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Il mio nome è rosso.

Author:
Curator: Traduzione di Marta Bertolini e Semsa Gezgin.
Publisher: Einaudi Ed.
Date of publ.:
Series: Coll.Super ET.
Details: cm.13,5x21, pp.450, brossura cop.fig.a col. Coll.Super ET.

Abstract: Istanbul, 1591. Tra i miniaturisti e illustratori al lavoro nel Palazzo del Sultano si nasconde un feroce assassino. Per smascherarlo Nero è disposto a tutto, anche a rischiare la vita. Perché se fallisce, per lui non ci sarà futuro con la bella Sekure, non ci sarà l'amore che ha sognato per dodici anni.

EAN: 9788806181970
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Traduz.di Barbara La Rosa Salim. Torino, Einaudi 2010, cm.14x22, pp.683, legatura ed., sopracop.fig.a col. Nel discorso tenuto nel 2006 davanti all'Accademia svedese in occasione del Nobel per la Letteratura, Orhan Pamuk ricorda un episodio avvenuto molti anni prima: "Pieno di trepidazione avevo consegnato a mio padre il dattiloscritto del mio primo romanzo perché lo leggesse e mi desse un parere". Era il 1974 e Pamuk aveva solo ventidue anni quando decise che sarebbe diventato uno scrittore e si chiuse in una stanza per portare a termine il suo primo romanzo: "Il signor Cevdet e i suoi figli", un'ambiziosa saga che attraverso la storia intima di una famiglia di Istanbul ripercorre un secolo di storia turca. Tutti i personaggi dei libri di Pamuk sono alla ricerca disperata di un'identità. A cominciare ovviamente dal fondatore della dinastia Cevdet, umile bottegaio della Istanbul di inizio secolo che tenta di imporsi come commerciante musulmano in una città che limitava il commercio alle minoranze etniche e religiose; per passare ai suoi figli e ai loro amici, esempi di una generazione spaesata, ostinatamente in cerca di uno scopo per vivere in un paese sospeso tra residui della tradizione e un'occidentalizzazione allo stesso tempo agognata e imposta dall'alto; fino ad Ahmet, l'ultimo nipote, che negli anni Settanta partecipa, riluttante, ai movimenti studenteschi. Quando il padre di Pamuk lesse il manoscritto del figlio ne fu ammirato: "Pronunciò parole che mi apparvero esagerate per esprimere la fiducia che riponeva in me e nel mio romanzo: mi disse che un giorno avrei vinto il Nobel".

EAN: 9788806203368
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Traduz.di Marta Bertolini e Semsa Gezgin. Torino, Einaudi Ed. 2004, cm.15x23, pp.468, legatura ed. sopracop.fig.a col. Coll.Supercoralli. Il poeta Ka, dopo dodici anni di esilio in Germania, torna a Istanbul. Dopo pochi giorni parte alla volta di una città della provincia anatolica, Kars, dove fortissime sono le contraddizioni fra la Turchia moderna e laica e le sue profonde radici islamiche. Da qualche tempo, infatti, nella città dilaga una vera e propria epidemia di suicidi: a togliersi la vita sono studentesse universitarie cui viene impedito di indossare il velo in aula che si uccidono per difendere i loro ideali contro le imposizioni dello Stato laico. Inviato da un quotidiano per intervistare parenti e amici delle ragazze, il poeta rimane affascinato da questa città di provincia triste e remota, un tempo prosperosa città commerciale, oggi avamposto dell'integralismo islamico...

EAN: 9788806170042
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Note: Piccolo segno a penna al dorso, altrimenti come nuovo.
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#316552 Arte Saggi
Edited by Natalie Bell and Massimiliano Gioni. New Museum of Contemporary Art 2016, cm.17x24, pp.288, legatura editoriale cartonata, copertina figurata. The Keeper accompanies an exhibition dedicated to the act of preserving objects, artworks and images. Through a variety of imaginary museums, personal collections and unusual assemblages, it offers a reflection on the impulse to save both the most precious and the apparently valueless, and reveals the devotion with which artists, collectors, scholars and hoarders have created sanctuaries for endangered images and artifacts. Through works spanning the 20th century, The Keeper tells the stories of various individuals through the objects they chose to safeguard. Some, such as Roger Caillois’ collection of rare stones and Harry Smith’s string figures, pursue a universal syntax. Other collections were not so much kept as withheld, such as Hilma af Klint’s suite of abstract paintings from 1906–15, which she kept hidden for decades after her death, venturing that her work would be better appreciated beyond her own time. Shinro Ohtake’s feverishly collaged scrapbooks burst with found materials as free associations of images and everyday ephemera. In a ceremonious personal custom, Ye Jinglu had a studio portrait of himself taken every year for decades. These photos, preserved by Tong Bingxue, represent collecting as a mode of auto-ethnography that inadvertently also traces social and political changes over time. The centerpiece of the book is a vast display conceived by Ydessa Hendeles, composed of over 3,000 family-album photographs of people posing with teddy bears, and vitrines containing antique teddy bears.

EAN: 9780915557127
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A cura di Franco Longoni. Roma, Salerno Ed. 2003, cm.7,5x11,5, pp.XVCI,616, legatura editoriale in tutta pelle, titoli in oro al piatto anteriore e dorso. Coll.I Diamanti. Il volume appartiene alla serie beige dei classici «Diamanti», dedicata ai grandi della traduzione (tra cui Leopardi, Pindemonte, Cesarotti, Bentivoglio, Marchetti), che offre testi nella versione tradotta in italiano. Notissimo è il giudizio in apparenza paradossale di William Blake secondo cui Milton sarebbe stato dalla parte di Satana senza saperlo. In effetti dall’età preromantica in poi, soprattutto lo spirito libero dell’Angelo Ribelle, indocile ad ogni forma di sottomissione, strenuo avversario dell’autorità che s’impone per aprioristico diritto, assicurò al Paradise Lost un’ammirazione tanto vasta e indiscussa da far entrare il poema nel ristretto canone delle piú grandi opere espresse in assoluto e in ogni tempo dalla cultura europea. Da allora diversi traduttori si cimentarono nell’arduo compito di dare all’Italia il suo Paradiso perduto: dapprima prevalse Lazzaro Papi; poi, nella seconda metà del secolo XIX, toccò ad Andrea Maffei esprimere una traduzione meglio aderente alla sensibilità dell’epoca; e cosí via fino ad arrivare a quella piú recente di Roberto Sanesi, aggiornata al gusto contemporaneo. Per contro in tutto il Settecento unica e incontrastata dominò una versione, quella di Paolo Rolli, che da quasi due secoli non viene piú ristampata. Eppure essa fu l’unico tramite attraverso il quale i nostri intellettuali nel secolo dei lumi, e poi poeti come il Parini, il Monti ed il Foscolo stesso conobbero il capolavoro miltoniano. A ciò si aggiunga che il Rolli stesso fu ai suoi tempi poeta e letterato di primo piano ed inoltre indefesso ambasciatore della cultura italiana in Inghilterra e encomiabile interprete della cultura inglese in Italia.

EAN: 9788884024275
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Presentaz.di Fabrizio A. Pennacchietti. Firenze, Olschki Ed. 2011, cm.17x24, pp.X,456, di cui 450 in facsimile 1 figg.a col.nt. e 4 tavv.a col.ft. brossura Coll.Accademia delle Scienze. Torino - I Libri dell’Accademia,7. Un volume che, per ragioni ancora oscure, è stato stampato in un solo esemplare pochi anni dopo la morte di Carlo Vidua (1785-1830), ci restituisce oggi il quadro sociale della Palestina, Giordania, Libano, Siria e Grecia che l’etnografo e storico piemontese visitò tra il 1820 e il 1821, facendole oggetto di acute osservazioni. Questi territori costituiscono le tappe finali del viaggio che portò Vidua dalla Lapponia all’Egitto attraverso la Russia.

EAN: 9788822260536
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