Poeti greci e latini.

Con riproduzione di ritratti di autografi e luoghi. A cura di M.Lepore. Milano, Anonima Ediz.Viola 1952, cm.18x26, pp.833, num.figg.bn.nt. rilegatura in mezza tela, piatti fasciati con carta marmorizzata, angoli in tela.

Con una notizia sull'autore di C.A.Saint-Beuve. Milano, Ist.Editoriale Italiano s.d.ma c.anni '30, cm.12,5x19, pp.282, 1 tav.bn.in antip. legatura ed.in tutta tela, titoli in oro al dorso e al piatto anteriore. Coll.Classici Italiani,15. Fregi di Duilio Cambellotti nel testo.

Nella presente edizione le Operette morali vengono pubblicate in due gruppi distinti. Nella prima parte è riprodotto in diversa proporzione, l'esemplare dell'edizione Starita (operette morali di Giacomo Leopardi. Terza edizione corretta ed accresciuta di operette non più stampate vol.I), conservato nella Biblioteca Nazionale di Napoli. E' il testo su cui Leopardi aveva continuato a lavorare, completando e rifinendo in vista di una ulteriore pubblicazione, e ne reca le correzioni autografe: differisce per minimi paricolari dall'edizione definitiva. L Operette del secondo gruppo, sono invece proposte secondo l'edizione critica dovuta a Ottavio Besomi, Milano, Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori, 1979. A cura di Ferruccio Ulivi. e Marta Savini. Dodici tavole di Alberto Sughi, firmate con velina protettiva. Roma, Società Poligrafica D'arte Classica e Contemporanea- TREC 1998, cm.35x48, pp.XLVIII,198+ indice, Esemplare in perfetto stato. Legatura in tutta pelle, con 5 doppi nervi al dorso, in cofanetto anch'esso in pelle. Edizione per il Bicentenario della nascita di G.Leopardi, con il Patrocinio del Comune di Recanati. Edizione limitata e numerata in 499 esemplari. Le 12 tavole di Alberto Sughi sono state stampate in litografia a grana a cura di Luigi Troiani, Renato De Rosa e Aldo Faina. Su Carta Magnani. Nostro esempl. ad Personam n.178.

Impressioni e annotazioni su Bologna tratte dall'epistolario con alcuni appunti dallo Zibaldone. Bologna, FirenzeLibri Ed. 2002, cm.14x21,5, pp.178, 10 stampe di vedute bolognesi dell'epoca, brossura cop.fig. Coll.I libri di Massimiliano Boni. Viaggi in Italia,20. Come è noto, Giacomo Leopardi fu a Bologna per quattro volte ed esattamente dal 18 luglio al 27 luglio 1825, una seconda dal 29 settembre 1825 al 3 novembre 1826, una terza dal 26 aprile 1827 al 20 giugno dello stesso anno, una quarta volta (di nessuna rilevanza, però, sia sotto l'aspetto dei rapporti con la società della città che poetici) dal 3 al 9 maggio 1830. Da Bologna scrisse alla famiglia e ad alcuni amici, annotando impressioni e riflessioni sulla città. Queste annotazioni e queste riflessioni sono sempre state considerate di modesto valore sotto l'aspetto "storico" cioè di descrizione della società bolognese del tempo. Secondo il curatore del volumetto invece, per la inclinazione che aveva il Leopardi allo studio della società umana, devono essere prese in maggiore considerazione proprio sotto l'aspetto "storico". Ma su Leopardi a Bologna grava anche, per così dire, una "condanna" cioè la considerazione della poca poesia realizzata dal Leopardi nei suoi giorni bolognesi. Lo stesso Leopardi (lettera al conte Muzzarelli) era convinto della sua aridità poetica nei giorni bolognesi. Secondo il curatore, Leopardi fu poeta notevolissimo anche a Bologna, nel suo tempo bolognese. Occorre, però, cercare questa poesia non nella Epistola al Conte Carlo Pepoli, poesia scritta e "recitata" a Bologna, ma nelle lettere scritte da Bologna e nello Zibaldone. Il tema dell'amore/amicizia trova una splendida realizzazione poetica, infatti, nella lettera al fratello Carlo in cui parla del suo amore/amicizia per la contessa Carniani Malvezi. Altra splendida pagina di poesia il Leopardi la realizza nella descrizione della festa degli addobbi, cara al costume bolognese. E così dicasi per il ritratto della brava Angelini Iobbi, della quale il Leopardi traccia un vivacissimo ritratto. Ma il Leopardi a Bologna scrive anche alcune splendide (anche se sconsolate) riflessioni in armonia con la sua concezione pessimista della vita ma di un pessimismo portato ad una dimensione cosmica. Preludio al Canto di un pastore errante nell'Asia. Riassumendo un bel libro su Bologna scritto da uno dei maggiori poeti italiani dell'età moderna. In appendice al libro sono ristampati i seguenti saggi sull'argomento: GIUSEPPE LIPPARINI: IL LEOPARDI A BOLOGNA ANTONIO BALDINI: LEOPARDI A BOLOGNA (Il più bel saggio anzi racconto/saggio che sia stato scritto sull'argomento). GIOVANNI GAMBARIN: L'UNICO AMORE DI LEOPARDI A BOLOGNA

A cura di Luigi Tundo. Con una prefazione di Luciano Bianciardi. s.l. (Parma), Guanda 1983, cm.14x22, pp.XXIII,(1),228,(2), 33 tavv.in bn.nt., brossura, cop.muta, sopraccop.fig.a col. [copia allo stato di nuovo] Coll. La Fenice. Ediz. con testo francese a fronte.