Sulla risipola. Nota clinica.

Estratto dal Giornale Medico Lo Sperimentale, Fascicolo 4°-Aprile 1882. Firenze, Tip.Cenniniana 1882, cm.15x22, pp.32, fascicolo,

Estratto dalla Rivista Veneta di Scienze Mediche, Tomo II, Fascicolo I. Venezia, Reale Stab.Tip.Giovanni Cecchini 1885, cm.17x25, pp.20, fascicolo, Intonso.

Veneto di Scienze,Lettere ed Arti. Estratto dal vol. VII, Serie V degli Atti del R. Istituto Veneto di Scienze, Lettere e Arti. Venezia, Tip.di G.Antonelli 1880, cm.14,5x22, pp.32, fascicolo, Intonso.

Estratto dal Giornale Veneto di Scienze Mediche, Serie III, Vol.IX. s.e. s.d. cm.14,5x22,5, pp.70, fascicolo, Intonso.

Novara, Ist.Geografico De Agostini 1948, cm.18,3x27, pp.168, num.ill.e tavv.bn.ft. brossura sopraccop.fig.a col.

Bologna, Nicola Zanichelli Editore 1921, cm.15x23,5, pp.(8),615,(1), 254 figg. e 3 tavv. in bn.nt., rileg.coeva in t.tela rossa con angoli dei piatti stondati, etichetta in pelle color cobalto con titoli in oro applic. al dorso. (lacuna restaurata all'angolo sup. del frontesp. e del primo occhietto, con parziale perdita di testo.) Quarta edizione.

Bologna, Atesa Editrice 1981, cm.16x22, pp.252, legatura editoriale, titoli in oro al piatto anteriore e al dorso. Biblioteca di storia municipale italiana. Ristampa anastatica dell'ed. di Milano, Tipografia di Francesco Gareffi, 1866. Vicende storiche, notizie sugli uomini illustri, serie cronologica dei nobili di Melzo e Gorgonzola, la cui storia è stata sempre strettamente connessa, avendo esse fatto parte, per lungo tempo, del medesimo feudo.

Parma, Guanda Ed. 2007, cm.12x20, pp.182, brossura con bandelle, cop.fig.a col. Coll.Le Fenici Rosse. È un vero e proprio pamphlet, una riflessione che parte dai fatti della più recente cronaca politica per ricavarne una possibile ricetta di rinnovamento per la sinistra italiana, l'indicazione di una svolta che sia culturale ancor prima che politica. E in particolare Arpaia sofferma la sua attenzione sull'abitudine alle rivendicazioni della sinistra più radicale del panorama nazionale, per sottolinearne contraddizioni e incongruenze: fino a proporre una vera e propria rotta "reazionaria", un nuovo possibile modello di "cultura di sinistra" che tenga conto, oltre che dei diritti, anche e soprattutto dei "doveri" e dei valori sociali di cui la sinistra dovrebbe essere portatrice. Perché è proprio a partire dal senso del dovere di ognuno che si potrà costruire una società più giusta e vivibile per tutti.