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L'ossessione celeste. Lettere, memorie, discorsi.

Autore:
Curatore: Prefazione di Laura Madella.
Editore: Medusa Edizioni.
Data di pubbl.:
Collana: Coll.Le Porpore,137.
Dettagli: cm.14x22,5, pp.154, brossura, sopraccoperta figurata a colori. Coll.Le Porpore,137.

Abstract: «Astrazione dopo astrazione - scrive Laura Madella concludendo l'introduzione a questa antologia di saggi, lettere e memorie di Saint-John Perse -, la spaventosa disinvoltura di Perse con i dizionari scientifici conduce sempre agli elementi, costituenti irriducibili di ogni aspetto della natura, e dunque dell'uomo e della sua storia. Nel 1921 aveva scritto a Conrad dalla Cina che il mare era per lui un quinto elemento distinto dall'acqua, che circolava nelle sue vene insieme al sangue e che l'ossessionava, fin dal ricordo dell'infanzia trascorsa a Guadalupa. Negli scritti qui raccolti, invece, l'elementale caraibico di Saint-John Perse resta defilato e la poesia rampolla con l'acqua dolce delle fonti (Valéry Larbaud) e cade con il fuoco delle folgori celesti (Dante, Alain Bousquet). Oppure brilla discreta, devotamente accudita dai gesti umani, nella luce delle lampade di città, come accade nella lunga prefazione scritta per le opere di Léon-Paul Fargue. Sempre consapevole della sua statura, attenta, seria, ancorché gentile, garbata; grave, se serve. E allora, da capo, affascinante, inattuale e lontana. Per il lettore curioso non esiste invito al viaggio migliore di questo».

EAN: 9788876984440
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Paris, Gallimard 1957, cm.19x26, pp.188, brossura Première édition.
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Antologia lirica. A cura di Romeo Lucchese. Milano, Ediz.Accademia 1972, cm.12x21, pp.240, legatura editoriale cartonata, copertina illustrata a colori. Coll.Il Maestrale.
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Traduzione di Luana Salvarani, introduzione di Alessandra Rivali. Milano, Medusa Edizioni 2016, cm.14x22, pp.102, brossura sopraccoperta figurata a colori. Coll.Le Porpore,105. "Saint-John Perse (Guadalupa 1887 - Giens 1975), pseudonimo di Marie-René Alexis Saint-Leger Leger, è il poeta degli spazi sconfinati, dei Venti e delle Nevi dei grandi poemi sulla Natura rischiarati dai bagliori di Baudelaire e di Rimbaud. La sua poesia, ricorda Manrico Murzi, "è quella di un enciclopedico, che per immagini e metafore, attinge alle tante discipline dello scibile umano: astronomia e astrologia, botanica e zoologia, esoterismo ed ennetismo, alchimia è chimica, entomologia e mineralogia...". Eppure anche dopo il Nobel del 1960, "per il volo sublime e il linguaggio evocativo della sua poesia che in modo visionario riflette gli stati del nostro tempo", Romeo Lucchese, suo infaticabile traduttore, si rammaricava del fatto che in Italia l'opera di Perse restasse incompresa. "Poeta per poeti", "poeta diffìcile", così la condanna. A oggi, purtroppo, il vento non è mutato. Perse è un esiliato dal nostro Canone. E l'esilio è una delle grandi ossessioni della sua poesia. Come per Ovidio, Dante Brodskij. Queste Lettere a mia madre dalla Cina, tradotte da Luana Salvarani, risultano cosi indispensabili per riportare la giusta attenzione sul grande Dimenticato. Sono lettere che risalgono agli anni della delicata missione diplomatica in Cina (1916-1921). Grazie a quell'esperienza, il poeta, che aveva già pubblicato Images à Cmsoé ( 1909) ed Éloges, (1911) ideò la sua fortunata Anabasi. Fuoco, terra, aria e acqua. Acqua di mare, soprattutto..." (Alessandro Rivali)

EAN: 9788876983726
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Traduzione di Romeo Lucchese. Ediz.con testo a fronte. Milano, Lerici Ed. 1969, cm.13,5x23, pp.334, tavv.bn.ft. legatura editoriale in tutta tela, in cofanetto in mezza tela. Coll.Poeti Europei,29.
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Vicenza, Neri Pozza 2018, cm.14x21,5, pp.300, brossura copertina figurata. Coll.I Narratori delle Tavole. Milano, anni Novanta. Ogni giorno Caterina raggiunge l'ospedale dove è ricoverato il cugino Michele, si siede e aspetta. L'infermiera giovane con gli occhiali spessi, a cui ogni tanto domanda se lui riesca a sentirla, le risponde che non ci sono certezze in casi del genere; c'è chi prova con la musica, qualcuno legge a voce alta, altri parlano e fingono di non accorgersi delle risposte che non arrivano mai. Caterina ha comperato un quaderno, fogli spessi e bianchi su cui ricostruire la storia sua e di Michele, e della loro famiglia. Un modo per riordinare quelle «tessere della memoria» che compongono il passato, e per tracciare una strada che ricondurrà Michele a casa, quando si sveglierà stordito e confuso, come un cane bastardo strappato troppo presto alla tana. I primi ad affacciarsi sulla pagina sono naturalmente Sandro e Teresa, i genitori. Al tempo della nascita di Caterina, Sandro lavorava per una grande multinazionale americana: giacca e cravatta dal lunedì al giovedì, il venerdì un anticipo di weekend in camicia. Teresa allora era la più giovane insegnante di matematica dell'istituto tecnico. Disegnava sulla lavagna con i gessetti colorati e nella voce aveva la poesia di certi giorni d'estate. Michele aveva quattro mesi quando sua madre, Anna, la sorella di Sandro, lo lasciò tra le sue braccia. Piccola, agile, uno scricciolino col naso affilato, labbra carnose e una passione per violino e viola, in quei giorni di venti anni prima Anna non poteva prendersi cura del suo bambino. Inseguiva la sua guerra. Una guerra di cui i giornali del tempo non parlavano apertamente, ma che era visibile nei bastoni con i drappi rossi, nelle bombe incendiarie durante i cortei, nei pestaggi, nelle spranghe, nei coltelli, nelle piazze esplose e piene di sangue, nei treni saltati. Qualcuno diceva è come in Cile, e allora poteva capitare che una ragazza come Anna pensasse che fosse giunta l'ora di suonare tutt'altra musica, la musica del tempo, il triste spartito degli anni di piombo. Come uno scrigno dei ricordi, il quaderno di Caterina si affolla di vicende, destini e storie trascorse finché, come da ogni scrigno che si rispetti, non affiora da un doppio fondo una rivelazione inaspettata, un segreto che muterà radicalmente non soltanto il rapporto tra Caterina e Michele, ma la sua stessa esistenza.

EAN: 9788854515802
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