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#216074 Dantesca

La Divina Commedia.

Autore:
Curatore: A cura di Gianfranco Bondioni.
Editore: Principato.
Data di pubbl.:
Dettagli: 3 volumi in uno, cm.18,5x26,5, pp.670; 640; 656, brossure copertine figurate.

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Testo, concordanze, lessici, rimario, indici. Prefazione di Carlo .Tagliavini. Nota di Giorgio Caldara. IBM Italia 1981, cm.24x32, pp.XXIV,978, legatura editoriale in tutta pelle.
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Note: legatura con spellature.
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#98586 Dantesca
Recensuit L. Bertalot. Firenze, Olschki Ed. 1920, cm.15x23, 112 pp., Coll.

EAN: 9788822214409
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#208902 Dantesca
Translated with an introduction notes and commentary by Mark Musa. England, Penguin Ed. 1985, cm.12,5x19,5, 399, brossura Coll.Penguin Classics.

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Versione integrale. Ill. di Gustave Dorè. Varese, Crescere Ed. 2021, cm.13x19,5, pp.560, num. tavv.bn.nt. brossura copertina figurata a colori con bandelle. Coll. Grandi Classici.

EAN: 9788883372056
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Milano, Cisalpino Goliardica 1988, cm.11x15,5, pp.XXIII-552, 154 ill.bn.nt.e 3 tavv. brossura Coll.Reprint Antichi Manuali Hoepli. Rist.dell'ediz.1924.

EAN: 9788820505936
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#306182 Dantesca
Roma, Salerno Editrice 2020, cm.18x26, pp.68, brossura sopraccoperta figurata a colori. Coll.Nuova edizione commentata delle Opere di Dante. Pubblicazione del Centro Pio Rajna. Vengono riconosciute due nervature profonde che attraversano tutto il percorso narrativo dell'opera, conferendole uno spessore e un valore semantico passati finora del tutto inosservati: da un lato un nascosto lacerante conflitto ideologico con Guido Cavalvanti, che, esploso dopo la dedica a lui della Vita nuova, effetto di quella dedica, trova il suo esito poi nella Commedia; dall'altro una velata ma progressivamente scoperta ambizione di dare all'opera una valenza per cui essa sia non soltanto il messaggio, pur altissimo, di un poeta, ma il contributo di un uomo di fede che, sostenuto dalla grazia di Dio, intenda adempiere a una missione di salvezza dell'umanità. Perciò l'appello al «sacrato poema», il «poema sacro, / al quale ha posto mano e cielo e terra», che potrà meritargli «l'amato alloro», l'incoronazione poetica, convalida e sigillo del felice compimento della sua “missione”.

EAN: 9788869735806
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#309681 Dantesca
Roma, Salerno Ed. 2020, cm.16,5x24, pp.104, brossura sopraccoperta. Coll.Pubblicazioni del "Centro Pio Rajna". Quaderni della "Rivista di Studi Danteschi",10. Nella critica dantesca è opinione consolidata che le prime esperienze di Dante rimatore siano avvenute nel segno di Guittone: lo proverebbero anzitutto i sonetti che il giovane Alighieri avrebbe scambiato con il suo omonimo Dante da Maiano, e attestati unicamente dalla "Giuntina di rime antiche", l'antologia dell'antica lirica toscana pubblicata dai Giunta a Firenze nel 1527. Tuttavia, le rime di corrispondenza con Dante da Maiano attribuite all'Alighieri dalla Giuntina, in particolare i due sonetti della tenzone del «Duol d'amore» (Qual che voi siate, amico e Non canoscendo, amico), evidenziano uno stile che è troppo simile a quello del Dante minore per non far sorgere il sospetto che siano una falsificazione di quest'ultimo al fine di accreditare sé stesso come corrispondente dell'autore della Vita nuova e della Commedia. E da un'indagine sistematica condotta col sussidio del corpus elettronico della nostra poesia dei primi secoli risulta che, oltre a quelle del «Duol d'amore», anche altre rime di impianto guittoniano riconosciute tradizionalmente come dantesche, in particolare Se Lippo amico e Lo meo servente core, potrebbero essere derubricate a dubbie, se non addirittura a spurie. Ne uscirebbe di conseguenza fortemente indebolita l'idea di un Dante giovanissimo che, prima di seguire la maniera di Guido Cavalcanti, avrebbe poetato nello stile di Guittone. I sei capitoli che costituiscono il libro, già pubblicati separatamente in veste di saggi autonomi, rappresentano la continuazione di una ricerca che ha prodotto nel 2011 un saggio dello stesso autore apparso nella medesima collana (Dante e la paternità del 'Fiore'). Lì, sulla base di riscontri stilistici stringenti, si ipotizzava che a scrivere il Fiore e il Detto d'Amore potesse essere stato Dante da Maiano e non l'Alighieri. Qui, oltre alle questioni di paternità di singole rime, l'interesse del volume è anche metodologico, ai fini di una riconsiderazione teorica dell'attribuzionismo letterario e delle pratiche filologiche che lo riguardano.

EAN: 9788869734717
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