Discorso sulle rivoluzioni.

A cura e con introduzione di Maria Fubini Leuzzi. Torino, UTET 1984, cm.15x23, pp.1033, legatura editoriale in tutta tela, fregi in oro al dorso. Coll.Classici della Storiografia.

Torino, Unione Tipografica Editrice 1860, cm.11x17, pp.XXIV,443, rilegatura in mz.pelle. Edizione Undecima, terza della Bibl.Popolare corretta ed accresciuta.

Firenze, Felice Le Monnier 1858, cm.11,5x18, pp.589, rilegatura in mz.pelle, qualche segno d'uso al margine est. dei piatti e al dorso, firma di apparten. al frontesp. ma compless. buon esempl.

A cura e con intr.di M.Fubini Leuzzi. Torino, UTET 2011, cm.121x19, pp.1033, brossura Coll.Classici Italiani.

Novara, De Agostini Ed. 2006, cm.19,5x26,5, pp.128, num.figg.a col.nt. legatura ed.cop.fig.a col. Coll.Fiori e Piante.

Editions du Rouergue 2003, cm.17x25, pp.176, Broché. Collection.Jean-Pierre Coffe Présente. Accrochées sur un mur ou enroulées autour d'un arbre, en pot ou serpentant sur une pergola, les plantes grimpantes sont présentes dans tous les jardins. Elles offrent une remarquable diversité d'espèces : lierres, glycines, clématites, chèvrefeuille... Pour apprendre à mieux les connaître, Le Monde des plantes grimpantes propose une description détaillée et abondamment illustrée de 160 variétés. Vous y trouverez également tous les renseignements dont vous aurez besoin pour bien les choisir, les planter, les entretenir, les multiplier, ou encore les préserver des maladies et des parasites. Cet ouvrage vous guidera ensuite dans le choix d'un support sur lequel les faire grimper. Enfin, des conseils et des schémas vous permettront de réaliser vous-même les treillages, pergolas et palissades qui mettront vos plantes grimpantes en valeur.

Bologna, Atesa Editrice 1978, cm.22x32, pp.146, mezza pelle e carta decorata, titoli e fregi in oro al dorso. Ristampa anastatica, raccolta dei supplementi al quotidiano di Padova, Tipografia Crescini, Guglielmo Stefani compilatore, 1848. Il giornale forse più fortunato e più celebre che abbia avuto Padova. Suoi fondatori e direttori furono Jacopo Crescini e Guglielmo Stefani, affiancati da molti e noti collaboratori, assidui od occasionali, che vivevano nella città o che con essa avevano contatti politici, letterari ed artistici

Roma, Salerno 2012, cm.13x20, pp.165, brossura copertina figurata. Coll.Aculei,16. Collana diretta da Alessandro Barbero. In una grigia mattina di dicembre del 1870 Cesare Lombroso esaminò il cranio di Giuseppe Villella, originario di Motta Santa Lucia in Calabria e morto a Pavia, dove era detenuto. Il giovane scienziato si convinse di aver fatto una scoperta sensazionale: nacque cosi l'Antropologia criminale, destinata a riscuotere un enorme e controverso successo internazionale. Ladro o brigante, per un secolo e mezzo Villella non fu che un reperto scientifico, il "totem dell'Antropologia criminale". Nel 2009, l'inaugurazione del nuovo allestimento del Museo "Cesare Lombroso" ha provocato la sorprendente resurrezione mediatica del brigante. Oggi è un personaggio mitico, il totem della lotta contro il razzismo antimeridionale, simbolo del riscatto delle popolazioni native del Regno delle Due Sicilie. L'antropologa nativa Maria Teresa Milicia ricostruisce la scarna esistenza del "brigante" su solide basi documentali e propone un'inedita analisi del razzismo attribuito a Lombroso.