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#85622 Arte Pittura

La Galleria d'Arte Moderna di Palazzo Pitti. Storia e collezioni.

Autore:
Curatore: Saggi di Vanessa Gavioli. Schede delle opere di Silvestra Bietoletti, Riccardo Caldini, Rossella Campana e altri.
Editore: Silvana Ed. Per Banca Toscana.
Data di pubbl.:
Dettagli: cm.25x29, pp.320, 360 figg.bn.e a col.nt. legatura editoriale in tutta tela, sopracop.fig.a colori.

Abstract: La Galleria d'Arte Moderna venne inaugurato nella sua sede attuale nel 1924, ma la storia delle sue collezioni è molto più antica e risale al 1784, anno in cui il Granduca Pietro Leopoldo riformò l'Accademia fiorentina, istituendo accanto a quella d'arte antica, una Galleria d'arte moderna da incrementarsi con continuità attraverso l'acquisizione delle opere premiate nei concorsi accademici e nei saggi di pensionato artistico oltre a quelle, sempre più numerose, provenienti dalla raccolta d'arte contemporanea di committenza granducale. Il compito di suggerire un ordinamento dei diversi nuclei fu affidato nuovamente ad una riforma accademica (1867) in parallelo ad i nuovi criteri che separavano nettamente l'istituzione scolastica da quella museale, formando per quest'ultima una sede statale suddivisa nelle sezioni antica e moderna. In questa sede si raccolsero le opere moderne delle collezioni lorenesi, mentre quelle dell'Accademia vennero annesse alla scuola, in una naturale continuità tra il luogo di insegnamento e le opere che ne erano testimonianza, istituendo così la Galleria moderna dell'Accademia, come allora fu denominata. Al fine di stabilire i criteri giuridici per la gestione e l'incremento di questa nuova istituzione, nel 1914 lo Stato Italiano e il Comune di Firenze stipulavano una Convenzione (tuttora vigente e che costituisce un unicum nel panorama museale Italiano) che garantiva una gestione comune del patrimonio con la creazione di una speciale Commissione destinata ad acquisire nuove opere d'arte grazie ai proventi derivanti dai fondi dei biglietti. Allestita in 30 sale del secondo piano, la Galleria d'arte moderna di Palazzo Pitti offre un quadro completo della pittura dal Neoclassicismo al XX sec.- con particolare riguardo ai movimenti dell'arte in Toscana -, qualche esempio significativo della scultura di quel periodo, alcune opere di artisti stranieri e campioni efficaci di arti applicate ottocentesche. Il percorso, organizzato in sequenza cronologica e per gruppi tematici,chiarisce al visitatore la storia dei diversi nuclei collezionistici consentendo altresì la corretta lettura degli ambienti monumentali, contrassegnati dal gusto delle dinastie che vi si avvicendarono (Lorena e Savoia).

EAN: 9788836606061
EUR 50.00
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#189633 Arte Pittura
Presentaz.di Raffaello Torricelli. Firenze, Edizioni Polistampa 2002, cm.17x24, pp.32, 20 ill.a col.e in bn.+ una tav.a col.a doppia pag., br., cop.fig.a colori. Pubblicaz.della Galleria d'Arte Moderna di Palazzo Pitti e della Fondazione Fiorenza. Ediz.f.c.
EUR 5.00
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Cinisello Balsamo (MI), Silvana Editoriale 2005, cm.16x24, pp. 143,(1), interamente ill. a colori, brossura copertina figurata a colori. La guida, edita in occasione della riapertura al pubblico, dopo due secoli, di palazzo Chigi Saracini a Siena, illustra in maniera chiara e dettagliata i tesori riuniti dal nobile Galgano Saracini e conservati nella dimora della nobile famiglia, oggi sede della prestigiosa Accademia Musicale Chigiana. Il volume ripercorre la storia della collezione che, secondo i dettami del gusto settecentesco, annovera tele, fondi oro, statuette, bassorilievi, disegni, antichità etrusche e romane, maioliche e ancora manifatture preziose in legno, avorio e pietre dure. Fra le opere spiccano i dipinti della quadreria, dedicata soprattutto alla scuola senese, con la serie di capolavori dovuti a Sassetta, Domenico Beccafumi, Brescianino e altri.

EAN: 9788882158552
EUR 12.00
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Firenze, Palazzo Pitti, dal 17/03/1973. Firenze, Centro Di 1973, cm.19x20, pp.63, alcune figg.bn.e col.nt. br.cop.fig.a col. Coll.Galleria d'Arte Moderna di Firenze,5.
EUR 9.00
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#127936 Arte Pittura
Firenze, Ediz.Polistampa 2009, cm.21x24, pp.384, ill.a col. legatura editoriale, copertina figurata a colori. È un volume multidisciplinare sulla pittura di Giovanni Fattori. Grazie al contributo di numerosi esperti scientifici, istituti e centri di ricerca, il lavoro raggiunge un traguardo pionieristico nel campo dell’indagine conoscitiva di un particolare gruppo di opere d’arte finalizzata alla conservazione e al restauro. Con la pittura di Fattori (e dei suoi contemporanei) si affacciarono all’universo delle tecniche artistiche tradizionali materiali nuovi dai comportamenti non noti né prevedibili: dai supporti in sottili legni esotici cavati dalle celebri scatole di sigari ai pigmenti che si arricchivano di prodotti chimici di sintesi. Alle procedure tradizionali di preparazione delle tavole e tele, pur note e tramandate in ambito accademico, si venivano affiancando metodi irrituali e sperimentali, più adatti a una pittura praticata en plein air. Le conoscenze disponibili su un nucleo selezionato e significativo di dipinti fattoriani diventano enormemente più vaste e articolate, grazie a questo lavoro d’indagine che ha valore esemplare anche in vista di possibili e auspicabili estensioni dello stesso approccio ad altri esponenti del movimento macchiaiolo e più in generale ad altri artisti otto-novecenteschi, la cui carica innovativa si avvaleva sì di pensieri compositivi inediti e di stesure affrancate da schemi secolari, ma non meno di materiali e metodi stimolanti e ispiratori, mai prima usati

EAN: 9788856400809
EUR 34.00
-26%
EUR 25.00
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