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#116032 Arte Pittura

I luoghi di Giovanni Fattori Nell'Accademia di Belle Arti di Firenze. Passato e presente.

Curatore: A cura di Anna Gallo Martucci e Giuliana Videtta.
Editore: Polistampa Ed.
Data di pubbl.:
Dettagli: cm.24x31, pp.384, illustrazioni a colori , 150 tavole a colori, brossura con sopraccoperta figurata a colori.

Abstract: È il catalogo della grande mostra dedicata a Giovanni Fattori nel centenario della sua morte ed allestita a Firenze (Accademia di Belle Arti e Accademia delle Arti del Disegno) tra il 19 settembre e il 23 novembre 2008.Alle presentazioni di Edoardo Speranza, Cristina Acidini, Francesco Adorno, Paolo Targetti e Giuseppe Andreani seguono i testi critici: I luoghi di Giovanni Fattori nell’Accademia di Belle Arti di Firenze. Passato e Presente di Giuliana Videtta, L’Accademia di Belle Arti di Firenze al tempo di Fattori di Anna Gallo Martucci e Giuliana Videtta, «Francescanamente lieto d’un pane». L’insegnamento artistico ed etico di Giovanni Fattori di Giuliana Videtta, Disegni di Giovanni Fattori: allievo e maestro di Susanna Ragionieri, Nel segno di Fattori di Mauro Pratesi, La Scuola delle donne all’Accademia di Belle Arti di Firenze e Giovanni Fattori di Anna Gallo Martucci, L’Accademia ieri e oggi. Un omaggio a Giovanni Fattori di Luigi Bernardi. Il catalogo riproduce 150 opere, avvalendosi delle schede critiche delle stesse Gallo Martucci, Ragionieri e Videtta, oltre a Franca Falletti. È stato suddiviso in otto sezioni: I Maestri e le “Accademie” - I temi di genere e la pittura di storia - I temi di storia contemporanea - Dalla scuola ai temi di affezione - I contemporanei di Fattori in Accademia. Studenti e insegnanti - Le acqueforti - La didattica e le donne - L’Accademia oggi. Un omaggio a Giovanni Fattori.Bibliografia, indici ed elenco delle esposizioni citate corredano la pubblicazione.

EAN: 9788856400359
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Contenente la descrizione di tutti i luoghi del Granducato, Ducato di Lucca Garfagnana e Lunigiana. Firenze, Multigrafica per Cassa di Risparmio di Firenze 1972, 5 voll.+1 vol.di supplemento. cm.15x23,5, pp.4726 compless.num.tabb.più volte pieg. legature editoriali in tutta tela,tasselli con titoli in oro ai dorsi. Ristampa dell'Ediz. Firenze,1833-1846.
Usato, come nuovo
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#129635 Scienze
A cura di Rocco Sinisgalli. Roma, 9-11 Ottobre 2006. Cartei & Bianchi 2009, cm.17x24, immagini e grafici a col.e bn. brossura Il volume raccoglie gli Atti del Convegno Internazionale di Studi (Roma, Istituto Svizzero, 9 ottobre 2006; Urbino, Palazzo Ducale, 10 – 11 ottobre 2006) promosso dal Centro Internazionale di Studi Urbino e la prospettiva e finalizzato ad indagare sotto molteplici aspetti il rapporto tra le scienze matematiche e le arti, grazie al contributo di alcuni fra i più autorevoli esperti del settore. Il fulcro delle riflessioni emerse dal convegno sta nel riconoscimento del ruolo centrale rivestito nella storia della prospettiva dagli studi effettuati presso la corte rinascimentale dei Duchi di Urbino da personaggi quali Piero della Francesca, Bramante, Raffaello, Federigo Commandino e Guidobaldo del Monte. Dalla seconda metà del Quattrocento alla prima metà del Seicento, infatti, il ducato di Urbino fu sede di un vasto dibattito artistico, tecnico e scientifico, finalizzato a definire l’idea di prospettiva come sistema rigoroso di rappresentazione del reale fondato su basi matematiche, ed a chiarirne le possibili applicazioni in campo pittorico ed architettonico. Dopo gli studi empirici di Brunelleschi e Masaccio, nel 1435 Leon Battista Alberti (più volte ospite a Urbino del Duca Federico da Montefeltro) fornisce nel De Pictura una prima analisi sistematica dell’idea di prospettiva e del metodo prospettico – lineare. Il merito di aver portato lo studio della prospettiva alla codificazione scientifica, tuttavia, spetta a Piero della Francesca. Nel suo De Prospectiva Pingendi – del 1475 e dedicato al Duca Federico – sono infatti esposti per la prima volta in modo matematicamente rigoroso i fondamenti geometrici della scienza prospettica. L’effettivo distacco tra lo studio della prospettiva finalizzata alla pittura ed all’architettura e la sua formalizzazione puramente matematica va attribuito invece all’urbinate Federigo Commandino ed al suo geniale allievo Guidobaldo del Monte. Quest’ultimo pubblicò a Pesaro nel 1600 i Perspectivae libri sex, trattato pressoché esauriente dell’intera disciplina, che avrebbe aperto la strada a settori della matematica moderna quali la geometria descrittiva e quella proiettiva, oltre che ad un vasto insieme di applicazioni in meccanica, architettura, scenografia teatrale e computer graphics. Partendo da questi accenni, gli interventi analizzano con completezza la storia e le applicazioni della prospettiva nell’arte, nell’architettura e nella scienza dal Rinascimento al Seicento inoltrato, e riflettono sul ruolo della matematica nello studio e negli sviluppi più recenti della disciplina.

EAN: 9788895686158
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Disponibile
Firenze, Vallecchi Ed. 1978, cm.14x21, pp.204, brossura cop.fig.a col. Coll.Il Pellicano Letteratura.
EUR 15.49
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EUR 7.00
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#258794 Filosofia
Milano, Jaca Book 2013, cm.15x23, pp.132, brossura copertina figurata a colori. Biblioteca di Cultura Medievale. Abù Hàmid al-Ghazâlî (1058-1111) nacque a Tus (Persia). Studiò a fondo la religione islamica e divenne docente a Baghdad. In seguito a una profonda crisi spirituale abbandonò l'insegnamento per dedicarsi alla ricerca di Dio nell'approfondimento della mistica islamica. Viaggiò tra La Mecca, Damasco e Gerusalemme, per tornare infine nella sua città natale e dedicarsi alla scrittura delle sue opere. Il suo pensiero illumina la storia dell'Islam. La conoscenza intellettuale e l'esperienza della fede, unite insieme, guidarono al-Ghazâlî nella ricerca di ciò che stava al di là della realtà apparente e dell'effimero. Esperienza questa che egli descrisse nella sua opera più significativa, "Il ravvivamento delle scienze religiose". La sete spirituale del divino e del suo amore per la creatura; l'obbedienza alle pratiche cultuali e religiose; la ricerca filosofica, teologica e giuridica; l'interesse per l'ordine sociale e politico dello Stato islamico divennero in al-Ghazâlî i campi di ricerca nel tentativo di riportare la filosofia e la mistica nel solco della tradizione islamica. Parliamo quindi di un riformatore del pensiero musulmano, sempre attento ad armonizzare la speculazione scientifica con l'esperienza di Dio, la ragione con la fede. Qui sta, infatti, l'attualità del genio intellettuale e spirituale di al-Ghazâlî, che ancora oggi può lanciare un messaggio positivo al mondo intellettuale e religioso dell'Islam. Prefazione di Maurice Borrmans.

EAN: 9788816411838
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