Tre uomini in barca (per non dir del cane).

Traduzione di Silvio Spaventa Filippi. Firenze, La Nuova Italia 1931, cm.13x20, pp.130, brossura cop.fig.a col. Coll.Narratori Moderni.

Prefaz.di Ezio Greggio. Milano, Ediz.Excelsior 1881, 2007, cm.12x19, pp.262, brossura cop.con bandelle, Coll.Inediti & Ritrovati,3.

Traduz.di Francesco De Rosa. Illustrazioni di Gabrielle Simons. Milano, U. Mursia & C. 1966, cm.17x23, pp.263,(1), 4 tavv. a colori ft., legatura ed. cartonata, cop. e sopraccoperta figg. a colori. Coll. Strenne Corticelli, 56. Seconda edizione.

Traduz.di Alberto Tedeschi. Introduz.di Piero Raimondi. Milano, Club degli Editori su licenza Rizzoli Ed. 1974, cm.13,5x20,5, pp.XI,284, legatura ed. Coll.Caleidoscopio,78.

Milano, Edizioni della Conchiglia 1961, cm.17x23,5, pp.circa 70 con numerose tavv.bn.e acol. brossura sopraccop.fig.a col.

Traduz.di Frediano Sessi. Venezia, Marsilio 1994, cm.12,5x21, pp.98, legatura ed. sopracop.fig.a col. Coll.Romanzi e Racconti.

Taduzione di Giorgio Manganelli. Milano, GArzanti 1965, cm.12,5x19, pp240, brossura cop.fig. Coll.GArzanti per Tutti. Il sergente Franz Schirmer nel 1806, gravemente ferito in battaglia, trova rifugio presso la famiglia locale dei Dutka. Eccoci improvvisamente trasportati in uno studio legale del Novecento dove l'avvocato George Carey viene incaricato di scovare il destinatario della favolosa eredità di Amelia Schneider Johnson, vedova Schirmer. Carey dovrà spostarsi nello spazio e nel tempo in un'altalena di flashback che lo porteranno a scardinare le serrature di molti armadi della memoria storica, cavandone scheletri perturbanti come quelli legati al periodo nazista.