I dipinti d'altare della Diocesi di Ravenna.

Presentaz.di P.Brigliadori. Con il contr.della Cassa di Risparmio. Bologna, Nuova Alfa Ed. 1994, cm.25x32, pp.265, num.ill.bn.e col.anche a p.pag.nt. legatura ed.in tutta tela, soprac.fig.a col L'autore cerca di riordinare la storia di ogni singola chiesa della diocesi di Forlì, interrogando cronisti, documenti, tele, pietre, tabernacoli e tutti quegli elementi che consentono di ricostruirne le vicende. Così facendo ci presenta un repertorio di opere che ha il valore di riaffermare la vastità artistica del patrimonio italiano nella versione più dichiarata, frontale e manifesta dell'arte di chiesa.

Con la present.di A.Emiliani. Bologna, Nuova Alfa 1997, cm.26x29, pp.316,232 ill.e tavv.a col.nt. legatura ed.in tutta tela,soprac.fig.a col.in cofano.

Con la present.di A.Emiliani. Bologna, Nuova Alfa 1998, cm.26x29, pp.215, 81 tavv.a col.nt. legatura editoriale in tutta tela. sopraccoperta figurata a colori in cofanetto

Forlì, Ist.per i Beni Artistici Culturali 1979, cm.15,5x21,5, pp.137, alcune figg.bn.nt. brossura cop.fig.

Pisa, Pacini Editore 2020, cm.17x24, pp.590, brossura copertina figurata a colori. Coll.Ricerche di Storia. Giovannni di Agnolo Niccolini (1544-1611), membro di una famiglia aristocratica di Firenze, fu ambasciatore residente di Toscana presso la corte di Roma per un lungo periodo (1587-1611), svolgendo il servizio diplomatico sotto sette pontefici, da papa Sisto V a Paolo V. Lasciò memoria manoscritta dei primi anni della sua legazione in un lunghissimo diario-cronaca che racconta gli avvenimenti di cui fu testimone, ma anche attore protagonista, nell'arco di tempo che va dal 1 gennaio 1588 al 30 aprile 1593. Portato alla luce per la prima volta nella presente edizione, il manoscritto del Niccolini mette a disposizione degli studiosi una preziosa testimonianza che descrive molti passaggi cruciali della storia italiana ed europea di questo periodo. Una cronaca densa di avvenimenti e di personaggi che si intreccia con il privato dell'ambasciatore, la cui carriera e le cui aspirazioni vengono ricostruite nella prima parte del libro, grazie alle sue carte personali conservate nell'archivio di famiglia.