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#44425 Firenze

Palazzo Cocchi Serristori a Firenze. Una dimora quattrocentesca in lumine Solis.

Autore:
Curatore: Pref.di Mina Gregori, Francesco Gurrieri.
Editore: I.T.E.A.
Data di pubbl.:
Collana: Coll.Arte, Architettura, Città.
Dettagli: cm.22,5x22,5, pp.XIV,105, brossura ossura copertina fig. Coll.Arte, Architettura, Città.

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#111595 Arte Pittura
Firenze, Palagio di Parte Guelfa, 18 aprile - 30 aprile 2005. Arezzo, C & M 2005, cm.24,5x30,5, pp.352, ill. bn.e a col. legatura ed.soprac.fig.a col.cofanetto. Testo italiano/inglese.

EAN: 9788889712009
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#137447 Firenze
Comune di Firenze, Circoscrizione Quattro 2002, cm.22,5x22,5, pp.62, num.ill.bn.nt. brossura cop.fig.
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#246556 Firenze
Livorno, Sillabe 2001, cm.22,5x22,5, pp.107, ill.bn.e col. brossura copertina figurata a colori. Sulla scorta di un ricco ed approfondito corredo documentario, i due autori ripercorrono la vicenda architettonica e urbanistica di uno dei quartieri di Firenze tra i più intatti e suggestivi: il quartiere d’Oltrarno di Costa de’ Magnoli e di San Giorgio. Ricchissima, per bellezza paesaggistica ed interesse storico, questa salita vide impegnati nei suoi edifici principali artisti di prim’ordine: da Giotto (nella chiesa di San Giorgio alla Costa) ad Andrea Orcagna (probabile ideatore della Porta San Giorgio nelle mura trecentesche lì a tutt’oggi conservate), fino a Pontormo, i cui dipinti ancora si ammirano nella vicina chiesa di Santa Felicita. In questo operare di grandi artisti anche il convento di Sant’Agostino e Santa Cristina, uno dei principali poli urbanistici del quartiere, svolse un ruolo importante. Postosi nel Seicento sotto la protezione medicea, ricevendone molte e generose donazioni, in esso furono progettati e compiuti interventi architettonici sempre più ambiziosi e imponenti. Soppresso nel 1808, quando ormai si manifestavano i segni di una vistosa decadenza, il convento, in gran parte in rovina, fu messo all’asta nel 1816; dopo vari passaggi di proprietà fu acquistato dai conti Petrovitz e, a partire dal 1840, iniziarono lavori di ricostruzione che ne fecero un grande palazzo nobiliare. LICIA BERTANI, storica dell’arte, è funzionario della Soprintendenza per il Patrimonio Storico Artistico e Demoetnoantropologico delle Province di Firenze, Pistoia e Prato; è direttore del Museo delle Cappelle Medicee e del Museo della Fondazione H. P. Horne. GIAMPAOLO TROTTA, architetto, è membro dell’International Council on Monuments and Sites (I.CO.MO.S.) e collaboratore esterno della Soprintendenza per i Beni Ambientali, Architettonici, Artistici e Storici di Arezzo. Professore a contratto presso la Scuola di Specializzazione in Storia dell’Arte dell’Università degli Studi di Firenze, si occupa di storiografia architettonica, urbana e territoriale, prevalentemente toscana.

EAN: 9788883470868
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#249448 Regione Toscana
Vol.I:Dal Duecento al Seicento. Nel Mugello e nel Pistoiese. Vol.II:Dal Settecento al Novecento. Nel Suburbio Fiorentino. Presentazione di Cristina Acidini. Introduzione di Franco Manescalchi. Firenze, Masso delle Fate 2017, 2 volumi, completo. cm.21x29,5, pp.166,336, brossura copp.figg.a col. Coll.Storie, Memorie e Personaggi. Il libro tratta degli edifici dove visse la famiglia dei Manescalchi da Villore, attraverso un lasso temporale di sette secoli, e pone in luce (fra le prime volte a proposito di una famiglia non nobile né magnatizia) un paradigmatico spaccato sociale di una famiglia di modesti proprietari terrieri e di piccoli domini loci all'interno di una comunità rurale del Mugello medioevale ghibellino, poi inurbatasi a Prato nel Quattrocento con l'homo novus Bartolomeo "maneschalco", che dette il patronimico alla famiglia e le cui ambizioni di affrancazione sociale si infransero, decretando un mesto "de reditu suo" nel contado pratese prima e mugellese poi, per approdare a quello fiorentino come una stirpe di mezzadri ed, infine, di giardinieri. L'indagine assume, però, connotati più lati. Accanto alla storia dei Manescalchi, infatti, lo studio si è dilatato a quello delle vicende dei luoghi nei quali vissero, talvolta strettamente legate ad essi, talvolta in maniera più sfumata.

EAN: 9788860394286
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