Das Leben Samuel Johnsons und Das Tagebuch einer Reise nach den Hebriden.

Chicago, William Benton Publisher / Encyclopaedia Britannica, Inc. 1952, cm.16,5x24, pp.618, hardcover. Collection Great Books of the Western World.44.

A cura di R.W. Chapman. Revisione di J.D. Fleeman. Inrtoduz.di Pat Rogers. Oxford, Oxford University Press 1980, cm.11x19, pp.1492, brossura, copertina figurata a colori. Collana The World's Classics. Testo in inglese. “Samuel Johnson was a poet, essayist, dramatist, and pioneering lexicographer, but his continuing reputation depends less on his modest literary output than on the fortunate accident of finding an ideal biographer in James Boswell. Surely no other biographer can have had more devotion to his subject, more opportunity to study him, or more talent in bringing him vividly to life than Boswell in his Life of Johnson. As Johnson’s constant and admiring companion, Boswell was able to record not only the outward events of his life, but also the humour, wit, and sturdy common sense of his conservation. His brilliant portrait of a major literary figure of the eighteenth century, enriched by historical and social detail, remains a monument to the art of biography.”

Roma, Ubaldini Ed. 1968, cm.12,5x18,5, pp.212, brossura cop.fig.

Traduzione di Annalisa Mancioli. Milano, Longanesi 1971, cm.12,5x19, pp.252, legatura editoriale, sopraccoperta a colori. Coll.La Gaja Scienza, 321.

Vicenza, Neri Pozza 2006, cm.14x21,5, pp.318, brossura copertina figurata a colori. Coll.I Narratori delle Tavole. È il 22 novembre del 1340 e Benedetto XII attraversa con passo energico la Sala degli Arazzi nel Palazzo dei Papi di Avignone. Sono sei anni che è sul trono di Pietro. Un periodo certamente breve per avere già portato a compimento quella maestosa costruzione: una sede papale con preziose tappezzerie e sublimi sfondi di marmo a trompe-l'oeil. In verità, visto dall'esterno, il Palazzo, fiancheggiato da torri e accerchiato da mura, sembra una fortezza inespugnabile. Ma, in tempi così cupi in cui la Chiesa non cessa di essere l'oggetto della cupidigia dei principi, è indispensabile che il capo della cristianità soggiorni in un luogo sicuro anziché sulle sponde caotiche del Tevere, dove imperversa la guerra tra gli Orsini e i Colonna e non passa ora che guelfi e ghibellini non si azzuffino. Un giorno forse finirà quella che il poeta chiama la "cattività babilonese" della Chiesa e la Santa Sede tornerà nella città dei sette colli dove riposano le ceneri di Pietro e Paolo. Un giorno, forse, ma non ora...

Texte établi et annoté par Louis Martin Chauffier. Paris, Gallimard Ed. 1947, cm.11x17,5, pp.796, legatura editoriale in tutta pelle, sopraccoperta figurata.. Coll.Bibliothèque de la Pléiade,8.