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In margine al Progetto Codex. Aspetti di produzione e conservazione del patrimonio manoscritto in Toscana.

Curatore: A cura di Gabriella Pomaro.
Editore: Pacini Ed.
Data di pubbl.:
Dettagli: cm.17x24, pp.XIII,273, alcune figg.a col.nt. legatura ed.soprac.fig.a col. Col.Stroria.

Abstract: Il progetto regionale Codex - Inventario dei manoscritti medievali della Regione Toscana, avviato nel 1992 e dal 1998 affidato alla SISMEL, è giunto alla conclusione dopo aver catalogato quasi cinquemila manoscritti. In questo volume sono raccolti s sei contributi che, pur nella loro totale differenza, trovano la loro comune ragione in questo momento specifico di catalogazione generale: occasione per scoprire l'ignorato ma non insignificante manoscritto di una raccolta privata (Alessandro Boccia, Una raccolta di poesia volgare del secondo Quattrocento dall'Archivio Simonetta); per seguire provenienze specifiche con nuova completezza rispetto agli studi precedenti (Rossella De Pierro, Lo scriptorium di San Bernardino nel Convento dell'Osservanza a Siena; Patrizia Stoppacci, Libri e copisti nel convento di Santa Margherita di Cortona); per restituire la ricchezza di un territorio indagato chiesa per chiesa (Francesca Mazzanti, Religiosità diffusa: manoscritti liturgici tra Bagno a Ripoli e Pontassieve); per diffondere strumenti indispensabili per la catalogazione in corso ma utili anche per gli studiosi (Maria Luisa Tanganelli, Il 'Catalogo de' testi a penna di lingua italiana dei sec. XIII XIV e XV di Luigi de Angelis) o per offrire la descrizione di un manoscritto talmente importante per vetustà, per significato, per complessità da risultare più citato che studiato (Gabriella Pomaro, Materiali per il manoscritto Lucca, Biblioteca Capitolare Feliniana 490).

EAN: 9788863155327
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Milano, Giuffrè 1973, cm.15x21,5, pp.590, brossura Coll.Gli Statuti Regionali.
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Note: Segni d'uso alla copertina.
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#110789 Religioni
Studio storico-critico. In Firenze, coi Tipi dell'Arte della Stampa 1882, cm.15x23, pp.180, brossura ed. Esemplare in barbe ed intonso. Ottimo.
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A cura di Carmine Moccia, Enrico Garavelli, Giovanni Rabitti. Roma, Salerno Editrice 2010, cm.16x24, pp.500 legatura editoriale in tutta tela,sopraccoperta. Coll.Edizione Nazionale delle Opere di Pietro Aretino, vol.5.2. Aretino e Pasquino rappresentano un'endiadi apparentemente indissolubile. Malgrado le ampie zone d'ombra che gravano sulle prime esperienze romane dello scrittore e sul costituirsi della sua vocazione di poeta satirico, la sua fama è saldamente legata ai testi pasquineschi prodotti in occasione del conclave del 1521, da cui uscì papa Adriano VI. Molto prima del progetto dei libri di Lettere, i testi poetici e prosastici di argomento politico costituiscono per l'autore uno strumento efficace di intervento nella scena contemporanea. Si tratta di una pratica che, pur sottoposta a inevitabili trasformazioni nei modi, non viene sostanzialmente mai meno nell'arco di circa un quarantennio. Proprio la natura "anonima" del codice satirico-pasquinesco rende talvolta controversa l'attribuzione dei singoli componimenti; da testimonianze coeve sappiamo come ciò si verificasse anche per gli intrinseci di Pietro. Ciò che non perde tuttavia di evidenza dal 1521, negli anni convulsi successivi al Sacco di Roma, fino al periodo contrassegnato dall'avvio dei lavori del Concilio di Trento e dall'affermarsi dell'egemonia spagnola, è la volontà aretiniana di confrontarsi con gli interlocutori più prestigiosi del suo tempo. È vero che le testimonianze ci consegnano l'immagine di una pratica che tende a ritrarsi in spazi privati, abbandonando i testi di ampio respiro con i quali il giovane Pietro si illudeva di ritagliarsi un ruolo nel gioco politico internazionale...

EAN: 9788884026774
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Bordeaux Cedex, Bordeaux Métropole dal 17 Settembre 2024 al 28 Maggio 2025. Avec la contribution d’Antonio Gonzalez Alvarez. Milano, Silvana Editoriale 2025, cm.17x24, pp.136, 165 illustrations. brossura con copertina figurata. Individuelle, collective, douce ou motorisée, la mobilité est au cœur des préoccupations quotidiennes des individus. L’homme cherche depuis toujours à être plus performant. Diminuer les distances, gagner du temps : la technologie offre au fil du temps d’incroyables avancées, des premiers omnibus hippomobiles au développement du tramway électrique, de la pratique vélocipédique à l’hégémonie des automobiles, de l’expansion des réseaux de bus au tramway high-tech. Retracer 200 ans d’évolution des déplacements dans la métropole bordelaise, c’est aussi témoigner de la structuration des réseaux, c’est imaginer des règles d’usage sur fond d’intérêts sociaux et économiques, c’est décrire un levier remarquable du développement des espaces urbains métropolitains, entre aménagements spécifiques et ouvrages d’art qui dessinent les paysages. Mieux circuler, fluidifier les déplacements, adapter le territoire aux usages des habitants, prendre en compte les enjeux climatiques sont aujourd’hui autant de défis de développement de la métropole. Le présent ouvrage, richement illustré de documents d’archives et d’iconographies issus des fonds communaux et métropolitains, explore ainsi l’histoire des modes de déplacement dans l’agglomération bordelaise et des pratiques diverses qui ont irrigué et façonné le territoire du XIXe au XXIe siècle.

EAN: 9788836660841
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