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De historia stirpium commentarii insignes, maximis impensis et vigiliis elaborati, adiectis earvndem vivis plvsqvam quingentis imaginibus, nunquam antea ad naturæ imitationem artificiosius effictis... L'erbario che ha rivoluzionato lo studio delle scienze botaniche. Il più completo e innovativo erbario della scuola tedesca, una splendida raccolta di tavole botaniche. Impresso a Basilea nel 1542, un anno prima del De revolutionibus orbium coelestium di Niccolò Copernico e del De humani corporis fabrica di Andrea Vesalio, il De historia stirpium èil volume che ha fondato la botanica moderna. La descrizione delle 343 piante è condotta con nuovi criteri, che specificano nomenclature, aspetto morfologico e, soprattutto, virtù curative delle singole specie, ed è accompagnata da un notevole corredo iconografico. Le 517 incisioni su legno segnano un importante passo in avanti nella fitografia e sono il frutto della stretta collaborazione tra gli artisti e l'autore, che, per compensarli, volle includere nell'opera i loro ritratti. La riproduzione, ricavata da un superbo esemplare acquerellato della Bibliotheca Antiqua di Aboca Museum, è completata da un fascicolo che approfondisce la biografia dell'autore e gli aspetti tecnico-artistici della stampa e della colorazione. L'esemplare del De historia stirpium utilizzato per la realizzazione del facsimile appartiene alla prima edizione, che venne stampata nel 1542 presso l'Officina Isingriniana di Basilea, in Svizzera. La colorazione all'acquerello dei disegni delle piante è contemporanea e ben conservata. Il colore è corposo nelle figure e nelle grandi foglie, mentre è diluito, acquoso, talvolta impreciso ma sempre evidente, nel piccolo fogliame e nelle radici in genere. Il testo è corredato di 517 tavole silografiche di buona fattura, con incisione semplice e ben marcata.

Autore:
Curatore: Presentazione e contributi di Duilio Contin e Alessandro Menghini.
Editore: Aboca Museum.
Data di pubbl.:
Dettagli: cm.23x35, pp.928, 517 illustrazioni a colori. Il volume è rilegato con una preziosa copertina in cartone e fasciato in similpelle. Esemplare allo stato di nuovo. Mint Copy.

EAN: 9788895642178
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Roma-Bari, Laterza Ed. 1976, cm.17,5x24,5, pp.468, 900 figg.bn.nt. legatura editoriale in tutta tela,con sopracoperta figurata. Coll.Grandi Opere.

EAN: 9788842010531 Note: Lievi segni del tempo alla sovraccoperta, interno come nuovo.
EUR 18.00
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Venezia, R.Ist.Veneto di Scienze, Lettere ed Arti 1916, cm.24,5x34,5, pp.33, 13 ill.bn.in 3 tavv.ft. brossura Coll.Memorie del R.Ist.Veneto di Scienze, Lettere ed Arti,29,fasc.1.
EUR 3.00
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#291564 Diritto
A cura di Silvia Diacciati e Lorenzo Tanzini. Contributi di Enrico Faini e Tomaso Perani. Firenze, Olschki Ed. 2016, cm 17 x 24, vi-166 pp., brossura Biblioteca della «Miscellanea storica della Valdelsa»,28. Lo statuto del 1255 è il primo che si sia conservato per San Gimignano, e uno tra i più interessanti nel panorama delle fonti del Duecento toscano. Già edito in parte da Luigi Pecori nel XIX secolo, il testo è qui pubblicato in una nuova edizione integralmente rifatta sul manoscritto e corredata di alcuni saggi introduttivi, che presentano lo statuto sia dal punto di vista della tradizione documentaria che da quello della storia politica di San Gimignano e della Toscana del XIII secolo, un periodo di grande fioritura per il centro valdelsano. Completano il volume l’indice delle rubriche e l’edizione di alcune aggiunte della seconda metà del Duecento, preliminari a una ulteriore revisione emanata nel 1314. La rilevanza del testo statutario viene collocata in una prospettiva assai complessa di storia documentaria e politica, i cui tratti consentono di collegare la fonte normativa con la varietà di testimonianze superstiti della vita pubblica sangimignanese.

EAN: 9788822264114
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Roma, Salerno Editrice 2018, cm.12x17, pp.96, brossura copertina. Una civiltà aliena sufficientemente evoluta potrebbe avere il suo Aristotele, il suo Dante Alighieri e il suo Beethoven ma filosofia, letteratura e musica sarebbero probabilmente diverse dalle nostre... Quello di cui però possiamo essere certi è che qualunque essere pensante si trova prima o poi di fronte alla necessità di contare e utilizzare i numeri naturali, arrivando alla conclusione che 1577 non è un numero primo perché è 19 volte 83.

EAN: 9788869732959
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