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#113157 Dantesca

La ‘Comedia’ di Dante Aligieri con la nova esposizione.

Autore:
Curatore: A cura di Donato Pirovano.
Editore: Salerno Ed.
Data di pubbl.:
Dettagli: 3 volumi. cm.17x25, pp.1780 complesse, 87 tavole ft. legature editoriali in tutta tela, sopracoperte. Edizione Nazionale dei Commenti Danteschi,vol. 31.

Abstract: Il commento del Vellutello, sfidando la vulgata dantesca dell’ultimo Quattrocento, propone un nuovo testo della Commedia e, soprattutto, un nuovo modo di leggere Dante. Come afferma chiaramente il titolo, l’opera del Vellutello apporta sostanziali novità agli studi danteschi, presentando non solo un nuovo testo della Commedia, ma anche un nuovo modo di leggere Dante. Infatti, la ‘Comedia’ di Dante Aligieri con la nova esposizione fu pubblicata a Venezia nel 1544 in evidente polemica con la vulgata dantesca dell’ultimo Quattrocento (Landino). Il sapore di sfida si avverte dunque in molte pagine del libro e nei rilievi polemici disseminati nel commento. Di contro al preponderante allegorismo dell’esegesi landiniana e ai preminenti interessi linguistici e formali della critica dantesca del primo Cinquecento, il metodo del Vellutello privilegia una spiegazione più aderente al testo. Questa fedeltà al testo lo porta a dare importanza alla narrazione del viaggio, un aspetto assolutamente nuovo e mai esperito prima nella precedente e fitta esegesi dantesca. I tre volumi, completi di ampi corredi esegetici sono impreziositi dalla riproduzione delle 87 xilografie dell’edizione del 1544(+ 7 di “modelli”). L'autore. Critico letterario nato a Lucca, oltre all’edizione della Commedia curò anche un’edizione di Virgilio con il commento di Servio e un’edizione con commento del Canzoniere preceduta da una vita di Petrarca assai ricca di notizie.

EAN: 9788884025517
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Firenze, Edifir 2016, cm.24x12, pp.79, illustrazioni in bianco e nero e a colori. brossura con copertina figurata a colori. Collana Studi, Itinerari, Memoria. La battaglia di Montecatini, dopo la vittoria di Campaldino (1289), doveva rappresentare per i Guelfi di Firenze e i d'Angiò di Napoli la definitiva resa dei conti con i Ghibellini di Pisa e di Lucca guidati da Uguccione della Faggiuola e Castruccio Castracani. Il gigantesco scontro armato si risolse, invece, per Firenze in una tragica disfatta che lasciò sul campo di battaglia, secondo i cronisti dell'epoca e lo stesso Niccolò Machiavelli, migliaia di morti. Per il riscatto dei tanti prigionieri appartenenti alle più nobili casate Firenze dissanguò la sue finanze, rendendo in compenso più drastiche e umilianti le condizioni per il rientro in città di chi, come l'Alighieri, si trovava esiliato da ben tredici anni. La tradizione, avvalorata da diversi biografi della vita di Dante, vuole che, potendo contare sulla protezione di Uguccione, lo stesso sommo poeta attendesse nei pressi del castello di Montecatini l'esito della contesa dalla quale dipendeva l'ultima speranza di tornare per il resto della vita nella sua città. Speranza di vita che non ebbero, invece, perché morti sfidandosi l'un contro l'altro nel vivo della battaglia, i giovanissimi comandanti Carlo d'Acaia, nipote del re di Napoli, e Francesco figlio dello stesso Uguccione.

EAN: 9788879707657
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