Guide down the Danube, from Paris to Marseilles, Ancona, Trieste, Venice, Munich, Strasburg; and from Vienna to Constantinople, Smyrna, Athens, the Morea, and the Ionian Islands. Also, the Route to India by way of Egypt.

Suhrkamp 1986, cm.12x20, pp.636, legatura editoriale copertina.

Milano, per Borroni e Scotti 1856, 2 voll.rilegati in uno. cm.7x11, pp.208,218, rilegato in mz.pelle. Non comune.

Traduz.di Pier Francesco Paolini. Milano, Rizzoli Ed. 1988, cm.14x22, pp.676, brossura copertina figurata a colori. Coll.La Scala.

Firenze, 3 marzo-15 luglio 2012. A cura di Francesca Bardazzi e Carlo Sisi. Venezia, Marsilio-Fondazione Palazzo Strozzi 2012, cm.24,5x30, pp.287, num.tavv. e ill.bn.e col.ft.nt brossura copertina figurata a colori. Il rapporto dei pittori impressionisti americani con l'Italia, e in particolare con Firenze, fu particolarmente intenso tra la metà dell'Ottocento e l'inizio del Novecento. Dopo la guerra di secessione centinaia di pittori approdarono in Italia: Firenze, Venezia, Roma, erano al centro del grand tour, luoghi mitici per chi voleva conoscere e studiare l'arte del passato. Dai maestri preimpressionisti come Winslow Homer, William Morris Hunt, John La Farge, Tomas Eakins ai grandi precursori come John Singer Sargent, Mary Cassati, James Abbott McNeill Whistler, alle opere degli artisti che soggiornarono a Firenze, e fra questi alcuni esponenti del gruppo propriamente impressionista americano, i Ten American Painters (William Merrit Chase, John Henry Twachman, Frederick Childe Hassam) e Franck Duveneck.