi, in epoca più antica. Il volume è corredato, oltre che da una serie di indici, da un apparato figurativo che ne illustra e ne riepiloga i risultati salienti. Nell'evidente caratterizzazione negativa dell'acquisizione di capolavori ad uso privato e, al contrario, nell'esaltazione della loro pubblica collocazione, appare chiaramente la funzione che Cicerone affida nell'orazione alla tematica artistica: i sentimenti e le emozioni nei confronti dell'arte, che accomunano le popolazioni del mondo di cultura greca e il popolo romano, devono costituire la base per la condanna dell'imputato. Senza cadere in troppo facili operazioni di attualizzazione, è anche in questa chiave che possiamo leggere il messaggio che il De signis fa giungere fino a noi, nella consapevolezza del legame profondo intercorrente fra la propria storia culturale e il proprio futuro.

EAN: 9788846715272
EUR 30.00
-50%
EUR 15.00
Disponibile