De Monarchia libri III.

Commentata da Isidoro Del Lungo. Con prospetto della vita del poeta e prolusioni alle tre cantiche. Firenze, Le Monnier 1928, cm.13x19, pp.XXIV,1000, bella legatura editoriale in tela rossa con fregi e impressioni a secco e in oro. ottimo esemplare.

Edizione principe del 1508 riprodotta in facsimile Introduzione storica e trascrizione critica del testo latino e 5 traduzioni (italiana, francese, spagnola, inglese e tedesca). A cura di Giuseppe Boffito (introduzione e versione italiana), Dott. Prompt (francese e spagnuola), S. P. Thompson (inglese), A. Mull Firenze, Olschki Ed. 2021, cm 17 x 24, xl-118 pp., brossura Non sappiamo perché Dante si trovasse a Mantova quando partecipò alla disputa sul dislivello tra la terra e l’acqua, tra il continente e il mare, tema rilevante nella cosmologia del periodo. Sappiamo però che quella disputa fu ripresa a Verona, nel gennaio del 1320. Dante è esule alla corte di Guido da Polenta, a Ravenna, dove morirà l’anno successivo. Pur essendo uscito a stampa per la prima volta nel 1508, grazie ad Aldo Manuzio, il testo è rimasto periferico rispetto all’interesse riservato alle altre opere dantesche. La Quaestio fu definitivamente riconosciuta come opera dantesca nel 1957 da Francesco Mazzoni, che scoprì una decisiva testimonianza di Pietro Alighieri. Nel 1905 Leo Olschki decide di ripubblicare l’opera nell’edizione del 1508, proponendo il testo, unitamente alla riproduzione della "aldina" della prima edizione, in latino, italiano, spagnolo, francese, tedesco e inglese con lo scopo di presentare Dante come sintesi della cultura medievale. A distanza di 116 anni Olschki ripropone quest'opera con lo stesso obiettivo di Leo.

Con brevi note di Luigi Pietrobono. Torino, SEI-Società Editrice Internazionale 1962, cm.9x15, pp.746, brossura copertina istoriata.

Ritratto in antiporta del poeta eseguito sopra Giotto, Nello Fiorentino e Pietro Lombardo. Con ragionamenti e note di Niccolo Tommaseo. Milano, Pagnoni Ed. 1865, 3 volumi. cm.24,5x34, pp.CXIX,619, 735, 731, ,testo diviso in 2 colonne, numerate, inquadrato da doppia bordura silografica , Rilegatura in mezza pelle testa di moro. Titoli e fregi in oro ai dorsi, con 5 nervi dorati. Tagli spruzzati. Edizione con 55 tavole (molti esemplari mancano dei 9 "quadri"), di cui 46 fascinose incisioni a piena pagina in acquatinta f.t. con a fronte un foglio con la relativa terzina, e 9 "quadri" (tre per volume) con ognuno quattro piccole incisioni, particolare editoriale che in molte copie non fu aggiunto. L'apparato iconografico, che magnificando le cantiche, illustra i momenti salienti, Ë realizzato da Giuseppe Gandini su soggetto dei bozzetti dei pittori Federico Faruffini e Carlo Barbieri. Il primo volume, oltre alla cantica, contiene inoltre in prefazione il "Proemio", il "Secolo di Dante", la "Vita di Dante", "Amore di Dante", "Rime", "Dante e Petrarca" e altri discorsi premessi al poema; in corrispondenza del singolo canto i "Discorsi aggiunti a ciascun canto dell'inferno"; in fine gli "Scritti concernenti il poema di Dante". I "Discorsi aggiunti" si ripetono anche negli altri due volumi. Al termine del Purgatorio si trovano anche gli "Scritti editi ed inediti di Niccolo Tommaseo concernenti il poema di Dante