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Santippe. Piccolo romanzo fra l'antico e il moderno.

Autore:
Curatore: Nuova edizione riveduta dall'Autore.
Editore: Casa Editrice Mondadori.
Data di pubbl.:
Dettagli: cm.10x15,8, pp.(4),264,(4), legatura editoriale in mz.pelle, piatti in tela, titoli in nero al piatto anteriore e in oro al dorso,sopraccoperta.

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Verona, Mondadori 1959, cm.13x20, pp.194, legatura ed. Biblioteca Moderna,569.
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Milano, Fratelli Treves Editori 1914, cm.10,5x16,5, pp.XI,248, rilegatura coeva priva del dorso. Prima edizione.
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Bologna, FirenzeLibri Editore 2001, cm.14x21,5, pp.96, brossura copertina figurata. Coll.I Libri di Massimiliano Boni. Romanzi e Racconti,11. Nel 1896 esce, a Milano, il secondo libro di Alfredo Panzini. Il libro si intitola Gli ingenui ed è composto da quattro racconti Nora, Da Novi a Pavia, Per un ribelle e, in "pole position", La cagna nera. Il libro è recensito, da uno dei maggiori critici del tempo, Luigi Capuana. E qui comincia, cioè subito, la sventura, non del signor Bonaventura, ma del lungo racconto o romanzo breve. Difatti il Capuana preferisce tra i quattro racconti, Da Novi a Pavia e considera in modo quasi completamente negativo il racconto della povera cagnetta e del professore. Ma la sfortuna critica del racconto continua nel tempo. Molti critici che dedicano saggi e studi al Panzini, anche di impegno e di notevole valore, o non parlano del racconto o ne parlano in modo fortemente limitativo ponendolo, nei casi migliori allo stesso livello del racconto La biscia, di gran lunga inferiore invece alla storia della cagnetta e del professore. Già due volte sono stati citati i personaggi principali del romanzo breve cioè la cagnetta ed il professore. Difatti il racconto non è solo la storia del professore che prende a ben volere una povera cagnetta randagia, ma questo è certamente il tema fondamentale del romanzo. Tema pericoloso in quanto era facile, nel descrivere i guai della povera cagnetta, cadere nel più vieto sentimentalismo. E di cadere nella retorica nel discorso tenuto in sua difesa dal professore. Pericoli ambedue evitati dall'autore. Altro pericolo, decisamente evitato, nel racconto, dal Panzini, con l'aiuto di Apollo, è stato quello di rendere la cagnetta in modo simbolico (simbolo di tutti i diseredati, uomini e bestie) e nello stesso tempo di renderne la sua individualità ed umanità. Il romanzo breve è senz'altro degno di stare alla pari ai migliori (e molto più celebri) romanzi brevi di Thomas Mann (Tonio Kröger, Disordine e dolore precoce, ecc.) e di altri romanzi brevi di altri autori dello stesso livello.

EAN: 9788876223761
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Romanzo. Bologna, FirenzeLibri Editore 2000, cm.14x21,5, pp.176, brossura cop.fig.a col. Coll.I Libri di Massimiliano Boni. Romanzi e Racconti,10. Il romanzo è il romanzo appunto dell'amore di Catullo per una delle più intelligenti, più belle e brillanti e spregiudicate donne del suo tempo, Clodia moglie del console di Roma Metello Celere e appartenente all'antica e nobile famiglia dei Clodii, che il poeta chiama Lesbia. Amore celebrato nei suoi momenti felici e nei suoi momenti infelici in modo appassionato da Catullo, molto probabilmente il maggior poeta lirico che abbia avuto la letteratura latina. È uno dei più riusciti ro-manzi di Panzini. E per certi versi si può dire che gareggia col grande poeta antico, non si dice vittoriosamente ma con arrivo al traguardo della poesia a non troppa lunga distanza. Stupendi sono, ad ogni modo, alcuni ritratti a cominciare da quello di Clodia. Anche quelli di Cicerone, di Orazio e di Augusto sono ritratti riusciti molto bene. Il Panzini scrisse anche veri e propri studi storici, considerati, però, in modo piuttosto negativo. Probabilmente con ragione. Ma altrettanto pro-babilmente il Panzini storico occorre forse cercarlo nelle sue opere narrative. Cosa che del resto ha un precedente illustre, Alessandro Manzoni, storico molto più valido nel romanzo famoso che nei suoi scritti storici veri e propri. Ad ogni modo anche l'ambiente storico degli amori dei due protagonisti, tra i più turbolenti della storia romana in quanto stava tramontando l'antico e glorioso regime repubblicano e stava imponendosi il principato, è reso molto bene, con appassionato distacco. Stupenda poi è la parte finale del romanzo in cui il tema dell'amore e della morte così caro ai poeti romantici ma che gli scrittori del tardo romanticismo avevano fortemente indebolito, qui nuovamente si riafferma in modo splendido. Alfredo Panzini nacque a Senigallia, in provincia di Ancona, nel 1863 e morì a Roma nel 1939. Si laureò a Bologna con il Carducci. Incominciò presto a insegnare nelle scuole statali. Cominciò presto anche a scrivere bozzetti e racconti o pagine di viaggio. Dopo la sua morte, fu rapidamente dimenticato. Ingiustamente. Tra l'altro uno degli aspetti più negativamente considerati dalla critica del secondo '900, fu proprio la sua opera narrativa. Si accettò, quando si accettò, il Panzini della Lanterna di Diogene e del Viaggio di un povero letterato ma si rifiutò quasi sempre il Panzini narratore. Ingiustamente anche in questo caso. Perché il Panzini scrisse anche opere di narrativa di impostazione modernissima e ricche di poesia, come questa che presentiamo all'intelligente lettore di oggi.

EAN: 9788876223587
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#39021 Ebraica
Un suggestivo viaggio attraverso i secoli per ripercorrere la lunga e travagliata vicenda delle comunità ebraiche del nostro paese, per scoprirne le origini, le tradizioni, la cultura, i contrasti, le tragedie, il contributo insostituibile che hanno dato alla storia d'Italia. Introduz.di Giovanni Spadolini. Roma, Newton Compton Editori 1987, cm.12,5x22,5, pp.258, numerose ill.in bn.nt., legatura ed.in tutta tela, sopraccop.fig.a col. [copia allo stato di nuovo] Coll.Quest'Italia.
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Traduz.di M.A.Cittadini. A cura di Egi Volterrani. Milano, Zanzibar Ed. 1992, cm.12,5x18,7, pp.174, brossura cop.ill.a col.con bandelle.

EAN: 9788885419094
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Fabio Dei, Antonio Fanelli, Giovanni Parlavecchia. Milano, Silvana 2017, cm.17x24, pp.256, 40 figg.a col.nt. legatura editoriale, soprac.fig.a col. La sera del 26 dicembre 1867 le arie di Norma di Vincenzo Bellini inauguravano il Teatro del Popolo di Castelfiorentino, “opera resa necessaria dalla segnalata civiltà del Paese”. Da allora ha attraversato, con complesse vicende proprietarie e gestionali, la storia di Castelfiorentino, divenendo per tante generazioni il luogo dove si sono riflessi gli elementi fondanti della cultura, ma anche dell’impegno e della passione politica dei castellani, per i quali è stato il luogo di formazione per eccellenza. Dopo 150 anni questo Teatro, nel solco di quel grande patrimonio di forze, di volontà, di competenze, di intelligenze, che hanno arricchito e reso più civile la comunità di Castelfiorentino, è parte attiva e insostituibile per una comunità sempre più vasta, che vi trova le adeguate risposte al reale bisogno di cultura e di socialità. Il Comune di Castelfiorentino e la Banca Cambiano 1884 s.p.a., attraverso la Fondazione Teatro del Popolo, sono impegnati a investire risorse nello sviluppo di questa istituzione che accompagna e sostiene pure i cambiamenti dell’identità urbana e socio-culturale. “La comunità di Castelfiorentino – come ha scritto il cittadino onorario Antonio Paolucci – è orgogliosa della sua storia ed è consapevole che non c’è futuro senza memoria”: anche il Teatro del Popolo, ricordando il proprio passato, vuole essere soggetto attivo nel costruire il futuro. Il programma delle iniziative per i 150 anni non è la mera celebrazione di un anniversario ma l’occasione per riflettere su come costituisca un luogo di incontro e un punto di riferimento per la comunità castellana, valdelsana e di più ampi confini. Siamo convinti che il Teatro, pur nel radicale mutare degli scenari sociali, educativi, culturali, artistici, sia ancora il luogo emblematico dove una comunità sempre più vasta e articolata ritrova i sentimenti, l’impegno, la solidarietà, il senso di appartenenza, i sacrifici, le speranze, le passioni, i momenti di gioia, che le sono propri.

EAN: 9788836638512
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#269146 Regione Veneto
Presentazione di Elena Gottarelli. Bologna, Atesa 1975, cm.23x31, pp.36, numerose foto di repertorio in b.n. nel testo, brossura, sovraccoperta figurata.

EAN: 9788870371949
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