Le Avventure di Telemaco figliolo d'Ulisse. Composte da Monsignor Francesco di Salignac della Mote Fenelon.

Précedé de L'Eloge de Fénelon, par La Harpe. Nouvelle édition. Paris, P.Pourrat Frères, Editeurs 1832, 2 voll., completo, cm.13x21, pp.LIX,(1),320; 387, rilegatura coeve in mz.pelle, piatti marmorizz., titoli e filetti in oro ai dorsi. Segni d'uso ai piatti, soprattutto a quelli del vol.I; fioriture agli interni; macchietta d'inchiostro a 2 cc. e strappo di ca.6 cm. a una c.del vol.I. In complesso buon esemplare.

Edizione quarta. In Vittenberga,, per Giovanni Federico Schlomachio alle spese di Giov. Gioach. Ahlfeldt 1751, cm.11,5x18, pp.(8),416, frontespizio a 2 colori, con impresa dello stampatore incisa, rilegatura coeva in tutta pelle ricoperta da intervento ottocentesco con dorso in pergamena e piatti in carta francese. Al contropiatto, ex a stampa in latino del granduca Ferdinando III di Toscana, datato 3 giugno 1791.

A cura di Barbara Lanati. Traduzione di Barbara Lanati, Luigi Sampietro. Torino, Einaudi 1979, cm.14,5x22,5, pp.XVI,338, legatura in tutta tela, Prima Edizione.

Testimonianze di Fortunato Bellonzi e Dino Carlesi. Tiratura in 1000 copie numerate. Pisa, Edizioni della Galleria Macchi 1969, cm.21,5x28,5, pp.114, XXVIII tavole di cui 6 applicate in quadricromia. legatura editoriale con sopraccoperta figurata a colori.

Photography by G.L.Carlisle. London, Herbert Jenkins 1962, cm.14,5x22,5, pp.223, numerose tavv.bn.ft. legatura ed.in tutta tela, sopraccop.fig.

Scritti di Igor Mitoraj, Giorgio Soavi e Thomas Schröder. Testi in italiano, inglese, tedesco. Firenze, Polistampa 2004, cm.21x30, pp.64 illustrazioni a colori, brossura. Sculture e gioielli di Do König Vassilakis. “Il suo lavoro ha una carica emozionale forte, un gesto sicuro senza inutili complicazioni, e nello stesso tempo è sensuale nel colore del bronzo lucidato, nelle forme tonde, tenere, femminili, lucidate a cuore. Do crea oggetti d’uso. Sono pochi gli artisti che lo sanno fare. Il suo è un mondo unico, a parte, dove la ricerca di semplicità diventa bellezza” (Igor Mitoraj).