Letteratura straniera saggi e critica

Firenze, Le Monnier Ed. 1942, cm.14,5x20,5, pp.XVI,192, brossura Coll.Quaderni di Letteratura e d'Arte,6. Prima Edizione. In 1000 esemplari numerati.

Brescia, Morcelliana 1941, cm.13x19,5, pp.264, brossura sopraccoperta figurata.

Pisa, Ediz.ETS 2001, cm.14x21, pp.358, brossura Coll.Letteratura Tedesca. Studi e Testi,1.

Firenze, Olschki Ed. 1969, cm.16x22, pp.XX,140, legatura ed. Coll.Saggi di Letterature Straniere,1.

Firenze, Alinea Ed. 2000, cm.12x21,5, pp.209, alcune tavv.a col.nt. brossura con bandelle,cop.fig. Coll.Secoli d'Oro,Moderna,31.

A cura di Vittorio Strada. Milano, SE Ediz. 2020, cm.10,5x19,5, pp.79, num.ill.bn.ft. brossura con bandelle, cop.fig. Coll.Piccola Enciclopedia,189.

Pisa, Ediz.ETS 2007, cm.17x24, pp.128, brossura Coll.Pubblicazioni della Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Univ.di Pavia,117. Gabriel Sénac de Meilhan (1736-1803) merita di essere annoverato fra gli scrittori francesi più rappresentativi del periodo a cavallo fra XVIII e XIX secolo. Nella sua opera, infatti, si nota la coesistenza di forme ormai in declino (quali, per esempio, il romanzo epistolare e il conte philosophique) con tematiche e motivi che saranno propri del romanticismo. In particolare, il romanzo L'Émigré (1797) anticipa, sotto certi aspetti, il realismo ottocentesco. Alcune delle opinioni di Sénac sulla società e la cultura rivelano, inoltre, singolari analogie col pensiero di Stendhal. Infine, la sua analisi della Rivoluzione francese (affidata ad alcuni saggi e al romanzo) è condotta con una lucidità e un'obiettività decisamente rare in quegli anni. Nel presente volume si disegna quindi una figura intellettuale sostanzialmente coerente nella sua complessità, le cui contraddizioni rispecchiano i conflitti e le ambiguità di un'epoca drammatica e affascinante.