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Gabin.

Autore:
Curatore: Pref.di T.Kezich. Trad.di C.Dalle Ave.
Editore: Arsenale.
Data di pubbl.:
Collana: Coll.Fact e Fiction.
Dettagli: cm.17x22, pp.467, alcune tavv.bn.ft. legatura ed.in tutta tela,soprac.fig.a col. Coll.Fact e Fiction.

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Traduzione di Lorenzo Dorelli. Roma, Salerno Editrice 2010, cm.15x21, pp.146,(6), brossura copertina figurata a colori. Coll.Piccoli Saggi,47. Da sempre l'uomo si è ritrovato a riflettere sulla morte, in quanto prospettiva ineludibile, esito fatale della vita. Da sempre, dunque, "la morte e l'aldilà" sono oggetto di riflessioni, meditazioni, professioni di fede, credenze e superstizioni, rivestendo un ruolo essenziale in ogni cultura e in ogni tempo. In questo agile volume, Hans-Peter Hasenfratz descrive i concetti teologici, le immagini, i rituali legati alla morte, avvalendosi di numerosi esempi tratti dalle religioni e dalle credenze popolari più diffuse (ad esempio, quelle relative ai vampiri), con particolare attenzione per alcune confessioni "cardinali": ebraismo, cristianesimo, islamismo, da un lato; induismo (in senso ampio) e buddhismo dall'altro. L'autore tratteggia quindi un grande affresco, dove illustra le varie rappresentazioni dell'aldilà; i diversi modi in cui il credente si prepara alla propria esistenza dopo il "passaggio"; i rituali elaborati dalle varie comunità religiose per giustificare la morte e superare la sofferenza che ne deriva; i punti di contatto e le reciproche influenze. Il saggio, caratterizzato da una scrittura vivace, ricca di riferimenti storici e folclorici, affronta da una base solidamente scientifica un argomento considerato per solito "tabù", scomodo e da evitare, contribuendo alla fine a esorcizzarlo e a renderlo meno imbarazzante.

EAN: 9788884026996
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