Islam. Simboli di una tradizione.

A cura di G.De Martino. Trad.di G.Pavanello. Torino, Boringhieri Ed. 2000, cm.14,5x22, pp.203, brossura cop.fig.a col.

Traduz.di Carla Cerati Mandel. Roma, Arkeios Ediz. 1997, cm.17x24, pp.419, alcune figg.bn.nt. brossura con bandelle, cop.fig.a col. Coll.La Via dei Simboli.

Fotogr.di L.Hamani, Trad.di L.Montecchi. Milano, Mondadori Ed. 1998, cm.23x29,5, pp.127, num.tavv.a col.anche a doppia pag.nt. legatura ed.soprac.fig.a col.

Pisa, Edizioni ETS 2006, cm.17x24, pp.271, numerose foto e disegni in bn.nt., brossura, cop.fig. [copia allo stato di nuovo] L'individuazione di Elementi quali parole architettoniche (Architetura come linguaggio) porta alla definizione di parametri oggettivi, che favoriscono la valutazione e la conoscenza delle opere architettoniche secondo un'obiettiva analisi metodologica: per Gamberini esiste la concreta possibilità di instaurare un meccanismo, conoscitivo e analitico, che permetta di rapportare l'architettura contemporanea al contesto esistente. In ciò si esplica l'approfondimento gamberiniano del linguaggio moderno, nel riconoscimento di una spazialità dinamica che fa tesoro dei valori percettivi e visuali significanti del contesto di appartenenza, li interpreta ed efficacemente risulta propositiva: ha qualcosa da dire in più e di diversorispetto allo specifico ambientale. Conoscenza e rispetto della preesistenza storica, ma, allo stesso tempo, anche dignitosa dichiarazione di appartenenza ad un contesto culturale contemporaneo.