Dante Alighieri.
La Divina Commedia.
Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, Manoscritto Palatino 313. (Divine Comedy, Poggiali Codex) Imago
2013,
cm.21,5x29,5,
236 carte, Applicazione della foglia d’oro a mano, Carta pergamena trattata a mano per il raggiungimento dello
stato ottimale di invecchiamento. Legatura eseguita artigianalmente, pelle fiore a concia naturale, borchie metalliche. Cofanetto in tutta
tela. Tiratura numerata e limitata di 599 esemplari. Esemplare XXIV. facente parte della sotto numerazione in numeri romani con passaggio in oro 23kt per le miniature. Presente il commentario a cura di Marco Veglia rilegato in tutta tela.
Considerata la più antica Commedia miniata conosciuta, contiene 37 preziose miniature attribuite alla bottega di Pacino di Buonaguida, per cui, secondo alcuni critici, s’imporrebbe fin dall’inizio una preminenza di gusto giottesco nell’illustrazione del poema; a suffragare tale ipotesi starebbe l’affermazione del Benvenuto, secondo il quale Dante avrebbe incontrato Giotto a Padova, quando l’artista era impegnato nella Cappella degli Scrovegni e aveva iniziato a dipingere il Giudizio universale, in cui la raffigurazione dei dannati e dell’Inferno trova largo spazio.
Il codice Palatino 313, contiene grandissima parte del Commento di Jacopo, figlio di Dante, sebbene spesso le sue chiose siano corrotte e alterate. Quasi ogni chiosa è segnata della sigla Jac (Jacopo).
Il codice è scritto in littera textualis, una grafia nata nella Francia del nord nella seconda metà del XII sec. come evoluzione della minuscola carolina.
EAN:
9788890803314
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