Intermezzi veneziani.

Milano, Skira Ed. 2000, cm.24,5x28,5, pp.118, num.ill.bn.e col.nt.e num.tavv.a col.nt. legatura ed. sopracop.fig.a col.

A cura di Luigi Menegazzi. Introduz.di Gian Carlo Menis. Pordenone, GEAPprint Ed. 1987, cm.22x31, pp.VIII,199, num.ill.e tavv.bn.ft.e nt. legatura ed.,sopracop.fig.a col.

Con saggi di M.T.Donati, S.Masseroli, T.Tibiletti, G.A.Vergani. Milano, Skira 2002, cm.24x32, pp.368, 337 illustrazioni e tavole a colori e bn. nel testo, legatura editoriale cartonata, con sopraccoperta figurata a colori.

Milano, Rizzoli per TCI 1980, cm.24x32, pp.103,(1), numerose ill. a col. e molte figg. in bn. in minimale nt., legatura ed.cartonata, sopraccop.fig. a colori. [buon esemplare.] Coll. I Grandi Musei.

Controriforma". Messina, Pungitopo 1987-88, 2 voll. cm.16,5x24, pp.156,175, num.tavv.bn.nt. brossura cop.fig.a col. Coll."Due Tari".

Milano, Bramante 1964, cm.24x28,5, pp.276, 223 ill.bn.e 25 a col.appl.in tavv.nt. legatura ed.sopraccoperta figurata a colori.

Paris, Jouve et Cie Editeurs 1913, cm.13,5x19, pp.196, 21 figg.bn.anche in tavv.ft. rilegatura

Da Pinelli a Uva, da Aldrovandi al processo per Stefano Cucchi. Prefaz.di Gustavo Zagrebelsky, Alessandro Borgonzoni. Con una lettera di Ilaria Cucchi. Milano Il Saggiatore 2013, cm.12,5x19,5, pp.262 brossura cop.fig. Coll.Saggi,311. In Italia in carcere si muore. Alcuni sono suicidi, altri no. E si può morire nel reparto detentivo di un ospedale, come Stefano Cucchi; per strada, come Federico Aldrovandi; legati mani e piedi a un letto di contenzione, come Franco Mastrogiovanni. Si può morire anche durante un arresto, una manifestazione di piazza, un trattamento sanitario obbligatorio. "Quando hanno aperto la cella" porta alla luce le storie di persone che sono entrate in prigione, in caserma o in un reparto psichiatrico e ne sono uscite senza vita. Ricostruisce vicende processuali tormentate, in cui la tenacia di familiari e avvocati si è scontrata con opacità, omertà e, a volte, coperture istituzionali. Racconta di uno Stato che si ricorda di recludere, sorvegliare e punire, ma spesso dimentica di tutelare e rispettare gli individui che gli sono affidati. Prefazione di Gustavo Zagrebelsky e Alessandro Bergonzoni. Con una lettera di Ilaria Cucchi. Nuova edizione aggiornata.