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#120227 Arte Pittura

Cafiero Filippelli. Giochi d'ombre oltre il vero.

Author:
Curator: Prefazione di Sira Borgiotti. Collana diretta da Francesca Cagianelli e Dario Matteoni.
Publisher: Mauro Pagliai Ed.
Date of publ.:
Series: Coll.I Maestri della Luce in Toscana,6.
Details: cm.17x24, pp.126, illustrazioni a colori nel testo, brossura copertina figurata a colori. Coll.I Maestri della Luce in Toscana,6.

Abstract: Cafiero Filippelli (1889-1973), dapprima partecipe dei fermenti dello storico Caffè Bardi, quindi membro del Gruppo Labronico, deve ascriversi a quegli innovatori della sintassi macchiaiola in direzione di un personale e suggestivo divisionismo, nonché del postimpressionismo. Sia nell’ambito delle mostre del Gruppo Labronico, sia nelle sedi dell’Internazionale degli Amatori e Cultori di Roma, della Biennale di Venezia, della Primaverile Fiorentina e della Quadriennale di Torino, Filippelli assurge alla fama di “mago degli interni”, specializzato in effetti di luce artificiale. Spesso sottovalutato dalla critica anche in ragione di tale fama, l’artista viene ora finalmente riletto nella giusta complessità di una tempra creativa tutt’altro che univoca. Fedele certamente all’insegnamento fattoriano, saprà comunque trovare una formula personale dapprima grazie a una seducente rilettura delle avanguardie spagnole, in particolare Zuloaga, quindi, a partire dagli anni Trenta, tramite un’ambizione compositiva in linea con il Novecento Italiano.

EAN: 9788856400274
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#35241 Arte Saggi
Introduzione di Gian Lorenzo Mellini. Con il contrib.del CNR. Roma, Istituto Editoriali e Poligr.Internazionali 1997, cm.16x23,5, pp.177, 8 tavv.bn.ft. brossura soprac.fig. Intonso.

EAN: 9788881470396
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#307493 Arte Saggi
Numero monografico della rivista: Livorno cruciale. Quadrimestrale di Arte e Cultura, Numero 2. Pisa, ETS 2010, cm.17x24, pp.96 ill.a colori. brossura copertina figurata a colori. La storia del collezionismo, le stagioni del gusto, le vicende del mercato a Livorno tra Ottocento e Novecento corrono spesso in parallelo con la storia e la fortuna delle gallerie d'arte. Ed è attraverso alcuni dei protagonisti di tale storia e fortuna che si è inteso in questo numero accendere i riflettori su un fervore di attività commerciale che ha contemplato nei secoli capitoli davvero fondamentali nella promozione degli artisti labronici dal XIX al XXI secolo. Se infatti Gino Romiti inaugurava negli anni Venti una geniale iniziativa commerciale nel suo studio-galleria, tra le sale di "Bottega d'Arte" avveniva l'epico confronto tra la pittura livornese e il Novecento Italiano, finché un promotore del gusto quale Bruno Giraldi garantiva nuove strategie per la diffusione delle avanguardie. Proseguono nel 2000 una tale prestigiosa tradizione tutte quelle gallerie che consentono, tra esposizioni monografiche, rassegne, premi, conferenze, da una parte l'approfondimento della stagione postmacchiaiola e novecentesca dall'altra, il rilancio e la diffusione delle avanguardie storiche, senza escludere infine momenti di illuminate e coraggiose proposte di giovani esordienti e non.

EAN: 9788846726162
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#307507 Arte Saggi
Numero monografico della rivista: Livorno cruciale. Quadrimestrale di Arte e Cultura, Numero 12. Pisa, ETS 2013, cm.17x24, pp.96 ill.a colori. brossura copertina figurata a colori. Il tema portante di questo numero sono i fiori; niente di più appropriato, verrebbe da dire, per accompagnare questo passaggio di testimone, in continuità con quello che è stato. Da una stessa pianta con radici ben fondate sbocceranno sempre, se alimentata con cura e passione, dei fiori bellissimi. È la metafora della vita stessa, sovente descritta dall’uomo proprio attraverso le piante: nature morte e paesaggi in ambito pittorico, parchi e giardini in quello architettonico, sono i generi che hanno permesso, assieme al poetico-letterario, di trasfigurare meglio degli altri il regno vegetale in opere d’arte. Talvolta questo tema è stato trattato, erroneamente, come un fenomeno effimero legato alla moda del momento. È indubbio che vi siano stati periodi in cui piante e fiori hanno incontrato minore o maggiore successo, il secolo XIX ne è una testimonianza, ma è altresì vero che, figurati in chiave simbolica o ritratti dal vero, protagonisti indiscussi o anche solo elementi di corredo, questi organismi viventi sono da sempre uno dei soggetti prediletti dagli artisti. Come non ricordare a tale proposito i dipinti di Corrado Michelozzi, il pittore dei fiori, la cui poetica è stata sapientemente rivalutata da Francesca Cagianelli nel suo saggio, oppure i numerosi giardini segreti che ancora oggi danno bella mostra di sé in un cospicuo numero di dimore livornesi del primo Ottocento. Ma l’episodio più noto è forse quello del parco di Villa Fabbricotti, raccontato nel volume da Paola Baldari, nel quale natura e architettura si fondono tramite il progetto; niente è lasciato al caso anche là dove alberi e fiori sembrano disporsi senza un ordine predefinito. Siamo nuovamente di fronte a un’allegoria, quella dell’homo artifex che plasma il mondo, piegando sovente la natura che lo circonda, non solo per garantirsi un’esistenza migliore, ma anche per poterne trarre un godimento estetico.

EAN: 9788846737656
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#307494 Arte Saggi
Numero monografico della rivista: Livorno cruciale. Quadrimestrale di Arte e Cultura, Numero 1. Pisa, ETS 2009, cm.17x24, pp.96 ill.a colori. brossura copertina figurata a colori. Al lettore che, certo incuriosito dal tema scelto per l'avvio definitivo di "Livorno cruciale", La caricatura, e forse sedotto dalla raffinata copertina illustrata da Alberto Gennari, sfoglierà queste pagine una domanda si pone immediata: quali sono i possibili nessi tra la velata ironia dei disegni di Alfredo Müller e Leonetto Cappiello, le vignette pubblicate da "Il Telegrafo", i rapidi appunti grafici stesi da Silvano Filippelli durante la sua vita di partito, "dove la verosimiglianza cede sempre il campo al segno del carattere" – come egli stesso scriveva – e infine le copertine strillate del "Vernacoliere" che dalle locandine delle edicole attirano almeno per un attimo lo sguardo distratto dei frettolosi passanti. Non di possibili nessi vogliamo parlare ma piuttosto di materiali che, assumendo Livorno come luogo privilegiato di osservazione, presentano differenti registri comunicativi. Vi è differenza di linguaggi infatti, ma vi è anche differenza di veicoli di comunicazione, anche se i palcoscenici sono, alla resa dei conti, affini. Müller e Cappiello coglievano con i loro disegni umoristici aspetti delle mode dell'epoca, dalla passione per la bicicletta che si andava diffondendo all'inizio del Novecento fino alla vita dei teatri: si tratta di abbreviate impressioni caricaturali dedicate a raduni mondani o a volti di celebri attrici, che dilagano sulle numerose riviste sciorinate nei chioschi parigini. Le caricature e le vignette satiriche che nei primi decenni del XX secolo appaiono sulle pagine del quotidiano cittadino "Il Telegrafo" seguono comunque il medesimo filone: prendono di mira i luoghi della mondanità livornese, dai Pancaldi al Politeama, e al contempo i personaggi più in vista della città. Le vignette di Gino Gamerra apriranno poi il versante ben assortito della satira politica. Di contro, per Silvano Filippelli, la caricatura ha una valenza tutta privata: è gesto quasi automatico per sottrarsi alla noia di prolungate riunioni. Vi è pur sempre nel tratto corsivo, nel disegno tracciato con immediatezza sulla pagina del taccuino o sulla carta intestata della Regione Toscana, il medesimo intento, quello di restituire quasi un'istantanea del personaggio. Diverso dunque è il valore comunicativo di tali segni grafici rimasti tra le carte dell'artista o anche affidati all’archivio di amici e collaboratori. E ancora un altro estremo, "Il Vernacoliere", veicolo di una satira politica e di costume il cui innegabile successo, anche a livello nazionale, molto deve più che all'immagine, pure di moderna accezione caricaturale, all'invenzione davvero inesauribile di notizie assolutamente improbabili, non importa se rivolte alla politica o all'annosa rivalità con i Pisani, "sparate" con caratteri aggressivi, composti senza apparenti regole sulle locandine. Dario Matteoni

EAN: 9788846725516
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#100742 Militaria
Roma, Fanfulla Ed. 1883, cm.12,5,x19, pp.150,10, brossura cop.fig.a col., copertina originale applicata. (alcune mende alla cop.).
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Milano, Arnoldo Mondadori Ed. 1955, cm.14x20,5, pp.125, tascabile, cop.fig.a col. Coll.I Gialli,335.
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Prefaz.di Nicola Micieli. Prato, Studio Bibliografico Pratese 2001, cm.25x30,5, pp.221, numerose illustraz. bianco e nero e a colori nel testo, legatura editoriale, sopraccoperta figurata a colori.
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