De Senectute.

Patavii, In Aedibus Livianis 1967, cm.14,5x20,5, pp.V,205, brossura. Coll.Scriptorum Romanorum Quae Extant Omnia,90,91. XX, Opera Philosophica I.

Versione dal latino di Armando Ghelardini. Testo a fronte. Milano, Selvi & C. Ed. 1971, cm.12,5x19, pp.93, br.con bandelle.

Nota ai testi e nota biografica a cura di Pietro Polito. Torino, Einaudi Ed. 1996, cm.11,5x19,5, pp.VI,200, br.cop.fig.a col. Coll.Gli Struzzi,481. Bobbio si sofferma sulla vecchiaia che è diventata un grande e irrisolto problema sociale, non solo perché è aumentato il numero dei vecchi, ma anche perché è aumentato il numero degli anni che si vivono da vecchi. "Chi vive in mezzo ai vecchi, dice, sa per quanti di loro la tarda età è diventata, anche grazie ai progressi della medicina, che spesso non tanto ti fa vivere quanti ti impedisce di morire, puramente una lunga e sospirata attesa della morte".