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#317972 Dantesca

In Laude di Dante.

Autore:
Curatore: A cura di Leonella Zupo.
Editore: Aurora Boreale.
Data di pubbl.:
Dettagli: cm.14,8x21, pp.104, brossura. Collana Telestérion.

Abstract: Il Trattatello in laude di Dante di Giovanni Boccaccio rappresenta non solo la prima biografia del Sommo Poeta, ma anche una delle prime vere e proprie biografie così come le intendiamo nella più attuale delle accezioni. L'immagine che di Dante ci restituisce Boccaccio risulta quella di una personalità pervasa e grondante di spiritualità, il cui unico impegno avrebbe però dovuto ruotare solo attorno alla produzione poetica. A tal proposito, il Certaldese coglie l'occasione per illustrare la propria visione sul ruolo dell'intellettuale, che - a suo avviso - non dovrebbe tralasciare l'attività poetica per concentrarsi su altri aspetti della vita civile, quali ad esempio l'impegno politico. Vi troviamo poi preziosissime informazioni sugli studi dell'Alighieri, sul suo carattere, sul suo aspetto fisico, sui suoi legami affettivi e familiari, oltre a una strenua difesa dell'utilizzo da parte del Sommo Poeta della lingua Volgare e a un deciso anatema contro Firenze, colpevole di averlo esiliato. Dante ha certamente rappresentato l'emblema di Giovanni Boccaccio, orientandolo nella sua navigatio letteraria, e questa opera preziosa ne è fulgida testimonianza.

EAN: 9791255040255
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Introduzione, bibliografia, cronologia. In appendice pagine di critica. Firenze, Remo Sandron 1971, cm.14,5x20,5, pp.306, brossura. Testi italiani Fondamentali a cura di Enzo Noè Girardi e Lisseno Maselli.
EUR 9.00
Disponibile
A cura di Nicola Bizzi. Prato, Aurora Boreale 2023, cm.14,8x21, pp.68, brossura. Collana Simboli & Miti. La Caccia di Diana, a lungo ritenuto di attribuzione incerta e trascurato dalla critica, ma oggi riconosciuto come una delle più importanti opere del "periodo napoletano" di Giovanni Boccaccio, è un poemetto di diciotto canti in terzine dantesche che celebra in chiave allegorico-mitologica alcune gentildonne napoletane della corte della Regina Giovanna. La sua stesura risale quindi verosimilmente agli anni 1333-34. Le ninfe, seguaci della casta Diana, si ribellano alla Dea e offrono le loro prede di caccia a Venere, che trasforma gli animali in bellissimi uomini. Tra questi vi è anche il giovane Certaldese che, grazie alla mistica dell'amore, diviene un uomo pieno di virtù. Il poemetto, che custodisce e a occhio attento vela l'autentica identità di Madonna Fiammetta, propone dunque la concezione cortese e stilnovistica dell'amore che ingentilisce e nobilita l'essere umano, ma anche il richiamo iniziatico all'elevazione spirituale e all'amore per la Sophia, la Divina Sapienza. Per molti secoli dimenticato e caduto nell'oblio, La Caccia di Diana venne riscoperto dal filologo e letterato Ignazio Moutier, che lo pubblicò a Firenze nel 1832.

EAN: 9791255042754
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A cura di Irene Iocca. Roma, Salerno 2016, cm.14,5x22, pp.LXXVIII,214, brossura con bandelle. Coll.Testi e Documenti di Letteratura e di Lingua,XXXIX. Edizione numerata in 999 esemplari. "La Caccia di Diana" è con ogni probabilità la prima opera in versi di Giovanni Boccaccio. Se il titolo ne denuncia l'ambientazione mitologica e la materia venatoria, questo poemetto in terzine, composto in lode delle dame appartenenti alle maggiori famiglie della corte di Roberto d'Angiò, è attraversato anche da una forte componente amorosa: tra le nobildonne napoletane invitate da Diana in persona a prendere parte a una battuta di caccia c'è anche una fanciulla senza nome, la «bella donna il cui nome si tace», amata dal poeta e a lui destinata; sarà lei a guidare la ribellione quando, conclusa la caccia, le dame insorgeranno contro la fredda Diana decise a diventare fedeli di Venere. Una metamorfosi prodigiosa sancirà il trionfo della dea dell'amore: le prede catturate diventano prima uomini e poi amanti. Anche il poeta partecipa al miracolo, trasformandosi da bestia ad amante cortese. Le diverse tradizioni che Boccaccio fonde nella Caccia sono illustrate nell'introduzione del volume, nella quale si affrontano le principali questioni poste dal poemetto: oltre a ripercorrerne la storia dell'attribuzione e il problema relativo alla sua cronologia, se ne indaga la struttura metrica (l' opera ha un posto di qualche rilievo nella fortuna della terza rima) e la ricchezza del lessico. Il volume pubblica il testo critico della Caccia, fondato sul riesame dell'intera tradizione manoscritta, accompagnato da un commento che mira a valorizzare i rapporti con la tradizione precedente, a partire dal modello narrativo di Dante, puntando anche a far emergere la componente popolare e giullaresca rimasta finora più in ombra rispetto alla dimensione galante. La nuova edizione offre un testo rinnovato ed è corredata di una nota al testo che dà conto delle scelte editoriali legate alla sostanza e alla lingua del poernetto. Destinata a svolgere un ruolo importante nel Quattrocento, la Caccia è di fatto un prodotto letterario nuovo, che ai lettori moderni consente anche di osservare in nuce molti dei temi che saranno poi centrali delle opere più mature di Boccaccio.

EAN: 9788869731501
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Disponibile
Bologna, Licinio Cappelli Editore 1938, cm.13x19,5, pp.280, brossura. Coll.Scrittori Italiani. Collezione diretta da Giovanni Crocioni.
EUR 8.00
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