Riccardo Bacchelli. Memoria e invenzione.

Firenze, Le Monnier Ed. 1972, cm.14,5x20, pp.189, brossura Coll.Saggi di Letteratura Italiana,XXXII. Esemplare in ottimo stato.

Firenze, Olschki Ed. 1965, cm.17x24, viii-360 pp. con 6 tavv. f.t., Coll. Biblioteca di «Lettere italiane» - Studi e testi, 5.

Cinisello Balsamo (MI), Amilcare Pizzi Ed. per Cassa di Risparmio in Bologna 1985, cm.25x31, pp.248, 201 figg.bn.nt. legatura ed.sopracop.fig.a col.

Modena, Mucchi Editore 2001, cm.13x20,5, pp.225, brossura, cop.fig.a col.con bandelle. [copia in ottimo stato] Coll.Il Vaglio, Studi e Documenti di Storia della Cultura Italiana,50.

Aus dem Amerikanischen von Benjamin Schwarz Münxgen, Kindler Verlag 1988, cm.14x22, pp.847,(1), legatura ed.in tutta tela, titoli in bianco e oro al dorso, sopraccoperta fig.a colori. [eccellente esemplare.]

Roma, Carocci 2008, cm.15z22, pp.193, con foto in bianco e nero. brossura con bandelle e copertina figurata a colori. Lo spazio è un 'terrain vague' unico al mondo. Non solo non appartiene a nessuno, ma è patrimonio di tutti, 'the province of all mankind'. Il regime internazionale che lo regola, limitandone l'uso a fini pacifici, è fra i lasciti più significativi della guerra fredda. Il binomio guerra-spazio ha però una lunga storia, fatta di audaci proiezioni letterarie e di controverse estensioni della geopolitica terrestre. Lo spazio e molti degli strumenti che vi transitano hanno infatti un ruolo militare importante, che il mutare della natura dei conflitti rende sempre più cruciale. L'Unione europea, alla ricerca di un ruolo autonomo in campo spaziale, si trova ad intervenire in un settore dove tecnologia, politica, economia e fantasia si intrecciano in un delicato equilibrio, la cui integrità è chiamata a vegliare contro tutti i tentativi di militarizzazione aperta.