Poussin et Moïse. Du dessin à la tapisserie. Vol.I.

Roma, Accademia di Francia, 7 aprile - 5 giugno 2011. In collaborazione con il Musée des Beaux-Arts de Bordeaux. Drago Arts & Communication 2011, 2 voll. cm.23X32, pp.122, brossura copp.figg.a col.

Firenze, Accademia della Crusca 1983, cm.17x23, pp.197, brossura. Coll.Studi di Grammatica Italiana. 8887850135 Nel saggio che qui vi presento vorrei analizzare e definire l'infinito sostantivato italiano. Questo costrutto pone diversi problemi, di analisi sintattica come d'interpretazione semantica, ma finora non è mai stato studiato sistematicamente. Nel lontano 1967, quando l'intenzione di fare un tale lavoro era ancora un sogno che un progetto vero e proprio, il Migliorini lo confermò, scrivendo a questo proposito: «non esiste alcuna monografia sulla sostantivazione del verbo, e l'argomento è abbastanza interessante per formare l'oggetto di ampi spogli» (lettera del 19 ottobre 1967). da allora la situazione non è cambiata molto: esiste qualche articolo, e vi sono brevi cenni negli studi sull'infinito in generale: ma nessuno ha cercato di dare una visione d'insieme sul problema. All'italino mana quindi sempre una monografia cui alluse il Migliorini. L'assenza di un modello preciso per il lavoro costituisce naturalmente un problema importante, ma ha nello stesso tempo il vantaggio di offrire una maggiore libertà. Avendo scelto un'impostazione storica, mi sono imbattuto sin dall'inizio nel problema della costituzione d'un corpus che doveva includere testi ripartiti lungo la storia della lingua italiana.

Firenze, Olschki Ed. 1950, cm.21x30, pp.XXX,358 pp. con 10 tavv., brossura.

Discorso pronunciato il 6 agosto 1999. Pisa, Associazione degli Amici di Pisa, 2000, 16,5x25, pp.24, fascicolo.

Milano, Ulrico Hoepli Editore-Libraio 1933, cm.13x19, pp.XV,(1),486,(2), br., sopraccop. rimboccata, piatto ant. e dorso con titoli e impress. in nero e oro. (lievi fioriture alle prime e ultime cc. e interni uniformemente ingialliti ma buon esemplare.)