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Bernardo Buontalenti. L'Architettura,la guerra e l'elemento geometrico.

Author:
Publisher: Sagep.
Date of publ.:
Series: Coll.Città Difese ed Architettura.
Details: cm.22x29, pp.342, 249 ill.e tavv.bn.nt. leg.ed.soprac.fig. Coll.Città Difese ed Architettura.

Abstract: Indice: Premessa; Capitolo primo. Formazione e prima attività. La data di nascita, la sepoltura e l'arme di famiglia; Pittura, scultura e miniatura. La capannuccia con girandola; Prime fortificazioni; Sansepolcro e un foglio del trattato sulla fortificazione; Il viaggio in Spagna; Pittore, ingegnere militare e/o architetto civile; Un codice. Capitolo secondo. Un'eredità culturale. L'architettura fortificata alla moderna dall'origine agli anni settanta del Cinquecento. Filippo Brunelleschi, la questione del primo bastione e la critica evoluzionistica; Fortificazione, balistica e prospettiva; Il Filarete, Francesco di Giorgio Martini e Giuliano da Sangallo; Leonardo; Elementi pentagonali e circolari e fianchi di cortina; Il guasto e l'acqua; Geometria euclidea e teoria dell'impetus; Pietro Navarra, Niccolò Machiavelli e Giuliano Leno a Firenze; Il fronte michelangiolesco di San Miniato; Gabriele Tadino; I disegni di Michelangelo; Francesco Maria I della Rovere, Antonio da San Gallo il Giovane e altri; La Nova Scientia; L'architettura fortificata europea tra gli anni Quaranta e Sessanta del Cinquecento; Trattati; Fortificazione e prospettiva. Capitolo terzo. Buontalenti dal 1567 al 1608. La villa di Pratolino e altre fabbriche; Portoferraio, Pistoia e altre fortificazioni; Il coro di Santa Trinita, il mortorio di Cosimo e la sopraelevazione degli Uffizi; L'ospedale di Santa Maria Nuova e le ville di Poggiofrancoli e Cerreto Guidi; Il Casino mediceo di San Marco; Livorno; La porta delle Suppliche; Il battesimo di Filippo, Pratolino e la doppia articolazione prospettica; Un porivilegio; I cantieri di Livorno e Pratolino; La Tribuna degli Uffizi, la grotta Grande di Boboli e altro; Il palazzo Ducale di Pisa; Le ville, il moto perpetuo, le macchine e il teatro; La facciata di Santa Maria del Fiore e il mortorio di Francesco I; Lavori in vari cantieri; La ristrutturazione delle ville della Petraia e di Castello; La fortezza di Belvedere; Spettacoli; La fortezza nuova di Livorno; Palazzi e chiese; Strumento per disegnare fortezze; La villa di Artimino; La cappella dei Principi, la facciata del duomo, il coro di Santo Spirito e la facciata interna di Santa Maria Maggiore; La cappella dei Principi, le cappelle in Santo Spirito e le feste per le nozze di Enrico IV e Maria dei Medici; La cappella dei Principi e altro; Modificazioni al progetto vincitore per la cappella dei Principi e prima esecuzione; Un pensiero di tecnica costruttiva, una testa di Cosimo e le carte della fortificazione. Appendice 1. Caratteristiche di artiglierie italiane dei secoli XIV, XV, XVI; Appendice 2. Cronologia buontalentiana (grafico); Bibliografia. A. Cultura militare e architettura fortificata alla moderna. Origini e sviluppo fino al 1608. Indice alfabetico degli autori della sezione bibliografia A. B. Buontalentiana. Indice dei luoghi; Indice delle persone.

EAN: 9788870582703
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Firenze, Polistampa 2018, cm.17x24, pp.54, brossura copertina figurata a colori. Coll.Universitario. Architettura. La cupola della chiesa di San Lorenzo, esito magistrale della concezione statica di Guarino Guarini (1624-1683), fu elevata entro la fine degli anni Settanta del XVII secolo. Il restauro strutturale della stessa cupola, compiuto tra il 1825 e il 1828, viene qui per la prima volta analizzato attraverso le inedite elaborazioni progettuali dell’ingegnere Carlo Randoni, documenti ineludibili per investigare e decriptare la straordinaria invenzione originaria guariniana. Invenzione che associa alla rotazione finale di tale cupola la teoria del fronte bastionato teorizzato nel trattato di fortificazione dato alle stampe dal chierico teatino nel 1676. Nel momento, dunque, in cui la cupola stava per essere voltata. A concludere il testo alcune sintetiche considerazioni sulle capriate lignee, parte della grande tradizione architettonico-fortificatoria del regno di Sardegna, focalizzate su un percorso linguistico che dal teatino Guarini giunge sino a Luigi Federico Menabrea.
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Firenze, Olschki Ed. 2014, cm 17 x 24, xii-272 pp. con 64 tavv. f.t. Biblioteca dell'«Archivum Romanicum» - Serie I: Storia, Letteratura, Paleografia, 428. Italiano Il volume delinea, attraverso fonti inedite, la storia dell’architettura e della cultura militare sabauda dal piano di ingrandimento orientale di Torino del 1673 al piano di difesa della stessa capitale del regno elaborato da Luigi Federico Menabrea nel 1859. In una complessa articolazione documentale e attraverso inesplorate angolazioni interpretative agiscono architetti quali Amedeo di Castellamonte, Filippo Juvarra, Giuseppe Ignazio Bertola, Antonio Maria Felice Devincenti. Undici le appendici tecniche. / New documentary sources help to reconstruct the history of the architecture and of the military culture of Savoy, from the project of expansion of Turin to the East, in 1673, to the defensive plan of the capital developed by Luigi Federico Menabrea in 1859. A rich collection of documents lead through the work of Amedeo di Castellamonte, Filippo Juvarra, Giuseppe Ignazio Bertola, Antonio Maria Felice Devincenti. With eleven technical appendices.

EAN: 9788822263056
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EAN: 9788822260703
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Geometria del giardino da Pratolino a Versailles. Firenze, Olschki Ed. 2017, cm 17 x 24, x-132 pp. con 48 tavv. a colori f.t. e 12 tavv. b/n f.t., br. Biblioteca dell''«Archivum Romanicum». Serie I: Storia, Letteratura, Paleografia,477. La geometria del giardino di Bernardo Buontalenti (1523-1608) nella transizione da Pratolino ad Artimino, il suo metodo di dimensionamento prospettico ora unicamente percepibile, scomparso Pratolino, nell’opera minore di Poggiofrancoli, sostanziano incidenze, sinora inavvertite se pure profonde, su André Le Nôtre (1613-1700) progettista del giardino di Versailles. E tali incidenze, destinate a emergere nella loro compiutezza geometrica a Louvois, permeano anche un’inedita carta ‘di spionaggio’ settecentesca relativa a Versailles. Esito delle torinesi Scuole teoriche d’artiglieria e fortificazione, tale carta, precisata nell’origine sardo-piemontese anche dall’analisi delle filigrane e contromarche, evoca il disegno di Versailles (perduto) mostrato da Le Nôtre a papa Innocenzo XI. Disegno, quest’ultimo, con ogni probabilità poi offerto in dono, a Torino, al termine del lungo viaggio italiano, alla duchessa Maria Giovanna Battista di Savoia-Nemours. Restituzioni grafiche essenziali quanto innovative del complesso di Poggiofrancoli integrano l’ampio apparato iconografico del volume arricchito in appendice dalle trascrizioni tratte dai testi di Francesco de’ Vieri e Bernardo Sansone Sgrilli su Pratolino, dalle biografie di Buontalenti e Le Nôtre, la prima dovuta a Gherardo Silvani, la seconda non concordemente assegnata a Claude Desgots. Inedita, infine, l’analisi filigranologica di fogli buontalentiani degli Uffizi e di carte piemontesi settecentesche delle gualchiere Capucino.

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