Giovanni Battista Bassi. Esegesi per frammenti.

A cura dell'Univ.degli Studi di Firenze. Firenze, Ed.EDAM 1985, cm.21x28, pp.104, 109 ill.tra figg.e grafici, brossura cop.fig.

Firenze, Polistampa 1993, cm.14x21, pp.210, alcune tavv.bn.ft. brossura copertina figurata.

Firenze, Ed.EDAM 1970, cm.21x28, pp.144, 88 tavole bn. nel testo, legatura editoriale in tutta tela con impressioni in oro, con sopraccoperta figurata.

A cura di Cesare Pergola. Firenze, Alinea 1992, cm.21x30, pp.79, num.tavv.a col.nt. brossura cop.fig.a col.

A cura di Donatella Masini e Maurizio Bertelli. Sesto Fiorentino, Ediz.Plan 2002, cm.17x24, pp.269, brossura copertina figurata.

Prato, Comitato per l'Accoglienza al Santo Padre 1986, cm.24x31, pp.168, centinaia di ill.e tavv.a col.nt. legatura ed.in tutta tela, sopracop.fig.a col.

Bologna EMI 2002, cm.14x21, pp.156, brossura cop.fig.a col. Questo libro prende le mosse da una miriade di incontri concreti, da un vissuto di sguardi, parole, danze, voci che ormai da anni dicono insistentemente l'urgenza della giustizia, del rispetto, del dialogo, in un mondo intriso piuttosto di violenza, di conflittualità non gestite, di chiusure fondamentaliste. E una sommessa e amorevole "scuola" di relazioni profonde, amichevoli, consapevoli con ogni uomo e donna di buona volontà, qualunque sia la sua cultura, la sua religione, la sua condizione nel mondo. L'auspicio è che le riflessioni di Manuela Paggi Sadun aiutino i lettori a compiere la loro personale "teshuvà" nella direzione di un impegno più diretto verso relazioni profonde, amichevoli, consapevoli tra le donne e gli uomini "di buona volontà": in particolare tra gli ebrei e i cristiani delle diverse confessioni. Che favoriscano, da lontano, il processo di pace mondiale, e in particolare quello, oggi così compromesso, nel conflitto israelopalestinese.

Bologna, Il Mulino Ed. 2020, cm.11x17,5, pp.136, brossura. Coll.Parole Controtempo. Alla luce associamo il bene, la conoscenza, la verità, la giustizia. E al buio? Solo falsità, ignoranza, oscurantismo? Eppure, se le cose fossero sempre immerse nella luce, finiremmo per ubriacarci di un'illuminazione insopportabile per occhi e mente, condannati a non cogliere più nemmeno la bellezza di un cielo stellato. Momento di attesa e decantazione del pensiero, il buio abita nelle regioni dell'immaginazione e può essere fonte di idee irraggiungibili alla chiara luce del giorno: con Omero e Leopardi, Lucrezio e Diderot, Rousseau e Novalis, e più vicino a noi Camilleri, un invito a riscoprire il buio come esperienza che ci riconsegna a noi stessi.