CARRELLO vai al carrello
Libri
Totale
SPESE DI SPEDIZIONE GRATIS
PER IMPORTI SUPERIORI A
35 € IN ITALIA
70 € IN EUROPA

Il tribunale della storia. Processo alle falsificazioni.

Autore:
Editore: Rizzoli.
Data di pubbl.:
Dettagli: cm.15x22,5, pp.304, legatura editoriale cartonata, sopracoperta figurata a colori. Collana Saggi Italiani.

Abstract: Viviamo tempi di cancellature, riscritture e revisioni, di riconsiderazione degli eventi e dei fenomeni della storia che hanno portato, in anni recenti, a prese di posizione e dichiarazioni epocali: capi di governo che si scusano in nome del proprio Paese per torti od omissioni, per il ruolo svolto dai loro Stati in vicende più o meno lontane. È quindi un elemento di scottante attualità che accende la scintilla di questo libro: accostare nell'aula del «tribunale della storia» le tesi dell'accusa, le arringhe della difesa, i controinterrogatori degli imputati per acquisire nuovi elementi di conoscenza e di giudizio. Tenendo sempre presente che, come scrive Paolo Mieli, «le pubbliche scuse non equivalgono a sentenze definitive. Sono prese d'atto di una modificata percezione delle vicende del passato. Altre ne verranno». Così, da Fidel Castro a Mussolini, passando per Vittorio Emanuele III, Filippo V e perfino Gesù di Nazareth, Mieli riesce, con la brillantezza del grande divulgatore e l'acume dell'attento osservatore dei nostri giorni, a spiegare in cosa consista l'applicazione di un metodo «giudiziario» per una rivisitazione dei fatti e delle figure della storia. «A patto che, beninteso, tale metodo sia utilizzato in modo comprovatamente onesto. In caso contrario, tutto sarà stato inutile.» Il vero processo, dunque, necessario e prezioso, è quello contro ogni tipo di falsificazione. Ed è «il risultato del lavoro del tribunale della storia, tribunale che nell'era dell'informazione diffusa è sempre riunito. In seduta permanente».

EAN: 9788817158848
EUR 18.00
-55%
EUR 8.00
Ultima copia
Aggiungi al Carrello

Vedi anche...

Milano, Rizzoli Ed. 2017, cm.14,5x22, pp.348, legatura editoriale cartonata sopracoperta figurata a colori. L’Italia è un Paese pieno di contraddizioni e di problemi, ma anche di bellezza, di talento e di verità. Paolo Mieli con Il caos italiano cerca di fare chiarezza sulla condizione nostrana e lo fa con il consueto piglio giornalistico e storico dove mette a fuoco ogni situazione da quella politica a quella economica sino a giungere a quella sociale. Ad ogni livello c’è una certa confusione che non permette di vedere le situazioni con chiarezza e quindi di affrontarle con raziocinio. Bisogna quindi fare conto sulla memoria, osservare il passato per considerare il presente. Non vuole Mieli rivolgersi al passato in cerca di una legittimazione delle scelte di oggi, ma cerca di individuare in tempi lontani, a volte non troppo, contraddizioni che ci aiutino a modificare o a mettere a registro quel che pensiamo adesso. Paolo Mieli ricostruisce così storie grandi e piccole e le paragona con quelle contemporanee, mostrando al lettore che il caos non ci porta mai troppo lontano. Dal ricordo collettivo a quello individuale, Il caos italiano si rivolge poi al futuro, cercando una strada che non sia fatta solo di speranza o di sogno, ma di certezze reali e che possano trovare un riscontro nella quotidianità.

EAN: 9788817095747
EUR 20.00
-50%
EUR 10.00
Ultima copia
Milano, Rizzoli 1999, cm.14x22, pp.369, legatura editoriale in tutta tela con sovracopertina. Il volume, attraverso libri e documenti pubblicati o venuti alla luce in questo scorcio di fine millennio, aiuta a capire i problemi di adesso. Paolo Mieli si dichiara erede di due grandi storici contemporanei, Romeo e De Felice, e anche facendo tesoro del loro insegnamento, compie una analisi rigorosa, grazie alla quale si riescono ad individuare i collegamenti meno immediati e più nascosti tra passato e presente.

EAN: 9788817860369
EUR 7.00
Ultima copia
Milano, Rizzoli 2019, cm.14,5x22, pp.336, legatura editoriale cartonata, supracoperta. Collana Saggi Italiani. L'eroico ingresso a Fiume del poeta guerriero D'Annunzio è stato usato come mito fondativo dei Fasci di combattimento, eppure molti dei legionari che parteciparono all'impresa non aderirono mai al fascismo. Questo è uno dei trenta episodi di manipolazione della storia che Paolo Mieli smaschera invitando il lettore a diffidare di fonti inattendibili e versioni adulterate. In alcuni casi si tratta di falsi d'autore, come il diario di Galeazzo Ciano corretto ad arte dallo stesso genero del Duce. Altre volte sono invece tentativi, più o meno consapevoli e strumentali, di imporre slittamenti interpretativi e di senso a pagine salienti del nostro passato. Troppo di frequente si riscontra invece un uso politico della - presunta - verità raggiunta. Ecco il filo rosso che collega i saggi qui raccolti: le verità nascoste sono quelle - indicibili, negate e capovolte - che Mieli indaga con il rigore dello storico e l'acume dell'osservatore vigile e inflessibile. Un'analisi che dall'Italia del Novecento, con le sue più ingombranti e fondamentali figure (Mussolini, De Gasperi, Togliatti), attraversa alcuni temi ancora oggi di grande attualità come l'antisemitismo e il populismo. Fino a gettare nuova luce su personaggi dello scenario internazionale quali Churchill, Stalin, Mao e su passaggi poco conosciuti o spesso misconosciuti della storia antica e moderna, dalla rivolta di Spartaco alla "congiura" di Tommaso Campanella. Un tracciato, quello indicato in Le verità nascoste, che suggerisce, nelle parole del suo autore, che "in campo storico le verità definitive, al di là di quelle fattuali e comprovate (ma talvolta neanche quelle), non esistano".

EAN: 9788817142700
EUR 18.00
-44%
EUR 10.00
Ultima copia