Libro over legenda della Beata Helena da Udene. (Vita della Beata Elena da Udine terziaria dell'Ordine eremitano di S.Agostino scritta in lingua volgare da fra' Simone da Roma).

Prima edizione. Milano, Ceschina Ed. 1959, cm.13x20, pp.414, legatura ed.in tutta tela, sopracop.fig.

Prima edizione. Milano, Ceschina Ed. 1960, cm.14x22, pp.186, legatura ed.in tutta tela, sopracop.fig.a col.

Prima edizione. Milano, Ceschina 1973, cm.14x22, pp.182, legatura ed.cartonata, sovraccop.fig.

Preceduta da una nota di Giorgio Bassani. Firenze, Ceschina- Sodalizio del Libro 1964, cm.13,5x20, pp.217, legatura ed.in tutta tela, sovraccop.fig. Prima edizione.

A cura di K.V.Nichols, P.J.Burke, C.Hancock. Trad.di L.Majocchi. Milano, Federico Motta 1991, cm.23x29, pp.351, centinaia di diss.,figg.e tavv.bn.e col.nt legatura ed.in tutta tela,soprac.fig.a col.

Firenze, Edizioni Libreria Fiorentina 1966, cm.15,5x21,5, pp.168, 12 foto in bn.nt., brossura cop.fig.,

A cura di Simone Piattelli. Milano, Mondadori 1987, cm.13,5x20,5, pp.295, brossura. Coll.Saggi.

Nella traduzione di Anna Banti. Milano, SE 2022, cm.12,5x22, pp.180, brossura copertina figurata a colori. Coll.Assonanze,39. Iniziato nel 1920 e pubblicato due anni dopo, questo «squisito piccolo romanzo si stacca vigorosamente» osserva Anna Banti, traduttrice e presentatrice d’eccezione di questa edizione «dai primi esordi di Virginia Woolf», e introduce il lettore nell’universo stilistico al quale appartengono i più famosi capolavori della scrittrice inglese. «L’approccio sarà del tutto diverso questa volta,» annota la Woolf nel suo “Diario” a proposito di “La camera di Jacob” «niente impalcatura, non si deve quasi vedere un mattone...». E, in effetti, è presente qui con precoce pienezza quel raccontare per sequenze separate, per scorci, per «epifanie» che fa della Woolf uno dei massimi innovatori della tecnica romanzesca. Attraverso questo audace e al tempo stesso fluido, naturale smontaggio e rimontaggio del visibile e del vissuto, la vicenda esistenziale di Jacob ci giunge, paradossalmente, chiara e integra: infanzia, adolescenza, primi amori, primi viaggi... fino all’epilogo amaro, delicato e fatale.