Opere.

A cura di Diana Grange Fiori. Introduzione di Yves Bonnefoy. Milano, Arnoldo Mondadori Ed. 1975, cm.11x18, pp.CXVIII,907, legatura editoriale in tuta pelle, in custodia. Coll.I Meridiani. Prima edizione Meridiani Mondadori.

A cura di Marica Larocchi. Milano, SE Ediz. 2004, cm.11x19,5, pp.117, num.figg.bn.ft. brossura, cop.fig.a col.con bandelle. Coll.Piccola Enciclopedia,184.

A cura di Nino Muzzi. Con testo a fronte. Arcidosso, Edizioni Effigi 2016, cm.15x22, pp.220, illustrazioni. brossura copertina figurata a colori. Collana Poesia, 1. Testo Italiano e Francese. Le poesie di Rimbaud con testo francese a fronte.

Sommaire biographique, intr.notices relevé de variantes et notes par Suzanne Bernard et A.Guyaux. Paris, Garnier 1960, cm.12x18,5, pp.LXXII,570, 28 riprodd.ft. brossura cop.fig. Coll.Classiques.

Traduz. integrale di M.Racovska. Firenze, Vallecchi Ed. 1942, cm.10,5x15, pp.236, brossura Coll.Biblioteca.

Falcon New Media 2 cd. durata 92:55 min audio CD. 4013659220657

Milano, Corriere Della Sera su licenza Rizzoli Ed. 2018, cm.15x22, pp.270, brossura Il denaro sul "lettino" dello psichiatra: un personaggio capace di riempire la testa dell'uomo come in una possessione che cancella ogni identità e ogni norma di comportamento civile. Il denaro nell'analisi di uno psichiatra e non di un economista, dunque di chi si occupa di salute della mente e non di tecniche per garantire il benessere economico dell'individuo e dell'intera comunità. E in questa invasione di campo si scopre che il denaro è fonte di malattia. Per chi è povero ma anche per chi ha i forzieri pieni. Vite che ruotano intorno ai soldi, al desiderio di possederli, alla paura di perderli: l'ossessione, la dipendenza, l'angoscia, il lutto... si finisce per ridurre una società al denaro come misura del valore non solo delle cose, ma della stessa persona. L'uomo a una sola dimensione. Nella follia da denaro si corre il rischio di sostituire le banconote agli affetti, che assumono un prezzo in euro. In questa situazione emerge un bisogno di felicità che non è direttamente legato a stati di ricchezza o povertà. Non si tratta di una strategia consolatoria in un momento di crisi dell'economia nazionale e mondiale, ma di un modo per ritrovare il significato della vita e delle relazioni interpersonali.