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Un nome da torero.

Author:
Curator: Traduzione di Ilide Carmignani.
Publisher: La Repubblica su licenza Guanda Ed.
Date of publ.:
Series: Coll. Le Strade del Giallo,31.
Details: cm.15x21, pp.176, brossura cop.fig.a col. Coll. Le Strade del Giallo,31.

Abstract: Berlino, seconda guerra mondiale: una collezione di antiche e preziosissime monete d'oro scompare dai forzieri della Gestapo. Cinquant'anni dopo, in una Berlino ormai liberata dal Muro, un ex guerrigliero cileno dal passato complicato, e che porta il nome di un famoso torero, Belmonte, viene incaricato da una compagnia di assicurazioni di ritrovare il tesoro della Collezione della Mezzaluna Errante. Ma c'è anche qualcun altro interessato a quelle monete: in quella stessa Berlino un ufficiale dei servizi segreti della Germania Est riceve lo stesso incarico. Comincia così per l'ignaro Belmonte un duro inseguimento che dall'Europa lo porterà fino alla Terra del Fuoco.

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Traduzione di Ilide Carmignani. Roma, Ugo Guanda 1997, cm.13,5x20,5, pp.136, brossura con bandelle, copertina figurata a colori. Coll.Narratori della Fenice. Luis Sepúlveda è nato a Ovalle, in Cile, il 4 ottobre del 1949. È cresciuto a Valparaiso, in Cile, assieme al nonno paterno, un anarchico andaluso fuggito in Sud America, e uno zio. I suoi genitori erano in fuga perché suo padre era stato denunciato dal nonno paterno per motivi politici. Il nonno e lo zio glia hanno trasmesso l’amore per il romanzo d’avventura. Da piccolo Luis Sepúlveda leggeva i libri di Salgari, Conrad e Melville. A scuola iniziò a scrivere racconti per il giornalino scolastico e all’età di quindici anni si iscrisse a gioventù comunista. Due anni più tardi iniziò a lavorare per radio e quotidiani. Nel 1969 con il suo primo libro di racconti “Cronacas de Pedro Nadie”, vinse il Premio Casa de las Americas e una borsa di studio di 5 anni per studiare all’Università di Mosca. La sua esperienza nell’Unione Sovietica durò solo pochi mesi, in quanto venne espulso a causa di contatti con alcuni dissidenti. Tornato in Cile, lasciò la casa paterna e venne espulso da gioventù comunista. Trasferitosi in Bolivia, fu membro dell’ Eiército de Liberaciòn Nacional. Dopo un periodo trascorso in Bolivia, torna in Cile e consegue il diploma come regista teatrale. Iscrittosi al partito socialista, diventa anche guardia personale del Presidente Salvador Allende. Con il colpo di Stato di Augusto Pinochet, Luis Sepúlveda venne arrestato e torturato e venne liberato sette mesi dopo grazie alle pressioni di Amnesty International. Una volta libero, riprese riprese ad esprimere le sue idee politiche attraverso il teatro. Incarcerato nuovamente, fu condannato all’ergastolo, ma poi, sempre grazie ad Amnesty International, la pena fu commutata in esilio. Tra il 1977 e il 1978 viaggiò molto per il Sud America, fu in Brasile, Ecuador, Uruguay e Paraguay. Visse per sette mesi a contatto con gli indios Shuar. Nel 1979 si unì alle Brigate Internazionali Simon Bolivar che combattevano in Nicaragua. Dopo la vittoria, ricominciò a lavorare come giornalista e in seguito si trasferì in Europa. Dopo un periodo trascorso ad Amburgo, si spostò in Francia dove prese la cittadinanza. Dal 1982 al 1987 si imbarcò su una nave di Greenpeace e dal 1989 potè tornare in Cile. Il suo primo romanzo è dello stesso anno, e si intitola “Il vecchio che leggeva romanzi d’amore”. Dopo il successo, ha pubblicati altri numerosi romanzi, raccolte di racconti e libri di viaggio, tra cui “Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare” (1996). Luis Sepúlveda dal 1996 vive a Gijon, in Spagna.

EAN: 9788877466440
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Traduz.di Ilide Carmignani. Parma, Guanda Ed. 1995, cm.13x20,5 pp.170, brossura con bandelle, cop.fig.a col. Coll.Narratori della Fenice. Luis Sepúlveda è nato a Ovalle, in Cile, il 4 ottobre del 1949. È cresciuto a Valparaiso, in Cile, assieme al nonno paterno, un anarchico andaluso fuggito in Sud America, e uno zio. I suoi genitori erano in fuga perché suo padre era stato denunciato dal nonno paterno per motivi politici. Il nonno e lo zio glia hanno trasmesso l’amore per il romanzo d’avventura. Da piccolo Luis Sepúlveda leggeva i libri di Salgari, Conrad e Melville. A scuola iniziò a scrivere racconti per il giornalino scolastico e all’età di quindici anni si iscrisse a gioventù comunista. Due anni più tardi iniziò a lavorare per radio e quotidiani. Nel 1969 con il suo primo libro di racconti “Cronacas de Pedro Nadie”, vinse il Premio Casa de las Americas e una borsa di studio di 5 anni per studiare all’Università di Mosca. La sua esperienza nell’Unione Sovietica durò solo pochi mesi, in quanto venne espulso a causa di contatti con alcuni dissidenti. Tornato in Cile, lasciò la casa paterna e venne espulso da gioventù comunista. Trasferitosi in Bolivia, fu membro dell’ Eiército de Liberaciòn Nacional. Dopo un periodo trascorso in Bolivia, torna in Cile e consegue il diploma come regista teatrale. Iscrittosi al partito socialista, diventa anche guardia personale del Presidente Salvador Allende. Con il colpo di Stato di Augusto Pinochet, Luis Sepúlveda venne arrestato e torturato e venne liberato sette mesi dopo grazie alle pressioni di Amnesty International. Una volta libero, riprese riprese ad esprimere le sue idee politiche attraverso il teatro. Incarcerato nuovamente, fu condannato all’ergastolo, ma poi, sempre grazie ad Amnesty International, la pena fu commutata in esilio. Tra il 1977 e il 1978 viaggiò molto per il Sud America, fu in Brasile, Ecuador, Uruguay e Paraguay. Visse per sette mesi a contatto con gli indios Shuar. Nel 1979 si unì alle Brigate Internazionali Simon Bolivar che combattevano in Nicaragua. Dopo la vittoria, ricominciò a lavorare come giornalista e in seguito si trasferì in Europa. Dopo un periodo trascorso ad Amburgo, si spostò in Francia dove prese la cittadinanza. Dal 1982 al 1987 si imbarcò su una nave di Greenpeace e dal 1989 potè tornare in Cile. Il suo primo romanzo è dello stesso anno, e si intitola “Il vecchio che leggeva romanzi d’amore”. Dopo il successo, ha pubblicati altri numerosi romanzi, raccolte di racconti e libri di viaggio, tra cui “Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare” (1996). Luis Sepúlveda dal 1996 vive a Gijon, in Spagna.

EAN: 9788877467690
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Illustrazioni di Simona Mulazzani. Milano, CDE su licenza Salani 1997, 13,5x21,5 pp.128, alcuni diss.bn. nt. Brossura copertina figurat a colori.
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Traduz.di Ilide Carmignani. Milano, Feltrinelli Ed. 1995, cm.14x22, pp.104, brossura Coll.Traveller.

EAN: 9788871081212
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#116829 Arte Pittura
A cura di Marco Lucco, Giovanni Carlo Federico Villa. Cinisello Balsamo, Silvana Ed. 2008, cm.23x28, pp.384, num.figg.a col.nt. brossura copertina figurata a colori. Nella storia i pittori in grado di innovare il corso degli eventi e, insieme, di mutare profondamente la propria indole espressiva sono stati rarissimi: tra questi Giovanni Bellini (Venezia, circa 1438/1440 - 1516) ha il posto d'onore. Per un sessantennio, infatti, è lui il fulcro di quell'originale rinnovamento del linguaggio pittorico che pone Venezia e la sua arte a un livello internazionale, con una nuova poetica che ha rielaborato il primo Rinascimento fiorentino e l'esperienza lombarda, traducendoli in un idioma compiutamente "italiano". Giovanni Bellini, poi detto il Giambellino, è prima di Leonardo quel grande inventore della rappresentazione dei sentimenti e della natura che ha offerto opere di straordinaria poesia, in paesaggi che riassumono tutto ciò che fino ad allora si era visto in Italia e in Europa con la figura umana immersa totalmente nello spazio. A celebrare e consacrare nuovamente il genio del maestro veneziano per eccellenza, sono ora raccolti sessantadue suoi capolavori provenienti da quarantotto istituzioni museali, di cui questo catalogo da ampiamente conto in una rilettura cronologica strutturata in base alle indagini scientifiche svolte e alla ricognizione archivistica completa, per la prima volta raccolta in un volume.

EAN: 9788836611331
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Roma, Salerno Ed. 2013, cm.23x15, pp.188, brossura sopracoperta. Coll.Studi e Saggi,53. Sulla ribalta della poesia italiana di primo Novecento, dominata da grandissimi come Pascoli, D'Annunzio, Carducci, si affacciano nel giro di pochi anni tanti giovani di talento che si propongono l'obiettivo di rinnovare e ammodernare il repertorio poetico nostrano, sperimentando modi e parole (talora in libertà) nuovi. In queste pagine Eleonora Cardinale propone e documenta l'ipotesi di una linea poetica piemontese-ligure che parte dai due amici torinesi Gozzano e Vallini, attraversa la produzione in versi di Sbarbaro e arriva agli "Ossi di seppia" di Montale. Analizzando, infatti, i rapporti personali e poetici tra i torinesi Gozzano e Vallini e l'ambiente intellettuale ligure, si individua un percorso poetico che, dall'esperienza della "scuola dell'ironia" torinese, giungerà alla parola essenziale di Montale, caratterizzata da una specifica koinè, fondamentale a sua volta per lo sviluppo della poesia successiva: la disarmonia del poeta di fronte al reale, con i conseguenti interrogativi sulla sua condizione esistenziale, e la "riduzione", quel processo compiuto su cose e parole per giungere infine all'essenzialità del segno poetico.

EAN: 9788884028242
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Available
Nuova traduz.di Diego Angeli. Milano, Fratelli Treves Editori 1921, cm.14x19,5, pp.VI,(2),211,(1), brossura, cop.ornata. (etichetta coeva di libreria applic.alla base della cop.; firma coeva di appartenenza all'occhietto.) Coll.Teatro di Guglielmo Shakespeare,XV. Prima edizione. Secondo migliaio.
EUR 10.00
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#324418 Firenze
Firenze, Bemporad & Figlio Ed. 1922, cm.13,5x20, pp.(6),260, (2), una tavola bn.in antiporta. rilegatura in mezza pelle, piatti fasciati in carta marmorizzata. Prima edizione.
Note: dorso con piccole spellature.
EUR 39.00
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