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Il grande saccheggio. L'età del capitalismo distruttivo.

Autore:
Editore: Laterza.
Data di pubbl.:
Collana: Coll.Economica Laterza.
Dettagli: cm.14x21, pp.272, brossura con bandelle. Coll.Economica Laterza.

Abstract: "Dovrebbe apparire chiaro che non ci sarà "ripresa" e che non è il caso di aspettarla. Godot non arriverà. Oggi dovrebbe apparire evidente una realtà elementare. Occorre travalicare i confini della cultura economica che ha generato la crisi, per comprendere che non si è verificato un semplice guasto. Non è una ammaccatura della carrozzeria. È il motore, il cuore della macchina, che è bloccato dalla ruggine e non ce la fa più." Piero Bevilacqua non ha dubbi: la crisi esplosa nel 2008, e tuttora in corso, non è semplicemente il frutto di una speculazione finanziaria finita male per assenza di regole. È invece il segnale di "una crisi di sistema" che si esprime in una gigantesca disuguaglianza nella distribuzione della ricchezza e in una organizzazione della società che non corrisponde più alle potenzialità produttive del capitalismo del nostro tempo. Pensare di "uscire dalla crisi" con la semplice regolamentazione dei mercati finanziari è un'illusione. Occorre riorganizzare interamente la società. L'immensa ricchezza che il capitale è oggi in grado di produrre, che potrebbe fornire benessere e libertà all'umanità intera, poggia su pilastri culturali e su un'architettura sociale ancora sostanzialmente ottocenteschi. I rapporti tra gli stati, gli orari di lavoro, i ritmi della vita quotidiana, l'organizzazione delle città, il nostro rapporto con la natura, tutto si regge ancora entro i vincoli e le culture della vecchia società industriale.

EAN: 9788842099789
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#304861 Economia
Roma-Bari, Laterza 2009, cm.14x21, pp.258, brossura copertina figurata a colori. Coll. Economica Laterza,497. Ciò che continuiamo a chiamare sviluppo, l'insieme dei processi economici e sociali che nell'ultimo mezzo secolo ha moltiplicato i redditi individuali degli occidentali, elevato il loro benessere materiale, innalzato il loro orizzonte culturale, esteso gli spazi di libertà e rafforzato la loro partecipazione democratica, si è concluso: anzi si è rovesciato nel suo contrario. Oggi il meccanismo spontaneo della crescita non garantisce però benessere materiale ai cittadini. Piero Bevilacqua passa in rassegna le spie rosse che lampeggiano impazzite nella nostra paradossale "civiltà del benessere". La sua non è la "consueta lamentazione dell'ambientalismo" ma un'indagine su scala mondiale e a vasto spettro di ambiti sociali, alla ricerca di una spiegazione all'inspiegabile: perché nelle società più ricche, come gli Usa e il Giappone, la crescita del reddito monetario degli individui si accompagna a un sensibile aumento della loro privata infelicità, a un perdita sempre più evidente di relazioni sociali, a un impoverimento affettivo dei rapporti umani, al precipitare degli individui in una dimensione di competizione affannosa? Perché il mondo del lavoro richiede ai cittadini una flessibilità che non ha nulla di umano e impedisce una normale pianificazione di vita? Perché nel Terzo Mondo, a fronte dei pochi nuovi ricchissimi, dilaga la miseria e una vera e propria schiavitù di ritorno? Come si spiega la paralisi della politica di fronte a questo panorama dissestato?

EAN: 9788842089698
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Roma, Donzelli Ed. 2005, cm.14x20, pp.236, br.cop.fig.a col. Coll.Virgolette,11. È davvero un altro mondo l’Italia del Sud? O non appartiene in tutto e per tutto all’esperienza storica del nostro paese, dell’Occidente, dello sviluppo? E in che cosa consiste, allora, la «questione meridionale», dove si annidano le specificità, le differenze, le distonie rispetto al resto del paese? In un momento in cui il tradizionale schema del dualismo italiano si colora di toni particolarmente polemici, tanto da riproporsi in tutta la sua dirompente carica politica, questo libro, uscito per la prima volta nel 1993 e divenuto ormai un piccolo «classico», si offre quale lucida e pacata sintesi di un decennale lavoro di ricerca. Fuori da ogni retorico preconcetto, Piero Bevilacqua ricostruisce la storia di una grande, contraddittoria e contrastata trasformazione, che ha visto interagire di volta in volta forze di diversa natura e portata: l’ambiente fisico e l’insediamento umano; il lavoro e l’emigrazione; le agricolture e le industrie; le città e i paesi; i proprietari, i professionisti, i notabili; la politica e i gruppi dirigenti; lo Stato e l’intervento straordinario; il clientelismo e la mafia. Di là dalle abusate categorie di «arretratezza» e «sottosviluppo», prende forma così la vicenda di un mondo in movimento, articolato nei suoi spazi interni, e partecipe dei processi più vitali caratteristici del nostro paese, dell’Europa e dell’Occidente in età contemporanea.

EAN: 9788879899529
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