Storia Medioevo

Traduzione di Elena Brambilla. Milano, Mondadori 1978, cm.13x20, pp.262, brossura cop.fig.a col. Coll.Oscar Studio.

Roma, Carocci Ed. 2002, cm.15x22, pp.222, brossura copertina figurata. Collana Lingue e Letterature,14.

Siena, Università degli Studi 1990, cm.17x24, pp.60, brossura

Con una prefazione di G.Piccinni. Siena, Protagon Ed. 1995, cm.14x21, pp.317, brossura copertina figurata. Collana Piccola Biblioteca di Ricerca Storica. Cosa ne fu dei grandi, dei casati - come si chiamano a Siena - dopo la sfida popolare lanciata nella seconda metà dei XIII secolo dalla legislazione antimagnatizia? Un primo tentativo di risposta viene attraverso l'analisi delle sorti dei Salimbeni casato di cui si ricostruisce la fisionomia sociale registrando l'attività economica, gli acquisti e le vendite di immobili, i testamenti e i matrimoni, le liti e le pacificazioni. La parabola che ne emerge è chiaramente definita. I Salimbeni, casato ben strutturato, già ricco e numeroso sin dalla metà del '200, si distinguono fra tutti gli altri grandi per una affannosa corsa al potere. Per generazioni si scontrano con le altre consorterie cittadine, acquistano meriti agli occhi del popolo, elargiscono prestiti al comune, intessono attente strategie matrimoniali con cui si avvicinano a molti principi territoriali italiani, il tutto per la realizzazione di un unico obiettivo: la signoria. Il travaglio politico e istituzionale che caratterizza il Trecento senese e che si configura come il frutto dell'azione promossa da chi detiene la maggior parte del potere economico per riuscire ad impadronirsi anche del potere politico li vede protagonisti. Investendo i frutti della banca nella terra, ed in particolare nei castelli del contado, vanno creando uno strumento di rafforzamento politico e di consolidamento sociale con cui si oppongono al comune cittadino.

Torino, Giulio Einaudi Editore 2015, cm.16x24, pp.IX-350, legatura editoriale cartonata, sopraccoperta figurata a colori. Collana Einaudi. Storia, 58. È un grande falso storiografico quello della paura della fine del mondo in prossimità dell'avvento dell'anno Mille. Ma è indubbio che gli uomini di mille anni fa hanno dovuto vivere in mezzo alla fine del loro mondo: cambiamenti incessanti che hanno tarlato quel mondo, con aggiustamenti continui, che hanno inseguito la stabilizzazione ottenendola solo in apparenza. E alla fine hanno fatto esplodere il mondo e sono stati all'origine di mutamenti epocali, di lunghissimo periodo: la lotta fra Impero e Papato, la centralità dell'esperienza monastica, i primi germi dei regni d'Inghilterra e di Spagna, il movimento dei Comuni in Italia. Con l'allargamento progressivo dei confini del vecchio spazio europeo e con l'estensione delle aree di conoscenza, ad esempio l'"invenzione" della filosofia. Nel secolo XII sarebbe ormai molto difficile riconoscere le tracce del mondo di partenza, quello che si proponeva come la forma definitiva del mondo, e in realtà si cercava disperatamente di regolare perché garantisse la pace. Una crisi continua, popolata di soggetti nuovi, per cerniere successive da un passaggio all'altro che ha portato alle origini della modernità. Il tutto entro un'unica, grande cerniera: quella del passaggio dal mondo tardo-antico e primo-medievale a quello tardo-medievale e moderno, in cui i protagonisti cambiano o si moltiplicano. Tra Ottone III (1001) e Innocenzo III (1199) due secoli in cui quel mondo è finito, definitivamente relegato nel passato.

A cura di Sandro Leanza. Pubblicazione dell'Ist.di Studi su Cassiodoro e sul Medioevo in Calabria. Catanzaro, Rubbettino 1993, cm.17,5x24,5, pp.320, legatura editoriale con sopraccoperta. Biblioteca Vivariensis,2.

A cura di M.M.Postan. Edizione italiana a cura di V.Castronovo, traduzione di A.Caizzi. Torino, Einaudi 1977, cm.15,5x21,5, pp.XVI-1085, legatura editoriale in tutta tela, con sopraccoperta e cofanetto. Coll.Storia Economica Cambridge.

(Napoli, 14-15 febbraio 1992), A cura di Riccardo Maisano. Istituto Universitario Orientale 1993, cm.17x24, pp.VIII,168, brossura. Quaderni,3.

Prefazione di Jean-Claude Schmitt. Genova, Edizioni Culturali Internazionali Genova 1989, cm.15x21, pp.197, brossura con copertina figurata. Coll.Nuova Atlantide.

Traduzione di Domenico Comparetti. A cura di Elio Bartolini. Milano, Longanesi & C. 1969, cm.12x19, pp.806, 15 tavole e un albero genealogico ripiegate in bn. fuori testo , legatura in tutta pelle editoriale , titoli e fregi in oro al dorso, con sopraccoperta trasparente, cofanetto con piatti figurate a colori. Coll. I Cento Libri, XXIV. Edizione di 1200 esemplari numerati tirati su carta India. Nostro n.179.

bologna Monduzzi Editore 1998, cm.17x24, pp.546, brossura con copertina figurata a colori. Seconda edizione riveduta e ampliata.

Mainz, Akademie der Wissenschaften und der Litteratur Stuttgart, Franz Steiner Verlag 2013, cm.17x24, pp.106 illustrazioni.bn. e a colori. brossura. Die Archaologin Maria R.-Alfoldi wagt einen neuen Blick auf das so genannte Berliner pectorale - einen spatantik-fruhbyzantinischen Hals- und Brustschmuck. Dieses beeindruckende Beispiel der Goldschmiedekunst gibt Ratsel auf: Es handelt sich dabei um ein militarisches Rangabzeichen, das jedoch auf eine Frau als Tragerin zu verweisen scheint. Auf der Grundlage einer umfangreichen Dokumentation des Stucks und seiner Fundgeschichte zeigt die Autorin, dass das pectorale einem Eunuchen im Dienste des byzantinischen Kaisers als Schmuck diente.

Band I: Osgoten, Westgoten, Franken, Langobarden. Gottingen, Musterschmidt 1972, cm.15x21, pp.432, brossura.

Koln, Bohlau Verlag 2003, cm.14x21, pp.222, brossura. Konflikt, Verbrechen und Sanktion in der Geselschaft Alteuropas. Die Autorin zeigt, dass das Institut des Asyls eine feste Grosse innerhalb eines umfassenden Herrschaftskonzepts darstellte und eine wesentliche Rolle in der Entwicklung einer Strafpraxis im Fruhmittelalter gespielt hat.

Premessa di Sergio Romano. Milano, Corriere della Sera su licenza BUR 2018, cm.17,5x22, pp.400, brossura con bandelle. Collana Storia d'Italia,2.

Il matrimonio nella Francia feudale. Traduzione di Silvia Brilli Cattarini. Milano, Ediz.C.D.E. su licenza Laterza 1987, cm.14,5x21,5, pp.266, legatura editoriale in tutta tela, con sopraccoperta figurata a colori.

Torino, Deputazione subalpina di storia patria 1961, cm.16x24, pp.485, 1 carta di tavola ripiegata : 1 ritratto brossura. Coll. Miscellanea di Storia Italiana della Deputazione Subalpina di Storia Patria, Serie IV Vol. V

Traduzione di Silvia Brilli Cattarini. Milano, Ediz.C.D.E. su licenza Laterza 1983, cm.14,5x21,5, pp.266, legatura editoriale in tutta tela, con sopraccoperta figurata a colori.

Edizione e commento a cura di J.M.Martin. Con uno studio sull'apparato decorativo di G.Orofino. Roma, Ist.Storico Italiano per il Medio Evo 2000, cm.18x25,5, pp.462, brossura Coll.Fonti per la Storia dell'Italia Medievale,3**. Rerum Italicarum Scriptores.

Dipinti, stampe e documenti dell'epoca. Milano, Mursia 1983, cm.21x29, pp.157, illustrazioni a colori, legatura editoriale cartonata con copertina figurata a colori. Collana Vita e Costumi.

Traduzione di Lucilla Rodinò. Roma, Newton & Compton Ed. 2006, cm.16x21, pp.256, legatura editoriale con sopraccoperta figurata a colori. Coll.I Volti della Storia,193. 16 marzo 1244. Un fumo acre si leva dal rogo innalzato ai piedi della cittadella di Montségur. Dopo diversi mesi d'assedio, i suoi difensori si sono arresi alle truppe regie. I duecento uomini e donne appena arsi vivi sono tutti catari. Questo nido d'aquile pirenaico era il loro ultimo rifugio e resterà il simbolo della Linguadoca devastata dalla crociata. Basandosi su testimonianze contemporanee agli avvenimenti, l'autore fa rivivere alleanze, battaglie, tradimenti e massacri che decisero la sorte della ribellione occitana. Confutando l'opinione comune di un conflitto ideologico, svela le manovre di monarchi predatori e mostra come, sulle ceneri dell'eresia catara, s'innalzò la fortezza del regno di Francia.

Firenze, Sansoni Ed. 1973, cm.11x18, pp.185, brossura, copertina figurata a colori. Coll.Scuola Aperta, Storia.

Salerno, 6-7 maggio 1992. A cura di Roberto Romano, Napoli, Arte Tipografica 1993, cm.15x21, pp.152, brossura. Università degli Studi di Salerno. Quaderni del Dipartimento di Scienze dell'Antichità,14.

Università degli Studi di Firenze, Facoltà di Lettere e Filosofia, a.a. 1970-1971. Seminario di Filologia Germanica. Firenze, Cooperativa Libraria USF Editrice 1971, cm.23,5x29,5, pp.189, 6 tavole in bn. fuori testo e 2 in bn. nel testo , brossura, copertina figurata.