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L'Impossibile. Storia di Topi seguito da DIANUS e L'ORESTIADE.

Autore:
Curatore: Traduz.di Renato Baldassini.
Editore: SE Ediz.
Data di pubbl.:
Collana: Coll.Testi e Documenti,303.
Dettagli: cm.13x22, pp.153, brossura con bandelle,copertina figurata a colori. Coll.Testi e Documenti,303.

Abstract: Come i racconti fittizi dei romanzi, i testi che seguono - almeno i primi due - si offrono con l'intenzione di rappresentare la verità. Questo non significa che io sia portato a conceder loro un valore convincente. Non ho voluto barare. D'altra parte non esiste romanzo che, in linea di massima, possa barare. E io non potevo presumere di riuscirci meglio di un altro. Credo persino che in un certo senso i miei racconti attingano chiaramente l'impossibile. Queste evocazioni hanno in verità una grevità penosa. Una grevità che si lega forse al fatto che l'orrore ha talvolta avuto nella mia vita una presenza reale. Può anche darsi che soltanto l'orrore, sia pur colto nella finzione, mi abbia permesso di sfuggire al sentimento di vuoto della menzogna... Il realismo mi sembra un errore. Soltanto la violenza si sottrae al sentimento di povertà delle esperienze realistiche. Soltanto la morte e il desiderio hanno la forza che opprime, che spezza il respiro. Soltanto l'eccesso del desiderio e della morte permette di attingere la verità. Si apre dinanzi alla specie umana una duplice prospettiva: da un lato la prospettiva del piacere violento, dell'orrore e della morte - esattamente quella della poesia - e, in senso opposto, quella della scienza o del mondo reale dell'utilità. Soltanto l'utile, il reale, hanno un carattere di serietà. Non possiamo mai arrogarci il diritto di preferirgli la seduzione: la verità ha dei diritti su di noi. Ha su di noi persino tutti i diritti.

EAN: 9788867235315
EUR 20.00
-35%
EUR 13.00
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(Prima Ediz.Italiana). Traduzione di Andreola Pizzetti. Roma, Editrice L'Airone 1969, cm.13,5x21,5, pp.154, legatura ed. sopraccop.fig.bn. Coll.Le Nuove Esperidi,4.
EUR 36.00
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Paris, Gallimard 1970, un vol.di 12, cm.14x22,5, pp.461, brossura (ottima copia). Collection Oeuvres Complètes de Georges Bataille. Prima edizione.

EAN: 9782070267941
EUR 32.00
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#277242 Religioni
Testo stabilito da Thadée Klossowski, traduz.di Renzo Piccoli, con uno scritto di Paola Alberti. Milano, SE Ediz. 2020, cm.13x22, pp.119, brossura con bandelle, cop.fig.a col. Coll.Conoscenza Religiosa,29. "La morte di Dio non è stata soltanto l'«evento» che ha suscitato, nella forma che noi conosciamo, l'esperienza contemporanea: essa ne disegna indefinitamente il grande sostegno scheletrico. Bataille sapeva bene quali possibilità di pensiero questa morte poteva aprire, e in quale impossibilità essa impegnava il pensiero. Cosa vuol dire, infatti, la morte di Dio se non una strana solidarietà tra la sua inesistenza che esplode e il gesto che lo uccide? Ma cosa vuol dire uccidere Dio se non esiste, uccidere Dio che non esiste? Probabilmente, vuol dire ucciderlo perché al tempo stesso non esiste e affinché non esista (è la risata). Uccidere Dio per liberare l'esistenza da questa esistenza che la limita, ma anche per ricondurla ai limiti che questa esistenza illimitata cancella (è il sacrificio). Uccidere Dio per ricondurlo a quel nulla che egli è; per manifestare la sua esistenza nel cuore di una luce che la fa fiammeggiare come una presenza (è l'estasi). Uccidere Dio per perdere il linguaggio in una notte assordante, e perché questa ferita lo faccia sanguinare fino a che zampilli un «immenso alleluia perduto nel silenzio senza fine» (è la comunicazione). La morte di Dio non ci restituisce a un mondo limitato e positivo, ma a un mondo che si snoda nell'esperienza del limite, si fa e si disfà nell'eccesso che lo oltrepassa." (Michel Foucault) Testo stabilito da Thadée Klossowski. Con uno scritto di Paola Alberti.

EAN: 9788867235889
EUR 19.00
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#313058 Filosofia
Traduzione di Andrea Zanzotto. Con uno scritto di Maurice Blanchot. Milano, SE 2023, cm.13x22, pp.232, brossura copertina figurata a colori. Collana Testi e Documenti,48. «L'aspirazione estrema, incondizionata, dell'uomo è stata espressa per la prima volta da Nietzsche a prescindere da un fine morale e dal servizio di un Dio. Nietzsche non può definirla con precisione ma essa lo anima, egli la assume sotto tutti gli aspetti. Ardere senza rispondere a qualche imperativo morale, espresso drammaticamente, è certo un paradosso. È impossibile predicare o agire partendo da queste premesse. Ne deriva un risultato sconcertante. Se di uno stato d'ardore noi non facciamo più la condizione di un altro, successivo e dato come bene attingibile, lo stato proposto sembra una pura folgorazione, uno struggimento vuoto. [...] Nietzsche non ebbe chiara coscienza di questa difficoltà. Dovette constatare il suo fallimento: seppe alla fine che aveva parlato al deserto. Eliminando l'obbligo, il bene, denunciando il vuoto e la falsità della morale, distruggeva il valore d'efficacia del linguaggio. La fama tardò e poi, quando venne, egli non poté più far nulla. Nessuno rispondeva alla sua attesa. Oggi credo di dover dire: quelli che lo leggono e lo ammirano, lo scherniscono, ed egli lo seppe, lo disse. Escluso me? (semplifico). Ma tentare di seguirlo come lui chiedeva significa abbandonarsi alla stessa prova, allo stesso suo smarrimento. [...] Oggi trovo giusto affermare il mio smarrimento: ho cercato di trarre da me stesso le conseguenze di una chiara dottrina, che mi affascinava come la luce: ho ricavato quasi sempre angoscia e l'impressione di soccombere. Ma anche soccombendo non lascerei l'aspirazione di cui ho parlato. O piuttosto questa aspirazione non potrebbe lasciarmi: morirei, ma non tacendo per questo (credo almeno): augurerei a quelli che amo di resistere o di soccombere a loro volta. C'è nell'essenza dell'uomo una tensione violenta, verso l'autonomia, la libertà dell'essere. Libertà certo interpretabile in diversi modi: ma chi oggi si stupirebbe che si muoia per essa? Le difficoltà che incontrò Nietzsche – abbandonando Dio e il bene eppure continuando a bruciare del fuoco di coloro che per Dio e per il bene si fecero uccidere – le incontrai anch'io a mia volta. La solitudine scuorante ch'egli ha descritto ora mi toglie le forze. Ma la rottura con le entità morali dà all'aria che respiro una verità così grande che preferirei vivere da paralizzato o morire piuttosto che ricadere nella schiavitù». Postfazione di Maurice Blanchot.

EAN: 9788867234288
EUR 25.00
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Venezia, Marsilio Ed. 1996, cm.15x21, pp.XV-134, brossura cop.fig.a col. Coll.Saggi.

EAN: 9788831762991 Note: Lievi tracce d'uso alla copertina.
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A cura di Bruno Basile. Roma, Salerno Ed. 1994, 2 tomi in custodia. cm.7,5x11,5, pp.XLVI,2096 complessive, legature editoriali in tutta pelle, titoli in oro al piatto anteriore e dorso. Coll.I Diamanti. In due tomi tascabili ed eleganti, il canzoniere immenso del Tasso. Immenso per il numero di componimenti (1708 - un unicum nella letteratura italiana) e per la loro importanza storica. La ricchezza tematica e metrica fa delle Rime uno dei più fervidi laboratori sperimentali della lirica tra Rinascimento e Barocco. Correda l'edizione un'ampia introduzione e ricche note di commento.

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Milano, Jaca Book Ed. 2001, cm.15x23, pp.285, num.ill.bn.nt. brossura cop.fig. Coll.Saggi di Architettura,560.

EAN: 9788816405608
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#291504 Architettura
Storiografia artistica, cultura antiquaria e letteraria nel cuore d'Europa tra Sette e Ottocento Atti del Convegno di Studi (Udine, 21-23 novembre 2018). A cura di Paolo Pastres. Firenze, Olschki Ed. 2020, cm 17 x 24, xii-294 pp. con 16 tavv. f.t., brossura Biblioteca dell''«Archivum Romanicum». Serie I: Storia, Letteratura, Paleografia,501. Per cinque anni, dal 1796 al 1801, l’abate Luigi Lanzi visse a Udine, costretto dagli eventi che avevano investito l’Europa. Nel corso di quel periodo il grande storico si impegnò soprattutto alla revisione della Storia pittorica, appena pubblicata, avviandone una nuova edizione, la definitiva, che apparirà solo nel 1809. Nel corso del lustro udinese Lanzi si dedicò anche a importanti scritti di carattere antiquario e spirituale. Il volume, attraverso un’ampia serie di interventi, si concentra sugli anni udinesi di Lanzi, finora poco indagati, ricostruendo le circostanze del soggiorno, la fitta rete di rapporti instaurati e offrendo molte novità sulla sua biografia e gli studi. Inoltre, viene affrontata la fortuna europea della Storia pittorica, la quale ha goduto di diverse traduzioni ed è stata a lungo un fondamentale modello storiografico. Si tratta, dunque, di un’opera di notevole rilievo e originalità nella pur ampia bibliografia dedicata a Lanzi, che consente di approfondirne il pensiero, specialmente come storico della pittura italiana, e cogliere l’interesse della sua residenza a Udine a cavallo tra Sette e Ottocento.

EAN: 9788822266972
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