Gastronomia Storia dell alimentazione

Firenze, Olschki 2007, cm.17x24, pp.344 16 tavv. ft. a colori. brossura Biblioteca dell'«Archivum Romanicum». Serie I, vol. 340. Il Cinquecento vede la nascita di una nuova cucina che, superati i modelli ereditati dal passato, si apre a nuovi orizzonti attingendo agli schemi alimentari delle nostre tradizioni superando ogni vincolo dietetico e rinnegando ogni coinvolgimento religioso. Nel contempo assistiamo alla codificazione della gestualità conviviale, articolato contesto di atti che coinvolge l'insieme dell'organizzazione cortese, cuochi, credenzieri, scalchi, trincianti, coppieri, attori di uno spettacolo affascinante per lusso, eleganza e magnificenza. The 16th century saw the birth of a new cuisine that abandoned old models inherited from the past and moved towards new horizons, drawing inspiration from our traditional alimentary patterns, overcoming every kind of dietary restriction and avoiding all sorts of religious involvement. At the same time convivial gestures were codified and, in an articulated context of actions and court organisation,cooks, larder-keepers, cutters, carvers and cup-bearers became part of a fascinating, sumptuous, magnificent and elegant performance.

Firenze, Olschki Ed. 1996, cm.17x24, pp.306, 7 tavv.bn.e a col.ft. brossura sopracop.fig.a col. Coll.Biblioteca dell'«Archivum Romanicum» - Serie I: Storia, Letteratura, Paleografia,272. Ristampa 2001. La rivoluzione della gastronomia italiana del '400 basata sulla pubblicazione di tre codici inediti di Maestro Martino che offrono una silloge di ricette destinate a caratterizzare l'alimentazione italiana nei secoli a venire. The revolution of Italian gastronomy in the 15th century based on the publication of three of Maestro Martino's unpublished codexes offering a collection of recipes destined to distinguish Italian alimentary habits in future centuries.

Con numerose ricette intercalate nel testo. Torino, Point Couleur Ed. 1990, cm.24x35, pp.255, oltre 250 ill.e tavv.a col.nt. legatura ed.in cofanetto con piatti figg.a col.

L'attribuzione a Federico II del Liber de coquina e dei ricettari imparentati permette di scoprire la fastosa cucina della corte palermitana, ben radicata nel territorio, ricca di influssi arabi filtrati attraverso la mediazione normanna e sveva, ma aperta a suggerimenti nazionali e internazionali; all'inizio del Trecento, attraverso la mediazione toscana, questa prima cultura gastronomica 'italiana', sbocciata insieme alla poesia siciliana, si è ormai affermata da un capo all'altro della Penisola.The attribution of the Liber de coquina and its related recipe books to Frederick II's sponsorship (from ab. 1230-1250) leads to the discovery of the opulent cuisine of the Court of Palermo, rooted in Sicily, but with strong Arab traits transmitted and modified through Norman/Swabian influences. By the early 14th century, this first 'Italian' gastronomic culture was fully accepted in Tuscany (together with the vernacular Sicilian poetry), and from there it spread through the Italian peninsula. Firenze, Olschki 2011, cm17x24, pp.280, brossura Biblioteca dell'«Archivum Romanicum». Serie I, vol. 326 Ristampa.

e tecnica artistica. A cura di Antonio P.Torresi. Prefaz.di Giovanni Cascio Pratilli. Ferrara, Liberty House Ed. 2001, cm.14x21, pp.78, alcune figg.bn.nt. brossura cop.fig.a col.

Con una appendice su: Come ricevere ospiti e amici a tavola Quattro chiacchiere sul vino Per un invito speciale. Raccomandato da "Bertolini". Ivrea, Priuli e Verlucca Ed. 1994, cm.21x27,5, pp.199, num.disegni bn.e tavv.a col.ft. legatura ed.cartonata,cop.fig.a col.

Milano, Hoepli Ed. 1997, cm.12x17, pp.XII,362, brossura cop.fig.a col. Coll.Ricettari Hoepli.

Milano, Hoepli Ed. 1990, cm.12x17, pp.373, brossura cop.fig.a col. Coll.Ricettari Hoepli.

Milano, Hoepli Ed. 1990, cm.12x17, pp.410, brossura cop.con bandelle. Coll.Ricettari Hoepli.

Milano, Hoepli Ed. 1990, cm.12x17, pp.399, brossura cop.fig.a col. Coll.Ricettari Hoepli.

Milano, Hoepli Ed. 1990, cm.12x17, pp.369, brossura Coll.Ricettari Hoepli.

Milano, Hoepli Ed. 1992, cm.12x17, pp.454, brossura cop.fig.a col. Coll.Ricettari Hoepli.

Pubblicazione realizzata dalla Cooperativa Produttori Latte e Fontina della Valle d'Aosta. Aosta Musumeci Ed. s.d.circa 2005, cm.16,5x23,5, pp.510, centinaia di figure bn.e a colori nel testo, legatura editoriale copertina figurata a colori. IV edizione.

Torino, UTET 1974, cm.17x24, pp.184, numerose illustrazioni a colori e facsimili, legatura editoriale cartonata. Collana Strenna,1974.

Firenze, Nardini Ed. 1996, cm.17x28, pp.147, alcune figg.bn.nt. legatura editoriale in mezza tela, copertina figurata a colori.

Roma, Ateneo 1999, cm.16x21,5, pp.95, brossura

Present.di C.Cremonini. Cinisello Balsamo, Pizzi Ed. 1996, cm.22x28,5, pp.191, num.ill.e tavv.bn.e col.nt. legatura ed.soprac.fig.a col. [ottimo esemplare]

London, Dorling Kindersley Ltd. 2002, cm.13x22, pp.415, num.ill.a col.nt. brossura cop.fig.a col.

Cinisello Balsamo, Silvana Edit. 1996, cm.22x29, pp.191, num.figg.a col.nt. legatura ed. sopracop.fig.a col. Accostarsi alla carne come alimento è come addentrarsi in una babelica biblioteca le cui voci si accavallano per raccontarci infinite storie. Dapprima quelle della bottega, dove alla scena cruenta del taglio si contrappone a quella dei dialoghi tra cliente e personale, fatta di architetture e colori in vetrina. E poi la cucina, teatro della trasformazione e del gusto della carne. E ancora, la tavola, teatro delle arti ma anche della voluttà e voracità delle carni. Un panorama intrigante e sensuale di gusti e sensazioni, descritti con sottile avidità e stupendamente illustrati, che ci rende manifesta la carne come trionfo ed esaltazione del gusto e di una sensuale convivialità.

Verona, Soave, 27-29 agosto 1998. A cura dell'Associaz.Internaz.Professori di Italiano. A cura di B.Van den Bossche, M.Bastiaensen, C.Salvadori Lonergan. Firenze, Cesati Ed. 2000, cm.16x23, pp.505, brossura cop.fig.a col. Coll.Civiltà Italiana, Nuova Serie,1. Il volume contiene gli atti del XIII congresso internazionale A.I.P.I. tenutosi tra Verona e Soave nell’agosto 1998. Quale Italia e quale italiano? Era la domanda posta da Giovanni Freddi nel congresso di Brescia del 1981. Domanda che, a distanza di quasi vent’anni, non ha perso la sua urgenza. Alle soglie del 2000, in un momento in cui le identità nazionali si presentano come quesito sempre più assillante e problematico, le risposte sono sfaccettate, contraddittorie e difficili, ma non impossibili. Come aveva già una volta proposto Alfredo Luzi a proposito della letteratura, un metodo per capire cos’è l’Italia è quello di parlare d’altro. È quanto è stato fatto in questo tredicesimo congresso, dove l’Italia e l’italiano sono stati vissuti attraverso un itinerario culturale storico-gastronomico. Elemento essenziale tanto dei riti campestri quanto delle cene liturgiche ricche di simbolismo, il cibo si fa strumento di autocoscienza ed ha accompagnato da vicino il percorso narrativo della scrittura. Nella ricca gamma di saggi qui riuniti, la ritualità dell’arte culinaria viene individuata nelle attività più svariate: in relazione al computo del tempo e alla scansione delle stagioni, in termini geolinguistici e lessicali, come oggetto della pubblicità e altro ancora. Ne risulta un quadro istruttivo e penetrante oltre che divertente.

Favorite dishes from the Balkans, Turkey, Israel, Jordan, Saudi Arabia & other countries of the Arabian Peninsula. New York, Doubleday & C. 1964, cm.14,5x21,5, pp.158, alcune figg.bn.nt. legatura ed. sopracop.fig.a col.

New York, Doubleday & C. 1965, cm.14,5x21,5, pp.309, legatura eg.in tutta tela, sopracop.fig.a col.

New York, Doubleday and C. 1962, cm.14,5x21,5, pp.XII,227, legatura ed.in tutta tela, sopracop.fig.

Firenze, Mandragora Editrice 1999, cm.15x21, pp.95, num.figg.bn.e col.nt. brossura cop.fig.a col.