Morte nel pomeriggio.

Traduz.di Fernanda Pivano, Giuseppe Trevisani, Giorgio Monicelli, Attilio Bertolucci, Alberto Rossi. Torino, Einaudi Ed. 1961, 3 voll. cm.13,5x22, pp.434,576,540, ca.60 tavv.bn.nt. legature editoriali in tutta tela. In cofanetto con piatti figg.

Con una cronologia della vita dell'Autore e dei suoi tempi, nota introduttiva, una antologia critica e una bibliografia. A cura di Giansiro Ferrata. Traduz.di Vincenzo Mantovani. Milano, Arnoldo Mondadori Editore 1972, cm.11x18,5, pp.267, alcune ill.bn.nt. brossura, cop.fig.a col. Coll.Gli Oscar,198.

Traduz.di Giuseppe Trevisani. Torino, Einaudi 1960, cm.12x19, pp.253,(3), legatura editoriale in mezza tela. Copertina figurata a colori. Coll. I Coralli,16.

Traduz.di Maria Napolitano Martone. Milano, Arnoldo Mondadori Editore 1962, 2 voll.di 2, cm.11x18,5, pp.236,(4); 232,(8), brossura, copertine figg. a colori. Coll.I Libri del Pavone,8 e 9.

Traduzione di Patrizia Fazzi. Massa, Edizioni Clandestine 2021, cm.12,5x19, pp.95, brossura copertina figurata a colori. Coll.Highlander. In “Paludi”, la contemplazione dell’acquitrino da parte di Titiro non è altro se non una metafora dell’interesse dell’autore verso tutto ciò che è altro da sé e della sua volontà di allontanarsi da una tradizione letteraria totalmente disgiunta dalla vita reale. Un diario intimo in cui Gide confessa il suo male di vivere e una profonda insofferenza per la palude in cui ristagna il mondo intellettuale parigino. Una satira pungente di letterati e filosofi.