Giorgio Vasari, storico e critico. Viene fornita una lettura 'a tutto tondo' delle Vite vasariane. In particolare si individua nel superamento della regola matematica e nella contemporanea esaltazione dell'effetto dell'opera sulla percezione visiva, la via attraverso cui Vasari giunge a formarsi l'ideale della fusione delle arti. Di qui l'importanza riservata all'ornamento e alle «arti minori» e la consapevolezza, invero già in nuce nella prima edizione delle Vite, della possibilità di perfezioni diverse raggiungibili da parte degli artisti.

Firenze,Villa I Tatti,3 Aprile 1991. A cura di M.Haines e L.Riccetti. Firenze, Olschki Ed. 1996, cm.18x25, pp.XXVI,424, 40 ill.e tavv.bn.ft. legatura ed.in tutta tela, soprac.fig.a col. Coll.The Harvard University Center for Italian Reinassance Studies. Pref.in inglese.

Traduit de l'allemand par Georges Stenne. Paris, Michel Levy Frères 1872, cm.14,5x23, pp.(6),VII,(1),436,(2), brossura, cop. originale (mende non gravi al dorso.) Coll. Publications de la Société Scientifique Littéraire Israëlite. Première édition.

Milano, Casa Editrice Ceschina 1951, cm.13x18, pp.286, brossura con sovracopertina figurata a colori.

Segrate, Arnoldo Mondadori Editore 1999, cm.14x21,5, pp.360, legatura editoriale, sovraccoperta figurata a colori. Collana Omnibus. Il cadavere, o quel che ne è rimasto, galleggia ancora nella baia dell'Avana quando Arkady Renko, il detective russo arriva da Mosca per scoprire che ne è di Sergj Pribluda, attaché dell'ambasciata russa a Mosca, scomparso da giorni. I cubani sono convinti che quel cadavere, ormai irriconoscibile, sia quello di Pribluda. Arkady però ha dei dubbi e non sta zitto, suscitando l'ostilità degli isolani. Lo aiuterà Ofelia, un'attraente e determinata detective della Policia Nacional de la Revolucion, che cederà al suo fascino di finto perdente.