Archivio di Stato. Ragusa e sezione di Modica.

soddisfare ogni necessità di recinzione. Malo, Industria Italiana Arteferro 1999, cm.23x30, pp.416, centinai di ill. a col.interc.nt. legatura ed.cop.fig.a col.

Traduz.di Henry Furst. Milano, Longanesi 1956, cm.12,5x19, pp.760, legatura ed. sopracop. Col.La Gaja Scienza,101.

Traduz.di Hado Lyria. Milano, Feltrinelli Ed. 1996, cm.14x22,3, pp.225, brossura cop.fig.a col.con bandelle. Coll.I Canguri. Pepe Carvalho ha mangiato e bevuto troppo, e troppo a lungo. E così si ritira in una stazione termale, disposto a pagare un sacco di soldi per digiunare. Ma Le Terme non è un posto qualsiasi: vi si aggirano personaggi esilaranti e insieme truci, una grottesca commedia umana che ben presto ci appare come una metafora dell'Europa e del suo Sogno. Ma nulla è come appare e il detective Carvalho si troverà coinvolto in una serie di omicidi che sembrano non avere fine. Riuscirà a togliere le maschere ai protagonisti dell'intrigo, in una continua denuncia delle mistificazioni della postmodernità.

Torino, Einaudi Ed. 2018, cm.14x22, pp.240, legatura ed.soprac.fig.a col. Coll.Supercoralli. Con “L’animale che mi porto dentro”, l'autore Premio Strega Francesco Piccolo racconta l'essere maschi, o per meglio dire il doverlo essere, scontrandosi con aspettative, stereotipi e istinti. In un romanzo sospeso tra autoanalisi e finzione, il protagonista passa attraverso timori infantili, brufoli adolescenziali, esperienze sessuali, storie d’amore e crisi dell'età adulta, per ritrovarsi a constatare, momento dopo momento, la propria inadeguatezza. Di cosa è fatto un uomo? Cosa gli è socialmente concesso? Cosa lo connota in maniera innata, istintuale, animale? “L’animale che mi porto dentro” di Francesco Piccolo è un racconto vivissimo, che a tratti assume toni quasi saggistici e che ci aiuta a comprendere un po’ più a fondo cosa comporta appartenere al presunto sesso forte.