Wieland e la classicità tedesca.

Milano, All'Insegna del Pesce d'Oro 1968, cm.12,5x18, pp.66,(2), un ritratto fotogr. di E.C. all'antiporta, brossura, cop. muta, sopraccoperta applicata al dorso. Ediz. di 968 esemplari. Il ns. è una dei 118 ad personam (per Alessandro Parronchi).

A cura di Bruna Tomasello. Firenze, S.P.E.S Studio per Edizioni Scelte 1989, cm.14x21, pp.149, 80 ill.bn.nt. brossura copertina figurata. Coll.Museo Nazionale del Bargello, Mostre,12.

Rocca San Casciano, Licinio Cappelli Ed. 1943, cm.12x18,5, pp.326, legatura ed. (Cerniere anteriore della legatura rotta ).

Traduz.di Antonio Perri e Laura Pacelli. Roma, Meltemi 2002, cm.14,5x21, pp.362,(6), brossura con bandelle. Coll.Biblioteca,8. Per l'uomo la morte è l'avvenimento più biologico e anche il più culturale, quello da cui nascono la maggior parte dei miti, dei riti e delle religioni. Per comprendere questo fenomeno l'autore, osservando attentamente le reazioni e i comportamenti del singolo e della collettività di fronte alla morte, delinea un'antropologia in continuità ma anche in rottura con l'evoluzione biologica. La nostra società sembra aver rimosso l'idea della fine; eppure, esiste per, con e dentro di essa. Imparare a convivere con la morte implica, secondo Morin, un profondo rinnovamento della condizione umana.

Ivrea Aosta, Fratelli Enrico Editore cm.23x30, pp.52, ill.bn. brossura copertina figurata.