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#35241 Arte Saggi

Tra pittura e incisione Antonio Antony De Witt critico delle arti.

Author:
Curator: Introduzione di Gian Lorenzo Mellini. Con il contrib.del CNR.
Publisher: Istituto Editoriali e Poligr.Internazionali.
Date of publ.:
Details: cm.16x23,5, pp.177, 8 tavv.bn.ft. brossura soprac.fig. Intonso.

EAN: 9788881470396
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#307497 Arte Saggi
Numero monografico della rivista: Livorno cruciale. Quadrimestrale di Arte e Cultura, Numero 7. Pisa, ETS 2011, cm.17x24, pp.96 ill.a colori. brossura copertina figurata a colori.

EAN: 9788846731210
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#307511 Arte Saggi
Numero monografico della rivista: Livorno cruciale. Quadrimestrale di Arte e Cultura, Numero 15. Pisa, ETS 2015, cm.17x24, pp.96 ill.a colori. brossura copertina figurata a colori.

EAN: 9788846743169
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#307495 Arte Saggi
Numero monografico della rivista: Livorno cruciale. Quadrimestrale di Arte e Cultura, Numero 0. Pisa, ETS 2009, cm.17x24, pp.96 ill.a colori. brossura copertina figurata a colori. "Livorno Cruciale" inizia con questo numero le proprie pubblicazioni come rivista d'arte e di cultura attenta alle vicende della Livorno contemporanea. Un titolo così perentorio richiede qualche spiegazione: non sfugge il richiamo ad uno storico saggio di Carlo Ludovico Ragghianti che affermava la centralità del dipanarsi della storia artistica di una città, in quel caso Bologna, dal moderno al contemporaneo. La rivista propone precise scelte di campo: ricade sotto la nostra attenzione la totalità dei fenomeni visivi che hanno segnato la vicenda artistica della città nel secolo appena trascorso e nell'attualità del XXI. Non vi è in tale scelta l'assunto che si possa o si debba trovare in tutto questo un filo di continuità, piuttosto vi è l'esigenza di creare possibili genealogie di fenomeni artistici, assumendo come privilegiato punto di osservazione quello di una città come Livorno, attraversata nella sua storia recente da numerose pulsioni, in costante dibattersi tra aneliti verso l'esterno e chiusure nel rassicurante mondo della provincia. E se al momento attuale ravvisiamo nelle scelte compiute dalla cultura ufficiale cittadina proprio la strada della chiusura, Livorno Cruciale si pone innanzitutto come ricerca di tutte quelle esperienze e quei fermenti che nella storia recente e nell'attualità hanno postulato una dimensione non provinciale del fare artistico. Non è senza significato, proprio nell'idea di seguire possibili genealogie non provinciali, che si sia scelto come primo argomento il tema della grafica pubblicitaria, analizzata nelle più diverse manifestazioni dai raffinati affiches di Leonetto Cappiello, alle pubblicità di ispirazione vagamente neorealista di Cafiero Filippelli, alle recenti prove grafiche di un quotidiano, nel caso specifico il giornale cittadino "Il Tirreno", per approdare al web design e quindi al disegno dei siti internet. Nel mentre la rivista stava per andare in stampa è mancato Stefano Fugazza, uno dei maggiori storici dell'arte italiana, direttore della Galleria d’Arte Moderna "Ricci Oddi" di Piacenza: amico carissimo aveva discusso con noi il progetto di questa rivista in uno dei suoi soggiorni livornesi e aveva accettato di collaborarvi. Questa nostra fatica è dedicata a Stefano. Dario Matteoni

EAN: 9788846724533
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#307493 Arte Saggi
Numero monografico della rivista: Livorno cruciale. Quadrimestrale di Arte e Cultura, Numero 2. Pisa, ETS 2010, cm.17x24, pp.96 ill.a colori. brossura copertina figurata a colori. La storia del collezionismo, le stagioni del gusto, le vicende del mercato a Livorno tra Ottocento e Novecento corrono spesso in parallelo con la storia e la fortuna delle gallerie d'arte. Ed è attraverso alcuni dei protagonisti di tale storia e fortuna che si è inteso in questo numero accendere i riflettori su un fervore di attività commerciale che ha contemplato nei secoli capitoli davvero fondamentali nella promozione degli artisti labronici dal XIX al XXI secolo. Se infatti Gino Romiti inaugurava negli anni Venti una geniale iniziativa commerciale nel suo studio-galleria, tra le sale di "Bottega d'Arte" avveniva l'epico confronto tra la pittura livornese e il Novecento Italiano, finché un promotore del gusto quale Bruno Giraldi garantiva nuove strategie per la diffusione delle avanguardie. Proseguono nel 2000 una tale prestigiosa tradizione tutte quelle gallerie che consentono, tra esposizioni monografiche, rassegne, premi, conferenze, da una parte l'approfondimento della stagione postmacchiaiola e novecentesca dall'altra, il rilancio e la diffusione delle avanguardie storiche, senza escludere infine momenti di illuminate e coraggiose proposte di giovani esordienti e non.

EAN: 9788846726162
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Terza edizione. Presentazione di Benito Mussolini. Edizione illustrata da 20 xilografie di Francesco Gamba. La Spezia, Nella Stamperia Apuana di Ettore Serra 1923, cm.25x35,5, pp.133 (15), brossura editoriale con sopraccoperta rimboccata, illustrata con fregi in bianco e nero, ampia unghiatura. Stampato su carta in barbe di pregio con marca editoriale «E S» [Ettore Serra] in filigrana, appositamente fabbricata dalla cartiera Magnani di Pescia. Cofanetto. Tiratura di 500 esemplari. Il noostro n.131. Edizione in gran parte originale e libro completamente riorganizzato nella sua struttura, anche stilistica, dove l’asciuttezza dell’Ungaretti del 1915 comincia a trasformarsi nel concentrato lirismo del “Sentimento del tempo”. Sontuosa edizione sia per la complessa realizzazione tipografica sia per la bellezza delle illustrazioni che ne fanno forse il più bel figurato del Novecento italiano. Cofanetto editoriale ricostruito sui lacerti di quello originale. Bellissima copia come nuova ad eccezione di lievissime macchioline sulle prime carte. Esemplare impreziosito da una lunga dedica autografa di Ungaretti, strettamente coeva, che non solo commuove per la struggente bellezza del suo dettato poetico ma che anche costituisce un documento letterario di straordinaria importanza che risolve il problema della poesia pura e del rapporto tra Ungaretti ed il movimento ermetico. Visto il costo enorme del libro all’epoca, ed in base alla nostra esperienza, probabilmente unica copia con dedica in possesso privato. À Joseph Baruzi À son âme en tourment et très noble Ces quelques images Jaillies de passions, qui se sont efforcées d’être pures. Rome, le 9 juillet 1923. Via del conte rosso, 10. Giuseppe Ungaretti Dalla pesantezza delle passioni alla loro decantazione, distillate in puri suoni: così in sintesi il senso di questa straordinaria dedica in cui Ungaretti, a sette anni di distanza dalla sua prima pubblicazione, riassume in termini memorabili la poetica simbolista del Porto sepolto. Al nobile amico afflitto dai tormenti dell’anima il poeta offre la formula dell’esenzione dal dolore conquistata nelle trincee del fronte di guerra: immagini sottratte alle sofferenze e purificate nell’incolume alterità dei suoni, salvati dal tempo dell’orrore nell’ intemporalità del frammento, reso eterno dalla meraviglia salvifica della sonorità stessa (lezione appresa dal grande maestro del simbolismo francese, Mallarmé). La dedica è un unicum per l’esplicita formulazione di una poetica che Ungaretti nel 1923 stava ancora elaborando e che scaturirà, pienamente realizzata, in Sentimento del tempo. All’amico sofferente per l’assedio delle passioni Ungaretti anticipa, oramai maturata dall’esperienza post-simbolista de L’allegria, la mitografia della parola pura scampata all’effimero della storia e risanata dalla sua stessa, decantata trasparenza: mitologia della “poesia pura” che sarà di grande momento esemplare per i giovani poeti dell’Ermetismo già pronti, negli anni Trenta, a esplorare l’assolutezza del suono combinato con l’analogico nesso tra immagine e alterità. Si tratta dunque di un documento eccezionale, in quanto raramente un grande poeta si dispone ad affidare ad una semplice dedica una sintesi così memorabile e storicamente unica della propria concezione della parola e della sua magia evocativa di una salvezza contro la storia. I fratelli Jean e Joseph Baruzi, e soprattutto il secondo, erano molto legati ad Ungaretti, come dimostra il cospicuo carteggio ancora, a mia conoscenza, inedito. Jean fu Professore di Storia delle Religioni, e si interessò soprattutto di Mistica e di Spiritualità: San Paolo, San Giovanni della Croce, Leibniz e l’organizzazione religiosa della terra. Joseph fu filosofo, storico della Filosofia e musicologo, in queste veste interessato particolarmente a Wagner, e recependo quindi una istanza inerente alla dialettica dei suoni che era una eredità del dibattito simbolista e decadente sul moderno incanto musicale che si era concentrato sulle pagine della celebre Revue wagnerienne. Joseph era attratto anche dallo straniante, e inventivo linguaggio eschileo e dal Misticismo di Platone e Dante, per l’influsso probabile di suo fratello. Era stato alla Sorbona allievo di Bergson e ne aveva ereditato la passione a studiare il rapporto tra l’uomo, la memoria ed il tempo. Tale lavoro di riflessione si concretizzò in uno dei suoi più celebri libri, La Volontè de Mètamorphose, edito nel 1911. Tale opera costituì una fonte molto importante per la genesi della Recherche proustiana, perché permise allo scrittore di chiarire il suo rapporto dialettico con Schopenhauer, facendogli apprezzare il concetto di “memoria involontaria” alla base delle reminiscenze proustiane e delle “intermittences du coeur”. Ma tali rapporti intellettuali furono importanti anche per la genesi della poesia ungarettiana, per la sua propensione a scandagliare i meandri della memoria umana, della percezione interiore e dello scorrere del tempo; erano queste probabilmente le tematiche che nel 1923 accomunavano ancora biografia personale ed esperienze intellettuali dei due amici, e da qui prende le mosse questa intuizione ungarettiana che si concretizza nella dedica, frammento lirico o epigramma consolatorio, con la più potente medicina che Ungaretti, sciamano della Parola, poteva somministrare al suo dolente amico, l’incanto della poesia. Una parola tra [ indice | indici | contiene | volumi ] e due punti finali: ## Tomo 1 // Opzionale, è un titolo, può essere usato più volte. -- Prima voce dell'indice. -- Seconda voce dell'indice // Non inserire altro testo sotto all'indice, inserirlo prima dell'indice.
EUR 9,800.00
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Con uno scritto di Alberto Arbasino. Nota critica di A.P.Mandiargues. Traduz.di O.Fernandez. Milano, Bompiani Ed. 1976, cm.11,5x20,5, pp.114, brossura cop.ill.a col.
EUR 9.00
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Venetiis, Ex Typographia Josephi Molinari 1816-1817, 8 tomi in 3 voll. (I-III; IV-VI; VII-VIII), cm.12x17, pp.156; 208; 188; 158; 188; 227,(1); 138; 365,(1), rilegg.coeve in pergamena, doppio tassello in pelle con titoli e fregi in oro applicato ai dorsi, tagli spruzzati. Bell'esemplare, con poche e marginali fioriture.
Usato, molto buono
EUR 190.00
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#322353 Biografie
Torino, Fratelli Bocca 1941, cm.16x22, pp.312, 8 tavv.in bn.ft., brossura copertina figurata. Coll. I Grandi Italiani,4.
Usato, buono
EUR 13.00
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